Il 25 novembre, nella Sala Convegni dell’Ente situata al piano terra, si terrà un breve spettacolo teatrale della compagnia Amici Nostri, dal titolo Non so scrivere di donne. La rappresentazione (a ingresso libero) vede protagoniste quattro donne del passato, Alcesti, Lisistrata, Antigone e Cassandra, sospese fra mito e storia, che si incontrano e si scontrano attraverso la pluralità dei linguaggi teatrali. Fra melodie cantate dal vivo, movimento scenico, lettura ad alta voce e recitazione, lo spettacolo servirà a sollecitare una riflessione sul presente e sarà seguito da una tavola rotonda intitolata Il seme della violenza: conoscere per agire, educare per prevenire. Interverranno la dottoressa Raffaella Lisco e l’infermiera Marinella Iacovelli, che prestano servizio nel Pronto Soccorso dell’Ospedale Miulli, la dottoressa Giovanna Spinelli, psicoterapeuta ad indirizzo dinamico, psicocardiologa e membro dell’associazione Antiviolenza A mani basse, la dottoressa Rosa Alba Lisco, psicoterapeuta a indirizzo psicoanalitico, ipnologa referente dell’Ospedale Miulli del Giada – Gruppo Interdisciplinare Assistenza Donne bambini Abusati, l’assistente sociale Giuseppe Capozzo e la dottoressa Mariarita Guglielmi del CAV Centro Antiviolenza Li.A.
Nelle giornate del 21, 22, 26 e 27 novembre, dalle ore 10:00 alle 12:30, saranno inoltre attivi due banchetti a piano 0 e -1, con personale dedicato che fornirà informazioni relative alla rete di sostegno per le vittime di violenza e ai percorsi attivi al Miulli. Sarà possibile parlare con il personale che collabora alla gestione del percorso di accoglienza, sostegno e sicurezza delle vittime di violenza: la dottoressa Raffaella Lisco e l’infermiera Marinella Iacovelli, la dottoressa Giovanna Spinelli, la dottoressa Rosa Alba Lisco, l’assistente sociale Giuseppe Capozzo, i Carabinieri del Comando Stazione Acquaviva delle Fonti. L’iniziativa è volta a rafforzare questo circuito ad un alto grado di umanizzazione dell’assistenza e a tutela della persona, che da sempre contraddistingue l’ospedale Miulli. Per l’occasione verrà distribuito negli ospedali l’opuscolo informativo Violenza di genere – Riconoscerla, prevenirla, contrastarla.
È attualmente in corso di stesura un percorso diagnostico terapeutico assistenziale dedicato alle vittime di violenza, in cui sono coinvolte diverse figure professionali fra cui medico e infermiere di Pronto Soccorso, psicoterapeuta, assistente sociale, medico ginecologo, ostetrica, il tutto in coordinazione con i Centri antiviolenza e le Forze dell’Ordine. In questo progetto è già attiva all’interno del Pronto Soccorso del Miulli una medicheria dedicata alle vittime di violenza, così da creare un ambiente il più possibile sereno e riservato.