Edoardo Ferrara di 3bmeteo.com : “Dopo aver flagellato l’Europa orientale il ciclone Boris è arrivato da qualche giorno in Italia causando diverse criticità al Centrosud e la terza alluvione in poco più di un anno sull’Emilia Romagna; pesanti allagamenti anche nelle Marche. Da venerdì andrà gradualmente meglio ma non mancherà ancora qualche pioggia”
CICLONE BORIS SULL’ITALIA, NUOVA ALLUVIONE IN EMILIA ROMAGNA – “Dopo aver flagellato l’Europa orientale con una delle peggiori inondazioni degli ultimi decenni, ora il vortice ciclonico Boris è sull’Italia, in azione ormai da qualche giorno” – spiega il meteorologo di 3bmeteo.com Edoardo Ferrara che prosegue – “l’azione ciclonica ha costellato soprattutto il Centrosud Italia di rovesci e temporali, talora a carattere di nubifragio, con criticità in un primo momento soprattutto tra Campania e Puglia. Successivamente il maltempo si è accanito in modo particolare tra Abruzzo, Marche ed Emilia Romagna. Quest’ultima regione sta sperimentando la terza alluvione in poco più di un anno, ripiombando nell’incubo del maggio 2023. Situazione particolarmente critica sulla Romagna ma anche tra Bolognese e Modenese, dove sono in atto le piene dei fiumi con numerose esondazioni, allagamenti, evacuazioni e blackout elettrici. Sull’Appennino bolognese e romagnolo sono caduti picchi di oltre 250mm di pioggia, a Forlì e provincia in 36 ore è caduta una quantità di pioggia fino al triplo della media di tutto settembre, a Bologna fino al doppio. Pesanti allagamenti anche tra Pesarese e Anconetano, dove in tre giorni è caduta fino al doppio-triplo della pioggia mensile media, in particolare nell’entroterra anconetano”.
BORIS, IL BLOCCO ATMOSFERICO E IL CLIMA CHE CAMBIA – “Il ciclone Boris ha indugiato per giorni nelle stesse aree a causa di una circolazione atmosferica bloccata e invertita, che vede l’alta pressione stazionaria sull’Europa centro-settentrionale, mentre su Mediterraneo e Italia l’azione ciclonica ha insistito con reiterate precipitazioni, talora di eccezionale portata come nel caso di Emilia Romagna e Marche” – prosegue Francesco Nucera di 3bmeteo.com – “Il tutto è stato poi esasperato dalla presenza di maggior energia a disposizione per via di un Mediterraneo che fino a qualche giorno fa era decisamente più caldo della norma, con temperature superficiali fino a 30°C. Secondo recenti studi il cambiamento climatico incide anche su queste configurazioni bloccate, oltre ovviamente che sull’energia a disposizione delle perturbazioni.” Una configurazione dunque che di per sé non sarebbe stata anomala, ma i cui effetti sono stati esasperati.
DA VENERDI’ ANDRA’ GRADUALMENTE MEGLIO, MA ANCORA QUALCHE ROVESCIO POSSIBILE – “Le prossime ore saranno ancora piuttosto critiche tra Emilia Romagna e Marche dove sono attese ulteriori piogge a tratti intense con rischio di ulteriori criticità. Piogge e temporali sparsi interesseranno anche il resto del Centrosud, risultando localmente intensi, mentre il resto del Nord sarà ai margini dell’azione ciclonica. Venerdì il vortice perderà ulteriormente forza, con tempo in genere variabile ma meno piogge rispetto ad oggi, più localizzate e probabili ancora una volta al Centrosud. Il weekend vedrà ancora una certa variabilità con tempo in larga parte asciutto, ma sarà possibile ancora qualche locale acquazzone, specie su zone interne e Appennino, in quanto non avremo stabilità atmosferica assoluta. Anzi, domenica potrebbe affacciarsi un nuovo peggioramento da ovest sui settori occidentali della Penisola. Le temperature saranno in generale lieve ripresa, ma su valori diurni gradevoli” – conclude Ferrara di 3bmeteo.com