- Prosegue il percorso di Edison Next a fianco del territorio pugliese per la decarbonizzazione di città, infrastrutture pubbliche ed edifici con un tour che coinvolge tutta la regione e in questa quarta tappa si concentra sulle soluzioni e i benefici per la provincia di Brindisi
- Sommando diversi interventi di decarbonizzazione applicabili a edifici, pubblica illuminazione e mobilità è possibile evitare ogni anno emissioni pari a 70mila tonnellate di CO2 (equivalenti a tre milioni di alberi), risparmiare energia per circa 90 gigawattora e ridurre la spesa energetica di 13 milioni di euro
Brindisi, 24 settembre 2024 – Riqualificazione energetica di edifici, illuminazione pubblica e diffusione della mobilità elettrica: con l’insieme di questi interventi, nella sola provincia di Brindisi, ogni anno si potrebbe evitare l’emissione in atmosfera di circa 70mila tonnellate di CO2, risparmiare energia per circa 90 gigawattora e ridurre la spesa energetica di 13 milioni di euro. A livello regionale, se si concretizzassero questi interventi, si potrebbe conseguire ogni anno un risparmio di energia pari a 880 gigawattora, una riduzione della spesa per circa 124 milioni di euro e si eviterebbe l’emissione in atmosfera di circa 810 mila tonnellate di CO2.
I dati sono stati presentati al Castello Svevo-Aragonese di Brindisi, durante la quarta tappa del roadshow “Le opportunità di decarbonizzazione della Puglia” di Edison Next, società del Gruppo Edison che accompagna clienti e territori nel loro percorso di transizione energetica; il tour è organizzato per affiancare le Pubbliche Amministrazioni pugliesi e supportarle nella decarbonizzazione di edifici e illuminazione pubblica e nella diffusione della mobilità sostenibile. Il roadshow avviato da Edison Next si basa sul Protocollo d’Intesa siglato con ANCI Puglia, che ha già portato a raggiungere Bari, Lecce e Taranto.
Durante l’evento sono stati presentati agli stakeholder locali i dati dello studio realizzato da Edison Next in collaborazione con il Politecnico di Milano,con l’obiettivo di evidenziare i benefici dell’applicazione di soluzioni energetiche integrate e i relativi impatti positivi in termini ambientali ed economici per la decarbonizzazione di città, infrastrutture ed edifici in Puglia e, in particolare, nella provincia di Brindisi.
L’evento è stato organizzato in partnership con ANCI Puglia, Confindustria Puglia e il Politecnico di Milano e ha visto l’intervento dell’assessore allo Sviluppo economico, Energia e Reti della Regione Puglia Alessandro Delli Noci, della vicepresidente della provincia di Brindisi Antonella Vincenti, del sindaco di Brindisi Giuseppe Marchionna, della presidente ANCI Puglia Fiorenza Pascazio, del presidente di Confindustria Brindisi Gabriele Menotti Lippolis, del commissario straordinario dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Vincenzo Leone e dell’Amministratore Delegato di Edison Next Giovanni Brianza. Lo studio è stato illustrato da Davide Chiaroni del Politecnico di Milano mentre Laura Lapenna, responsabile Area Formazione FORUM PA, ha curato i tavoli tecnici di confronto con le amministrazioni locali.
