Due punti importantissimi quelli di ieri sera per Hdl Nardò Basket, ulteriormente impreziositi dal concomitante ko interno di Chiusi. Il Toro mette di nuovo il muso davanti alla diretta concorrente e si regala un orizzonte certamente più confortante di quello post Agrigento. Il capitombolo siciliano ha portato nei giorni scorsi il club, il gruppo tecnico e l’ambiente tutto a fare quadrato. La sintesi di un match ruvido e tirato, quello con una Luiss Roma sempre in partita, nelle parole di coach Luca Dalmonte.
“Abbiamo fatto una partita anche per dimostrare che in Sicilia si è trattato di un episodio. Che abbiamo analizzato e completamente dimenticato. È stata una partita per certi versi simile a quella con Cento e quindi, se guardiamo alle ultime 3 partite, dobbiamo tenerci stretti gli 80 minuti contro Cento e quelli di stasera. I ragazzi sono stati bravi ad ascoltare dopo Agrigento, ma nello stesso tempo anche a resettare. C’è stato un gioco di squadra, anche da parte della società, abbiamo preparato la partita in questi giorni non solo tecnicamente, ma anche emotivamente. Un gioco di squadra a tutto tondo, società compresa, e mi fa molto piacere aver visto Goran, che nonostante le vicissitudini delle ultime ore, ha voluto starci accanto stasera”. Sul duello estenuante con Chiusi il capo allenatore granata non si sbilancia. “Noi dobbiamo pensare a noi stessi, poi quando disputiamo la nostra partita andiamo a leggere cosa è successo altrove. Però, la massima concentrazione deve essere rivolta a noi stessi”.
Di partita intensa parla anche il coach capitolino Andrea Paccariè. “Due squadre non brillantissime, ma partita molto intensa. Venivamo da due bruttissime prove, stasera abbiamo giocato, l’avevamo recuperata e poi ci è risfuggita dalle mani con due o tre stupidaggini. Con un atteggiamento arbitrale nei confronti non nostri ma della partita in generale, che mi è sembrato fuori tempo. Noi poche volte quest’anno non abbiamo onorato il campionato, ci sono state tante partite giocate con intensità e con attenzione. La Luiss, in un campionato a 6 retrocessioni, ha fatto un campionato di livello. La partita che ci ha condannati, secondo me, è stata proprio quella persa in casa con Nardò all’ultimo turno dell’orologio. Lì è girata la nostra stagione. Retrocediamo con 22 punti e anche gli anni scorsi non so quante squadre sono retrocesse con questi punti”. Sul duello salvezza Paccariè ha le idee chiare. “Chiusi ha carattere e forza fisica e mette veramente tanta pressione a tutti. Però il talento individuale di Nardò, se mettiamo le figurine sul tavolo, fa sì che sulla carta non ci sia partita”.
La giornata di ieri, la seconda della poule salvezza, ha emanato intanto altri due verdetti aritmetici: Cento salva e Agrigento in serie B (insieme alle già condannate Latina e Roma). Resta da stabilire la seconda squadra, tra Nardò e Chiusi, che potrà continuare a giocare in A2. Il prossimo ostacolo per Hdl è Latina, si gioca domenica prossima al palasport di Cisterna. Un’altra finale.