Classic Rock On Air di questa settimana propone l’indimenticabile Dierks Bentley e un tributo alla musica di Vangelis & Jon Anderson.

In apertura, per i Grandi classici, la redazione propone American Girl di Dierks Bentley. Lo scorso Maggio 2024 è stato pubblicato un album tributo a Tom Petty, il grande cantautore americano scomparso nel 2017, intitolato Petty Country: A Country Music Celebration of Tom Petty, che celebra la vita di Tom Petty e contiene 20 cover di sue canzoni cantate da una grande varietà di musicisti country. Ad anticipare l’uscita del disco è la cover di American Girl di Dierks Bentley. Prestigiosi sono gli artisti che hanno contribuito a realizzare questo omaggio al musicista tra questi: Willie Nelson, Dolly Parton, Chris Stapleton, Marty Stuart, Margo Price, Steve Earle. 

All’album hanno partecipato anche due ex componenti degli Heartbreakers, la storica band di Tom Petty, ovvero Mike Campbell e Benmont Tench, rispettivamente in Ways to Be Wicked e Don’t Come Around Here No More. Gli Heartbreakers continuano a registrare e suonare musica. L’ultima volta che la maggior parte di loro è salita sul palco insieme è stata nel settembre del 2023, quando suonarono un set a sorpresa insieme a Bob Dylan al Farm Aid.

Dierks Bentley nel comunicato stampa ha dichiarato a proposito di Petty e di “American girl”: “Le radici meridionali di Petty traspaiono nel suo modo di scrivere canzoni e di raccontare storie. Potrebbe non essere mai stata considerata country, ma non puoi entrare in un bar di Nashville senza ascoltare questa canzone. È una delle più grandi canzoni nell’opera di una vita di grandi canzoni americane.”

Sempre numerosi gli appuntamenti segnalati come ogni settimana da Claudia D’Agnone, nella sua ormai nota rubrica realizzata in collaborazione con Ferrovie del Gargano. Partiamo dal Today’s che anche quest’anno, dal 23 di agosto al 2 di settembre, animerà la città di Torino: con 50 fra concerti, eventi off e appuntamenti vari tutti con grandi ospiti. Ci spostiamo a Romano a Romano d’Ezzelino in provincia di Vicenza per la seconda parte dell’Ama Music Festival (Villa Ca’ Cornaro), dal 21 al 25 agosto. Ad Acquaviva delle Fonti dal 23 al 25 agosto in programma il Distorsioni Fest con il meglio della scena emo post punk e hard rock internazionale. Ci spostiamo, con il supporto di Ferrovie del Gargano, nel foggiamo: il 22 di agosto abbiamo a Vico del Gargano Raf che festeggia i 40 anni di Self control. Mentre il 23 di agosto alla Cava dell’Erba di Apricena in programma il concerto di Eugenio Bennato.

Come brano proposto dall’Altoparlante, questa settimana troviamo Matilde di Helle, il brano di apertura de La colpa – racconto in nove canzoni, il terzo album in studio della cantautrice bolognese Helle. Il disco è un vero e proprio racconto in musica, un concept album dalle sonorità pop e folk dove ogni traccia rappresenta un nuovo capitolo della storia di Giada e del suo viaggio sentimentale. Matilde racconta l’incontro della protagonista con il primo personaggio della storia, una sua amica di vecchia data.

La colpa è stato interamente scritto da Lisa Brunetti, in arte Helle, e vede la partecipazione di Leziero Rescigno alla batteria e di Marco Carusino a chitarre e arrangiamenti. Registrazioni, mix e master a cura di Max Lotti e Lele Battista. 

Lo speciale di Soundtrack City a cura di Marco Testoni e Massimo Privitera e con il contributo di Luca Perrone è interamente dedicato a Vangelis, il compositore greco scomparso nel 2022. Quella di Vangelis è stata una carriera artistica multiforme: dagli esordi prog con gli Aphrodite’s Child (con i quali espatriò dalla Grecia della dittatura dei colonnelli) alle prime sperimentazioni elettroniche degli anni ’70 in Francia; dalle celeberrime colonne sonore (Blade Runner, Momenti di Gloria, 1492 La conquista del paradiso) alle svariate collaborazioni artistiche (Jon Anderson degli Yes, Riccardo Cocciante, Claudio Baglioni, Milva). 

Il brano scelto è I’ll Find My Way Home di Vangelis & Jon Anderson: all’inizio degli anni ‘80 gli Yes erano ormai sciolti e quindi il cantante Jon Anderson diede vita al progetto Jon & Vangelis. I due realizzarono tre album fra il 1980 e il 1983 (Short Stories, The Friends of Mr. Cairo e Private Collection). I primi due includevano anche due brani che furono singoli di grande successo, I Hear You Now e I’ll Find My Way Home.

La scelta della redazione di Classic Rock questa settimana propone Dolce e amara di Mandalamarra feat. Enrico Capuano.

La felicità è dolce o amara? Riflettono su questo i Mandalamarra, una delle principali realtà del folk anche detto kombat folk italiano che promettono un nuovo disco di inediti. Romantici, poetiche riflessioni su ciò che è davvero importante nella vita e tutto questo passa sempre dal suono roots e popolare, dalla penna del poeta Domenico Pesci detto Picas e, questa volta, anche dalla featuring del Re del folk italiano Enrico Capuano. 

Per la sigla di chiusura del mese di agosto il Direttore Renato Marengo ha scelto L’era del cinghiale bianco di Franco Battiato. L’occasione nasce dalla copertina dell’ultimo numero di Ciao2001, dedicata proprio al grande musicista siciliano.  L’era del cinghiale bianco è il nono album discografico del cantautore pubblicato dall’etichetta EMI Italiana nel 1979. È l’album che segna il suo passaggio alla new wave e al pop, dopo il periodo sperimentale iniziato nel 1972.

Nel 1978 avvenne un ulteriore riavvicinamento di Battiato alla musica leggera. Pubblicò infatti a nome Astra il singolo Adieu/San Marco. Per la promozione del 45 giri, l’autore siciliano non volle comparire direttamente e fu Stefano Pio, figlio del collaboratore e violinista Giusto Pio, a prestare la sua immagine comparendo sulla copertina del disco e promuovendo il disco in qualche apparizione televisiva. 

Battiato si occupò, insieme a Giusto Pio, di curare anche gli arrangiamenti di composizioni di musica leggera, tra cui il 45 giri La solfa del destino di Ombretta Colli, senza comparire nei crediti, e i 33 giri Come barchette dentro un tram di Alfredo Cohen e Polli di allevamento di Giorgio Gaber.

Battiato decise quindi, da un lato per la necessità di distaccarsi dalla musica sperimentale, dall’altro per scommessa, ritenendosi capace di scrivere canzoni di successo di musica pop, di incidere di nuovo un album di musica leggera. Rescisse quindi il contratto con la Dischi Ricordi e, tramite il produttore Angelo Carrara, si concretizzò il suo passaggio alla EMI.