“Oggi arriviamo alla quarta tappa del nostro roadshow pugliese, che è partito da Bari e ci ha portato a incontrare e conoscere da vicino tutto il territorio, scoprendo delle realtà aperte al dialogo e al confronto e desiderose di guidare il cambiamento”. – Dichiara Giovanni Brianza, CEO di Edison Next – “Con loro abbiamo instaurato un dialogo costruttivo con l’obiettivo di coglierne peculiarità e bisogni proponendo progettualità di ampio respiro che possano indirizzarne gli obiettivi di transizione energetica. Questa tappa è dedicata alla provincia di Brindisi, territorio strategico per Edison Next, insieme al quale stiamo sviluppando iniziative di forte impatto positivo anche a livello nazionale e per il quale possiamo mettere in campo ulteriori azioni che possono dare risultati concreti già nel breve periodo. Grazie all’efficientamento dei corpi illuminanti, infatti, si potrebbe raggiungere un risparmio energetico fino all’80%. Agendo, invece, su edifici come scuole, ospedali e tribunali – conclude Brianza – si potrebbero abbattere i consumi di circa il 50% nel medio periodo. Tutto ciò si tradurrebbe in un risparmio per la spesa energetica di 13 milioni di euro all’anno, liberando così notevoli risorse da poter investire in iniziative a beneficio della comunità.”
“Il percorso di sensibilizzazione e analisi, promosso in questi due anni da Edison Next, è un esempio virtuoso di sinergia tra imprese e stakeholder del territorio, necessaria per raggiungere insieme gli ambiziosi obiettivi della decarbonizzazione. I dati emersi dallo studio nella Provincia di Brindisi confermano, ancora una volta, l’importanza dell’innovazione tecnologica e delle nuove competenze per contribuire a una concreta attuazione di un nuovo ciclo di sviluppo fondato sull’economia della conoscenza”. Ha dichiarato il sindaco di Brindisi Giuseppe Marchionna.
Partendo da un’analisi della situazione attuale di edifici e città in termini di emissioni, consumi e costi energetici e da un focus sul quadro regolatorio europeo, nazionale e regionale in materia di decarbonizzazione, lo studio di Edison Next ha identificato le soluzioni energetiche implementabili nei vari ambiti e i relativi benefici ambientali ed economici attesi al 2030, ipotizzando scenari “base”, “medi” e “ottimi”.
Nel dettaglio, nella provincia di Brindisi, per quanto riguarda gli edifici pubblici, sono stati presi in esame 383 immobili tra ospedali, scuole e tribunali, individuando, nello scenario ottimale – grazie a interventi che vanno dall’efficientamento energetico a pompe di calore e fotovoltaico – un potenziale di riduzione annua dei costi energetici pari a circa sette milioni di euro e delle emissioni di CO2 di circa 16mila tonnellate.
Dallo studio sull’illuminazione pubblica, che ha preso in esame 59mila lampioni, nello scenario ottimale grazie a soluzioni a LED e di smart lighting, è emersa una possibile riduzione annua dei consumi pari all’80% (circa 22 gigawattora/anno),corrispondente a una diminuzione di emissioni di CO2 in atmosfera di circa 6mila tonnellate e a un risparmio dei costi energetici di 4 milioni di euro.
La mobilità elettrica, infine, assumendo lo scenario ottimale al 2030 con 22mila veicoli elettrici (tra autovetture e bus) circolanti (oggi sono poco meno di 400) e 210 nuovi punti di ricarica, vedrebbe una riduzione delle emissioni di CO2 pari a 530mila tonnellate all’anno.
A livello regionale, invece, in merito agli edifici, sono state prese in esame circa 4mila strutture tra scuole, tribunali e ospedali; con lo scenario ottimale è stata quantificata, per ogni anno, una possibile riduzione dei consumi del 54% circa e delle emissioni di CO2 di circa 147mila tonnellate e dei costi energetici di circa 69 milioni di euro. Quanto all’illuminazione pubblica si stima una potenziale riduzione dei consumi dell’80% circa (-247 gigawattora/anno), e di emissioni di CO2 in atmosfera pari a circa 68mila tonnellate all’anno con un risparmio di costi energetici di 48 milioni di euro all’anno. La mobilità elettrica, ipotizzando un incremento di circa 235mila veicoli elettrici circolanti e l’installazione di 2.0001 nuovi punti di ricarica, vedrebbe una riduzione delle emissioni di CO2 pari a 537mila tonnellate di all’anno.