Anche quest’anno centinaia di migliaia di visitatori si sono imbarcati in direzione Budapest per vivere l’atmosfera unica del “Sziget Festival”. 

Svoltosi sull’isola “òbudai – sziget”, quest’ultima  è sviluppata in 76 ettari, costruita in sole tre settimane e può ospitare circa 90.000 persone al giorno, tra personale del festival e partecipanti.

Attraversato il famoso ponte SZIGET subito si viene accolti da una fila di bandiere di tutto il mondo portanti la scritta “Benvenuti” nella propria lingua di origine, inoltre una sfilza di colori sgargianti risaltano nel verde della natura grazie alle innumerevoli installazioni artistiche e aree chill. 

Il Sziget Festival si è evoluto sotto ogni aspetto, i visitatori hanno potuto godersi un nuovo livello di comfort grazie ai servizi migliorati rispetto ai suoi già alti standard. L’isola verde era quasi priva di bagni chimici sostituiti da container – bagni e docce, servizi igienici comodi per accogliere il pubblico in condizioni sempre più confortevoli. Anche i palchi sono diventati più belli e sono tornati i caratteristici elementi decorativi: le straordinarie creazioni Art of Freedom, immancabili per il festival.

 Anche l’ospitalità si è ampliata, l’esperienza VIP è stata ulteriormente arricchita e i servizi del campeggio sono stati diversificati. Da non dimenticare che al Sziget la possibilità di campeggiare è sempre incluso nel prezzo del biglietto, senza dimenticare Il campeggio XS Land che offre servizi per persone con disabilità.

All’interno del festival non mancano i servizi, come un City Center con punto informazioni e servizio clienti, depositi bagagli e valori, un ufficio oggetti smarriti, diversi bancomat, un cambio valuta, parcheggio per biciclette, auto e molti altri servizi. La sicurezza è garantita dalla squadra di sicurezza, le forze dell’ordine e i vigili del fuoco; inoltre è presente 24 ore su 24 il servizio del centro sanitario, con un ospedale da campo e oltre 200 persone tra medici, paramedici e infermieri.  

Un plauso va fatto soprattutto ai volontari che si assicuravano le piene funzionalità dei bagni e che si prestavano ad ogni ora a mantenere pulita l’isola, nonostante il caldo mattutino o l’umidità serale.

Ultimo, ma non meno importante, i punti dove poter riempire le proprie bottiglie d’acqua gratuitamente.

Per l’Italia questo è stato un anno iconico, in quanto dopo ben 13 anni un musicista italiano si è esibito sul Main Stage, “Lazza”, che ha conquistato il pubblico del Festival portando il suo straordinario live a Budapest.

Quest’anno il festival ha anche celebrato un’occasione eccezionale: il 10 milionesimo visitatore del Sziget, arrivato nella giornata di venerdì 11 sull’Isola.

Alta la presenza di italiani quest’anno, giunti fin qui per seguire sì i grandi artisti internazionali che si sono esibiti sul Main Stage durante le cinque giornate, ma soprattutto per dare supporto agli artisti italiani presenti su tutti gli altri parchi. Iconico un dialogo tra un gruppetto di nostri connazionali ascoltato per puro caso: “Ma a che ora inizia David Guetta?” – “Alle 21.15” – “Ma il concerto di Vinicio Capossela termina per le 21:30, che facciamo, ce ne andiamo prima?” – “Nah si resta a vedere Vinicio!”.

In effetti grande attrattiva hanno avuto i vari palchi minori con le scoperte di nuove band e cantanti provenienti da varie parti del mondo, che durante tutto il giorno offrivano insieme a spettacoli interattivi o lezioni di danza un valido intrattenimento in attesa dei concerti serali, in modo tale da dare ai visitatori la possibilità di interagire tra di loro e favorire la socializzazione. 

Tra gli artisti principali che hanno preso parte all’evento troviamo: gli Imagine Dragons (esibitosi qualche giorno prima a Roma), David Guetta, Mumfords & Sons e Billie Eilish, ma vanno citati anche il gruppo ungherese “Carson Coma” e il gruppo emergente inglese gli “Yungblud”.

Il primo Sziget Festival si è tenuto nel 1993, con un totale di 43 mila partecipanti e l’anno prossimo si festeggerà il 30° anniversario dell’evento, di cui hanno già annunciato le date: dal 7 al 12 agosto 2024. 

Nel corso degli anni, il festival si è sviluppato in modo significativo e l’anno scorso ha registrato un numero di visitatori più di 10 volte superiore rispetto al primo anno. Sommando il numero totale di visitatori negli ultimi trent’anni, ci sono stati un totale di 10 milioni di partecipanti al Sziget, che equivale all’intera popolazione dell’Ungheria.


Questa edizione è stato uno spartiacque nella storia del Festival. Siamo riusciti a ridefinire l’esperienza Sziget facendo un grande passo avanti e migliorando l’esperienza degli ospiti, mentre il variegato programma del festival è stato anche plasmato per soddisfare le esigenze del pubblico locale e di quello internazionale”– ha dichiarato il direttore del Festival, Tamás Kádár, che ha anche rivelato di aspettarsi per quest’anno un totale di poco più di 420.000 visitatori.

Tuttavia lì dove v’è la luce, v’è sempre anche un ombra, infatti non sono mancati degli aspetti negativi durante l’evento molto discussi sui social.

In primis vi sono state molte lamentele circa i prezzi eccessivi, prezzi non del biglietto, ma del cibo in sè. Sull’isola v’erano piú di 100 punti di ristorazione con una vasta selezione di cucine internazionali, oltre che ungherese, tuttavia i prezzi (quando v’erano segnati) erano davvero spropositati, da semplici hot-dog alla cifra di 3.300 HUF (fiorini ungheresi) pari a circa 10 euro, ad un piatto di “frittura di pesce” neanche tanto buono (così riportato sui vari gruppi whatsapp creati tra i partecipanti dell’evento) alla “modica” cifra di 72 euro. Il tutto tenendo conto che il governo ungherese onde evitare un “caro prezzi” aveva deliberato in merito ad una misura per la quale all’interno di ogni menù vi doveva essere almeno una pietanza con un prezzo inferiore a 2.500 HUF (circa 8 euro). “Fatta la legge, trovato l’inganno” il governo non ha ben specificato che la pietanza dovesse essere un piatto principale, quindi tutti i vari stand avevano optato per il contorno di patate ad una cifra che girava intorno ai 2.000 HUF. 

Altro aspetto negativo è che alcuni di questi punti di ristorazione non preparavano il cibo al momento, ma sin dalla mattina presto erano presenti in esposizione già diversi piatti già preparati, che venivano serviti nel corso della giornata ai visitatori, considerando la polvere e terreno alzati dalle macchine di passaggio.

Và detto però che tale situazione non era circoscritta alla sola isola, ma si presentavano casi simili anche all’interno della città stessa di Budapest.

Dunque vi sono ancora degli accorgimenti da fare per far sì che questo festival siano pienamente apprezzato, senza che queste sviste vadano poi ad incidere sul gradimento complessivo dell’esperienza Sziget, nella speranza che il 30° anniversario veda risolta queste serie di problematiche.

Roberto Magnani

photo gallery credits Roberto Magnani