AD ANDRIA GLI AMBULANTI VINCONO DI NUOVO, LA CORTE DI GIUSTIZIA TRIBUTARIA ANNULLA AVVISI DI PAGAMENTO TOSAP ANNO 2017 E CONDANNA IL COMUNE ALLE SPESE

LA SODDISFAZIONE DEI RAPPRESENTANTI DELLE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA RICORRENTI CONTRO L’ENTE COMUNALE

La Corte di Giustizia Tributaria di Primo Grado di Bari, Sez. 2, ha emesso la Sentenza N. 1524/2023, depositata il 18 settembre 2023 con il seguente dispositivo: “LA CORTE, IN ACCOGLIMENTO DEL RICORSO DI CUI IN EPIGRAFE, ANNULLA L’AVVISO DI PAGAMENTO DESCRITTO IN EPIGRAFE E CONDANNA IL COMUNE DI ANDRIA ALLA RIFUSIONE IN FAVORE DELLA PARTE RICORRENTE DELLE SPESE PROCESSUALI LIQUIDATE NELLA MISURA DI EURO 350,00 (TRECENTOCINQUANTA) OLTRE AD ONERI E ACCESSORI SE DOVUTI. COSI DECISO IN BARI, IL GIORNO 11 SETTEMBRE 2023”. In pratica vengono annullati gli avvisi di pagamento della Tosap per l’anno 2017 inviati dal comune e contestati dalle Associazioni di Categoria CasAmbulanti, Fiva-Confcommercio, Batcommercio2010 e Goia-Fenapi.

La sentenza della Corte di Giustizia Tributaria viene così commentata dai firmatari del Ricorso al Tar Savino Montaruli di CasAmbulanti, Michele Scarcelli ed Andrea Nazzarini di Fiva-Confcommercio, Arcangelo Guglielmi di Batcommercio2010 e Rosario Cicciotti di Goia-Fenapi: “il comune di Andria soccombe nuovamente e questa è un’aggravante che punisce severamente l’arroganza e la chiusura da parte di chi, invece, aveva il dovere e il buon senso di ascoltare le nostre ragioni e recepire le nostre proposte. Ora il comune di Andria dovrà anche pagare le spese processuali per ciascun ricorso quindi fino a 500 euro per ogni sentenza sfavorevole oltre a non poter incassare un solo euro delle somme richieste e non dovute. Uno sfacelo, una sconfitta politica ed addirittura professionale, per taluni. Un colpo durissimo che potrebbe anche sfociare in ulteriori procedimenti per la individuazione anche di responsabilità personali e patrimoniali. Un modo assurdo di governare una città allo sbando, senza punti di riferimento e senza guida. Stiamo ricevendo attestati di compiacimento e di ringraziamento da parte di tutti coloro che ci hanno creduto e che hanno presentato ricorso alla Corte, avvalendosi della straordinaria consulenza legale dello Studio dell’avv. Giacomo Sgobba. Coloro che, arrogantemente, non hanno neppure sentito il dovere di una mediazione da noi richiesta più volte, prendano atto della loro inadeguatezza e traggano immediatamente le conclusioni lasciando quegli incarichi ed evitando ulteriori umiliazioni per una categoria, quella degli ambulanti, che si sente abbandonata in una città dove del piccolo commercio non interessa agli amministratori comunali tutti concentrati su se stessi e sulle loro carriere politiche”