Acquedotto Pugliese denuncia un prelievo illecito di acqua ad Altamura

Era stato realizzato dall’allaccio alla rete idrica di una stazione di rifornimento carburanti

Bari, 18 ottobre 2024. Una rilevante quantità d’acqua consumata ma non contabilizzata, per un periodo di tempo che potrebbe risultare altrettanto notevole, scoperta e denunciata da Acquedotto Pugliese nel territorio di Altamura.

A constatare l’illecito sono stati i tecnici di AQP, nel corso delle attività di controllo delle pressioni lungo la rete, finalizzate all’individuazione e riduzione delle perdite. La verifica del contatore a servizio di una stazione di rifornimento di carburante, dotata di autolavaggio e bar, ha evidenziato l’esistenza di un bypass sulla condotta a cui era allacciata l’attività imprenditoriale.

L’illecito è stato denunciato dai tecnici di Acquedotto Pugliese alla locale stazione dei carabinieri, che ha provveduto a contestare il reato al titolare della fornitura idrica. La giustizia ora dovrà fare il proprio corso, stabilendo la reale entità del danno e imputando a chi l’ha causato il giusto ristoro nei confronti di Acquedotto Pugliese oltre ad eventuali, ulteriori addebiti di carattere penale. 

La vicenda riporta alla ribalta il fenomeno dei prelievi illeciti dalla rete di Acquedotto Pugliese. Un fenomeno assai deleterio e lesivo del diritto all’acqua, bene comune, per tutti i cittadini. Un reato che in tempi come quelli attuali, caratterizzati da una grave carenza di risorsa idrica, causata dalla perdurante siccità, risulta ancora più deplorevole.

Da segnalare, intanto, come l’impegno di Acquedotto Pugliese per recuperare l’acqua dispersa lungo i 20.782 km di rete prosegua incessantemente, grazie al Piano di Risanamento che interessa l’intero territorio regionale con investimenti complessivi per 2 miliardi di euro.

Nei primi 6 mesi del 2024 AQP ha risparmiato, grazie alle azioni di efficientamento della rete, circa 15 milioni di metri cubi d’acqua, riuscendo a soddisfare il fabbisogno idrico potabile con un minor prelievo dall’ambiente.Il recupero stimato dal 2024 al 2029, grazie alle attività di risanamento delle condotte, è di ulteriori 53 milioni di metri cubi.