IL SIMPOSIO GOAL AL 15ESIMO CONGRESSO NAZIONALE AIMO “TUTELA SALUTE OCCHIO NON ESULI DA VALUTAZIONE GLOBALE PAZIENTE” MAZZACANE: “ESAME FONDO OCULARE ‘FINESTRA’ SU PATOLOGIE COME DIABETE MELLITO” ECCO PERCHÉ È FONDAMENTALE UNA GESTIONE MULTIDISCIPLINARE SPAZIO ANCHE ALLA TRAUMATOLOGIA IN CONTESTI MILITARI “IN GUERRE COINVOLGIMENTO OCULARE PRESENTE NEL 10% DEI FERITI” SPERANZA: “CON SVILUPPO NUOVE ARMI INCIDENZA IN AUMENTO” IL RECENTE CASO IN LIBANO CON L’ESPLOSIONE DEI CERCAPERSONE Roma, 14 nov. – “La tutela della salute oculare non può esulare dalla valutazione globale del paziente. Da un lato, infatti, l’occhio è target di numerose patologie sistemiche e dall’altro le manifestazioni oculari possono precedere quelle a carico di altri organi ed apparati”. È questo, in sintesi, quanto emerso in occasione del simposio organizzato da GOAL (Gruppo Oculisti Ambulatoriali Liberi) in collaborazione con SIUMIO (Società Italiana Uveiti e Malattie Infiammatorie Oculari) nell’ambito del 15esimo Congresso Nazionale AIMO, che si è aperto oggi a Roma presso il Palazzo dei Congressi dell’Eur. Coordinatori del simposio, dal titolo ‘L’occhio nelle malattie sistemiche: specialisti a confronto’, il dottor Danilo Mazzacane, segretario generale GOAL e referente AIMO Lombardia, e la dottoressa Stefania Speranza, Ufficiale medico oculista presso l’Arma dei Carabinieri di Roma, del consiglio direttivo di GOAL, SOCIO di AIMO. “L’esame del fondo oculare, ad esempio- hanno spiegato Mazzacane e Speranza- ci permette di vedere i vasi senza somministrazione di mezzo di contrasto, rappresentando così una vera e propria finestra aperta sul micro-circolo in malattie quali il diabete mellito”. La gestione multi-disciplinare del paziente è quindi “fondamentale“ per il corretto percorso diagnostico terapeutico delle patologie, hanno concordato gli esperti, e permette inoltre agli stessi professionisti di “acquisire nuove conoscenze, confrontarsi sui vari contesti medico-sanitari e di evitare l’irrigidimento su un’unica linea diagnostica come succede nel lavoro esclusivamente individuale”. Lo scopo del simposio GOAL, dunque, è stato quello di “promuovere una comunicazione effettiva ed un rapporto di fiducia e stima reciproca tra gli specialisti- hanno proseguito Mazzacane e Speranza- soffermandosi su alcune delle condizioni patologiche in cui un lavoro di equipe è indispensabile, cioè malattie reumatologiche, diabete mellito ed emicrania. Il gold standard sarebbe quello di istituire nel territorio percorsi multidisciplinari condivisi e codificati, con l’obiettivo di non trascurare alcun aspetto della salute del paziente”. Durante il simposio, inoltre, la dottoressa Speranza ha anticipato alcuni dei temi che saranno al centro di una sessione congressuale dal titolo ‘Traumatologia oculare nel contesto militare’, che si svolgerà sabato prossimo dalle 11 alle 12.30 nell’Aula Nord del Palazzo dei Congressi. “I militari e gli appartenenti alle forze di polizia sono maggiormente esposti a rischio di traumatismi per impiego in contesti operativi e nel mantenimento dell’ordine pubblico- ha detto l’Ufficiale medico oculista- La Sanità Militare ha quindi maturato fini competenze cliniche nei confronti dei traumatismi e ha collaudato protocolli validati di gestione del trauma anche in contesti estremi. Parallelamente nel contesto militare, si è sviluppata una cultura orientata alla prevenzione dei traumatismi sia mediante l’applicazione di misure preventive sia mediante l’istruzione per alimentare la consapevolezza e la partecipazione attiva del personale”. L’occhio è dunque particolarmente esposto al rischio di traumatismi e “nel contesto bellico si stima che il coinvolgimento oculare sia presente nel 10% di tutti i feriti- ha fatto sapere la dottoressa Speranza- Con lo sviluppo di nuove armi l’incidenza è in costante aumento, basti pensare ai recenti accadimenti in Libano, dove l’esplosione dei cercapersone ha causato un coinvolgimento oculare in quasi la totalità dei casi. Fondamentale, quindi, la preparazione dell’oftalmologo militare”. Lo scopo della sessione, in conclusione, sarà quello di analizzare i rischi legati all’esposizione lavorativa in militari ed appartenenti alle forze di polizia anche in contesti particolari, quali il volo e le immersioni, descrivendone gestione e misure preventive. |