Musicaos Editore novità editoriali e presentazioni a Torino per il SalTo2024, Gianmichele Cautillo e Roberto Lupo ospiti del Salone

Musicaos Editore, novità editoriali e presentazioni

a Torino per il Salone Internazionale del Libro 2024 XXXVI edizione

dal 9 al 13 maggio 2024

Stand Regione Puglia, con Associazione Pugliese Editori

Pad. 2 J118-K117

Sabato 11 maggio 2024 – ore 11.30

“Strane voci al castello”, di Gianmichele Cautillo

dialogano

Gianmichele Cautillo (autore)

Marco Margrita (giornalista)

Domenica 12 maggio 2024 – ore 14.30

“Tarantismo senza tarantati”, di Roberto Lupo

dialogano

Roberto Lupo (autore)

Andrea Filippo Ravenda (antropologo)

Anche quest’anno Musicaos Editore sarà presente al Salone Internazionale del Libro di Torino, giunto alla sua XXXVI edizione (dal 9 al 13 maggio 2024), con le sue novità editoriali e con due presentazioni con gli autori. La casa editrice salentina, che è entrata nel suo decimo anno di attività, è ospite presso lo Stand della Regione Puglia, in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese e insieme agli editori dell’Associazione Pugliese Editori.

Le presentazioni dei volumi e degli autori di Musicaos Editore si terranno presso lo Stand Regione Puglia nel Pad. 2 J118-K117.

Sabato 11 maggio 2024, alle ore 11.30, si terrà la presentazione del romanzo di Gianmichele Cautillo, “Strane voci al castello”, l’autore dialogherà col giornalista Marco Margrita. “Strane voci al castello” è un romanzo che parte da un episodio recente, occorso ad Ascoli Satriano (Fg), per raccontare momenti storici e mitici avvenuti nella nostra regione, con risvolti inediti sulle origini delle culture delle terre di Daunia e di Lupiae.

Delle misteriose urla provengono di notte dall’interno del castello di Ascoli Satriano, che è in corso di restauro. Potito Scaldatelli e il suo amico Orlando, dopo aver assistito a un’intervista del Sindaco del luogo, che fa riferimento a eventi storici del quattordicesimo secolo, si insospettiscono e decidono di indagare. Potito da bambino ha abitato nel castello e ne conosce i recessi, Orlando non è intrepido come il suo amico, forse, ma è altrettanto determinato. In passato il castello ospitava anche un vero e proprio carcere, gli ospiti del quale dicevano di sentire spesso strani rumori notturni. Così gli avvenimenti di oggi si mescolano, nel racconto, a quelli del passato, coinvolgendo re Luigi d’Ungheria, Santa Caterina da Siena, Nicholas Flamel, scienziato e alchimista, percorrendo l’Europa, sino ad Ascoli Satriano, dove la vicenda troverà compimento, coinvolgendo forze naturali e sovrannaturali, tenendo il lettore col fiato sospeso e stimolandone la curiosità con le notizie storiche relative alle vicende del borgo e alle sue tradizioni, “allargando” il campo d’interesse alla Puglia.

Domenica 12 maggio 2014, alle ore 14.30, sarà la volta di Roberto Lupo, medico e studioso, autore del saggio “Tarantismo senza tarantati” (introduzione di Eugenio Imbriani), che dialogherà con l’antropologo Andrea Filippo Ravenda.

