I lavori della nona edizione del FMWJ si apriranno il 25 novembre (Giornata internazionale contro la violenza sulle donne). Giornaliste, ricercatrici, artiviste dal Kurdistan turco e dal Kurdistan irakeno, Rojava (Siria del nord est), da Spagna, Grecia, UK, Belgio, Africa Sub sahariana, Palestina, Egitto, Costa d’Avorio
Il Forum delle Giornaliste del Mediterraneo (FMWJ), sin dal 2016, si pone l’obiettivo di “creare ponti, abbattere muri: promuovere una riflessione sul giornalismo delle giornaliste investigative, come presidio di Democrazia, dunque di Pace”, dando voce alle inviate nei teatri di guerra e a tutte quelle professioniste, ricercatrici e attiviste che interpretano il proprio lavoro come impegno attivo per la difesa dei diritti umani e il contrasto alla disinformazione e alle fake news.
Nato da un’idea della giornalista d’inchiesta Marilù Mastrogiovanni, il Forum si connota per l’impegno nel contrasto dei discorsi d’odio (hate speech), il sessismo e gli stereotipi di genere, temi strettamente collegati alla rappresentazione delle donne nei media, in quanto contribuiscono a rafforzare o creare quella cultura patriarcale che è alla base della violenza di genere. Promuovendo un approccio decoloniale e intersezionale alla narrazione giornalistica, il Forum è una grande comunità educante in cammino sui temi del giornalismo etico ed inclusivo.
I temi di quest’anno
“Press care, life care. Liberare la verità, nutrire la vita” è il tema cardine della nona edizione.
Tutelare la libertà d’informazione significa infatti difendere ogni aspetto della vita democratica, dei diritti civili, dei diritti umani, della giustizia ambientale ed ecologica.
Dal livello di libertà di stampa si misura la tenuta dello Stato di diritto; e in Italia l’instabilità del sistema editoriale e la precarizzazione del lavoro delle giovani giornaliste e giornalisti, non riesce a garantire il turn over in una categoria che assottiglia sempre più le sue fila.
Mentre le nuove riforme legislative minano alle basi il diritto dei cittadini di essere informati, l’Unione Europea lancia allarmi sulla riforma della giustizia, sulla protezione dei giornalisti dalle querele temerarie e della crisi della pluralità del servizio pubblico radiotelevisivo.
Il Forum quest’anno affronterà anche i temi della maternità, salute mentale e leadership nel giornalismo e il tema della riproduzione sociale, che grava, non pagato, completamente sulle spalle delle donne, anche giornaliste.
Hanno confermato la loro presenza giornaliste dal Kurdistan turco e dal Kurdistan irakeno, Rojava (Siria del nord est), da Spagna, Grecia, UK, Belgio, Africa Sub sahariana, Palestina, Egitto.
Apertura dei lavori
Il 25 novembre, data in cui si celebra anche la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne (istituita dall’Onu nel 1999), i lavori del Forum delle Giornaliste del Mediterraneo saranno aperti da Stefano Bronzini, Rettore dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” e da Loredana Capone, presidente del Consiglio della Regione Puglia.
L’appuntamento anche con i colleghi giornalisti è fissato per le ore
9:30 presso l’aula Don Tonino Bello in via Crisanzio 42 a Bari.
Seguiranno gli interventi di Loredana Perla, Direttrice del Dipartimento For.Psi.Com., Luigi Cazzato, Direttore del Master in Giornalismo; Piero Ricci, Presidente Ordine giornalisti di Puglia, Vito Fatiguso, Segretario Assostampa Puglia, Raffaele Lorusso, Comitato esecutivo Federazione Internazionale dei giornalisti (IFJ), Lino Patruno, direttore Medi@terraneonews e docente del Master in Giornalismo, Rossella Matarrese, Coordinatrice regionale di Gi.U.Li.A. giornaliste, Trisha Thomas, delegata “Stampa estera” in Italia.
Il Forum è un grande evento gratuito di formazione deontologica per i/le giornalisti/e. Ogni panel organizzato dal Forum, incluso il primo incontro che apre ufficialmente la tre giorni di Bari e Lecce, è strutturato come un vero e proprio corso di formazione professionale, riconosciuto con crediti formativi deontologici sia per i giornalisti che per gli studenti universitari, offrendo così un’importante opportunità di crescita e aggiornamento.
In questo modo, il Forum delle Giornaliste del Mediterraneo si configura come una piattaforma di riflessione e azione per un giornalismo più etico e inclusivo, capace di promuovere la pace, la giustizia e i diritti umani.
Il comitato scientifico
Il comitato scientifico del Forum è composto da Loredana Perla, direttrice Dipartimento For.Psi.Com dell’Università di Bari; Luigi Cazzato, coordinatore Master in Giornalismo dell’ateneo barese, Marilù Mastrogiovanni, fondatrice e direttrice del Forum; Lorena Carbonara e Laura Corradi dell’Università della Calabria; Armida Salvati, Rosa Gallelli, Ylenia De Luca, Filippo Silvestri, Antonella D’Autilia e Claudia Attimonelli dell’Università di Bari.
Organizzazione, partnership, sostegno
Il Forum è organizzato da Associazione “Giornaliste del Mediterraneo”, Idea Dinamica scarl con Associazione “Giulia giornaliste” e Università di Bari; col patrocinio dell’Ordine dei giornalisti della Puglia, FNSI e Assostampa, Centro di ricerca S/Murare il Mediterraneo di Uniba, Centro per la creatività e l’innovazione di Uniba, Balab di Uniba, Ossigeno per l’Informazione, Creis (Centro di ricerca europeo per l’innovazione sostenibile), Associazione Fermenti lattici.
E’ sostenuto dal Bando Futura del Consiglio regionale della Puglia e da FNSI.
Il Forum è possibile grazie all’impegno volontario di giornaliste e giornalisti, attiviste/i, ricercatrici/tori che contribuiscono, ciascuna/o secondo le proprie specificità e competenze, alla sua buona riuscita.
I corsi sono gratuiti ed aperti a tutti.