La Compagnia teatrale L’Albero porta l’opera lirica nella Scuola Primaria
All’IC “Ex Circolo Didattico” di Rionero in Vulture (PZ) al via il progetto “Che buffa, l’Opera!” realizzato con il sostegno del MiC e di SIAE nell’ambito del programma “Per Chi Crea”
RIONERO IN VULTURE (PZ) – Oltre 50 bambini e bambine delle classi seconde della scuola primaria Istituto Comprensivo “Ex Circolo Didattico” di Rionero in Vulture prendono parte al progetto “Che buffa, l’Opera!”, vincitore del bando “Per Chi Crea 2023 – Formazione e promozione culturale nelle scuole”, Settore Musica, finanziato dalla Società Italiana degli Autori ed Editori (SIAE) in collaborazione con il Ministero della Cultura.
Il progetto è realizzato in partnership con la Soc. Coop. Pot in Pot (realtà che si occupa di innovazione nel campo dell’educazione e dell’apprendimento informale rivolto all’infanzia) e con la Compagnia teatrale L’Albero (realtà storica lucana, riconosciuta dal MiC come uno dei tre soli soggetti nell’ambito Musica – Sezione Promozione per la coesione e l’inclusione sociale).
“Che buffa, l’Opera!” si propone come obiettivo primario di favorire l’incontro dei bambini con l’Opera, un genere in cui si sommano più linguaggi (narrativo, musicale, canoro, coreografico, visivo), che può diventare uno strumento di attivazione relazionale e comunicativa, nonché momento di racconto e creazione.
L’incontro con il linguaggio dell’Opera avviene tramite un percorso laboratoriale che combina la metodologia “Stracuriosi”, implementata da Pot in Pot coniugando la teoria delle intelligenze multiple di Howard Gardner con il game based learning e le tecniche teatrali, e la metodologia “Community Opera”, basata sulla co-creazione con attori, registi, compositori, drammaturghi, scenografi e sperimentata dalla Compagnia teatrale L’Albero, anche con il target dell’infanzia, durante Matera Capitale Europea della Cultura 2019.
Le attività laboratoriali mirano a sviluppare competenze legate all’ascolto, alla composizione, all’uso espressivo del corpo, alla narrazione, all’improvvisazione scenica e all’esecuzione musicale, partendo ora dai recitativi, ora dalle arie, ora dalle azioni e dalle emozioni dei personaggi. Gesti, racconti e voci emerse dai laboratori costituiranno il materiale per il lavoro di scrittura e messa in scena (a novembre 2024) di una nuova opera musicale che all’opera originale (“La Cenerentola” di Rossini) si ispira e che verrà ripensata non semplicemente “per” i bambini, ma “dai” bambini.
«Con questo progetto – spiega la dirigente scolastica Tania Lacriola – la nostra scuola si pone come spazio di aggregazione sociale e culturale attraverso l’avvicinamento al linguaggio del teatro in musica e questo in un contesto territoriale, quello dell’area nord della Basilicata, dove l’accesso all’offerta culturale da parte dei bambini è difficile e la proposta artistica di qualità rivolta all’infanzia molto rara. Il linguaggio artistico permette lo sviluppo di un pensiero critico ed estetico e offre l’occasione per riflettere e mettere in campo azioni che agiscono sul sé e sulla relazione con gli altri.»
«Dopo oltre tre anni di studio e sperimentazioni, attraverso incontri pilota e la scrittura di due manuali didattici, siamo felici di poter finalmente portare l’Opera nella scuola attraverso un percorso così lungo e strutturato» racconta Alessandra Maltempo, regista e formatrice, nonché curatrice del progetto. «L’opera lirica sarà proposta agli alunni non semplicemente come qualcosa da raccontare e ascoltare, ma come un’esperienza immersiva, che grazie a un linguaggio artistico multidisciplinare e accessibile, offrirà ai bambini uno spazio dove esplorare le infinite possibilità di esprimersi ed essere attraverso la grande musica, coinvolgendo insieme corpo, parola e pensiero.»