Nell’anno della presentazione della candidatura della città di Galatina all’iscrizione alla Lista Rappresentativa dell’Unesco per la Salvaguardia dei Beni Immateriali, col Tarantismo, è utile leggere, rileggere e discutere il saggio di Roberto Lupo, “Tarantismo senza tarantati”, che dedica una disamina puntuale, documentata e scientifica ma allo stesso tempo divulgativa e di facile fruizione, a tutti gli aspetti del tarantismo, attraverso i secoli, fino ai giorni nostri; “prende posto felicemente nella lunghissima serie di contributi che proprio i medici, nel corso di sette secoli, hanno fornito all’interpretazione del fenomeno” (Eugenio Imbriani), “propone una sintetica rassegna delle interpretazioni scientifiche e psichiatriche del fenomeno, inserendosi a suo modo nella lunga tradizione dei trattati sul tarantismo scritti proprio per mano di medici. Particolarmente significative appaiono le pagine in cui l’autore evidenzia come il rapporto con il “male della tarantola” abbia da sempre interrogato lo statuto stesso della disciplina medica, e più di recente quella psichiatrica e psicoanalitica. Nella parte finale del saggio l’autore osserva come oggi l’antico rito sia scomparso nelle maniere replicate in centinaia di anni, restando però vivo nelle forme di un vasto e complesso movimento culturale, con evidenti risvolti sul piano delle politiche dello spettacolo del vivo e del turismo” (Vincenzo Santoro).

Tra le novità editoriali che i lettori potranno sfogliare durante le giornate del Salone, insieme ai due titoli che verranno presentati, ci saranno le ultime pubblicazioni della collana Poesia, Vittorino Curci (cui è stata assegnata l’ultima edizione dell’ “Olio della Poesia”) con “Tutto il resto è letteratura”, Anna Rita Merico con la raccolta “Se tolgo il nodo”, Fernanda Filippo, che con “La cura primordiale” giunge alla sua quarta pubblicazione poetica, Guido Celli, con “C’è un cielo che vola in cielo, Celeste” e Davide Siciliano, al suo esordio con la raccolta “Viaggio verso l’umanità”.

Non mancano gli autori stranieri dal catalogo della casa editrice, primo fra tutti Ghazi Rabihavi, di recente ospite nel Salento per le presentazioni in anteprima nazionale della sua raccolta di racconti “Le quattro stagioni iraniane” (a cura di Benedetta Pati). Il volume dell’autore iraniano, edito per la prima volta in Italia, esce il 10 maggio, nei giorni del Salone; nella collana “Vela Latina” (diretta dai Diego Símini), dedicata alla letteratura iberica e latinoamericana due novità, “Oldsmobile 1962” di Ana Basualdo e “Tribuna”, di Emilia Pardo Bazàn, un classico della letteratura spagnola. Tra i titoli di narrativa italiana di Musicaos Editore “Nora. Un’estate a Villa Genziana” di Patrizia Caffiero, l’autrice di racconti che si cimenta per la prima volta nel romanzo, sarà presto a Lecce (15 maggio 2024, Libreria Palmieri); “Acidamore. Una storia di paraffina e nostalgia”, di Davide Trezzi, “Un triangolo sul petto” di Linda Dri, esordiente che affronta in questo scritto il tema dell’omosessualità nella dura realtà dei campi di concentramento nazisti; “L’ammiraglia di tutte le zattere” di Paolo Colavero, Massimiliano Mandorlo, illustrato da AndreadrBestiaCavallini. La collana Balbec, dedicata alla narrativa di ricerca, è presente con “Il rifiuto” di Davide Morgagni e “Repertorio degli eccentrici dell’Estremo Sud Est” dello scrittore e giornalista Raffaele Gorgoni. A Torino anche le considerazioni su mito, favola e poesia, di Beatrice Montenegro, nel suo “Fuscelli. Versi favole miti”, e la scrittura di impegno civile e sociale di Daniela Sasso, con “Fuori scorre il cielo Cronaca in versi”. Per chiudere questa carrellata sui titoli di Musicaos Editore presenti tra gli scaffali del Salone Internazionale del Libro di Torino, la poesia di Salvatore Toma, autore tra i più letti e amati, con il volume “Poesie (1970-1983)” (a cura di Luciano Pagano), che quest’anno è stato anche antologicizzato e tradotto in catalano (dalle edizioni spagnole di “Pont del Petroli”, nella versione del poeta Joan R. Lladós) e “Carta poetica del Sud. Poesia italiana contemporanea e spazio meridiano”, di Simone Giorgino, che approfondisce aspetti e autori della scrittura “meridiana”.