Ancora aperte le iscrizioni per la seconda edizione del premio intitolato alla divulgatrice scientifica Rossella Panarese

Sono ancora aperte le iscrizioni alla 2^ edizione del premio intitolato alla divulgatrice scientifica Rossella Panarese. Gli studenti e le studentesse degli Istituti superiori, si sfidano sulla scienza a colpi di podcast.

La nuova edizione dedicata all’Intelligenza Artificiale.

Quarantacinque podcast, 215 studenti provenienti da tutta la provincia di Bari, 2 vincitori ex aequo: la classe 3E IISS dell’Istituto “Alpi Montale” di Rutigliano con “TICTAC: è tempo di cambiare” e le classi 1B, 1C e 3A del Liceo classico “Simone Morea” di Conversano con “The global coolers podcast”.

Sono questi i numeri della prima edizione del Premio Panarese, il premio intitolato a Rossella Panarese, autrice e conduttrice radiofonica, divulgatrice scientifica, curatrice di Rai Radio3 Scienza, scomparsa nel marzo del 2021.

Quest’anno il premio, organizzato dalla Fondazione “Giuseppe Di Vagno (1889-1921)” all’interno del programma di promozione culturale triennale de “I Granai del Sapere 2022-2024” in collaborazione con la Regione Puglia – Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e valorizzazione del Territorio –, la Città di Conversano, l’Università degli Studi “Aldo Moro” e il Politecnico di Bari, torna per la seconda edizione.

L’intento è quello di diffondere l’interesse per la scienza e la comunicazione scientifica, nelle scuole secondarie di secondo grado, statali e paritarie, attraverso uno strumento, quello dei podcast, che risulta essere tra le forme editoriali e artistiche più apprezzate dalle giovani generazioni.  

Ogni anno una traccia diversa che i e le partecipanti potranno sviluppare con un solo podcast. I gruppi dovranno essere composti da un minimo di 5 o un massimo di 8 persone. Ad iscrivere la squadra al concorso dovrà essere l’Istituto scolastico di appartenenza scrivendo una e-mail all’indirizzo fondazionegiuseppedivagno@gmail.com indicando nell’oggetto: Iscrizione Premio Rossella Panarese.

Le iscrizioni si chiuderanno il prossimo 15 gennaio 2024.

Il premio per i vincitori è una gita d’istruzione in uno dei luoghi della scienza. Per la prima edizione i gruppi vincitori hanno visitato i Laboratori Nazionali di ricerca del Gran Sasso.

I partecipanti al Concorso sono invitati a produrre podcast originali della durata massima di 8 minuti, nella forma di documentario della realtà (reportage e inchiesta) o narrazione fiction (una costruzione drammatizzata e interamente di creazione). Approfondiranno la scienza anche nelle molte possibili interazioni con la società e gli altri campi del sapere. Partiranno dal quotidiano – e dunque lavoro, tempo libero, salute, arte, alimentazione, sport, relazioni amorose, mobilità, istruzione – e proveranno a immaginare come sarà cambiato quell’ambito tra 20 anni.

Particolarmente pregnante il tema scelto per l’edizione 2024 del Premio:

INTELLIGENZA ARTIFICIALE: RACCONTAMI IL FUTURO

“Il termine “intelligenza artificiale” – recita tra le altre cose la traccia – sembra ancora evocare nella percezione comune una paura, accompagnata dal mondo dell’informazione, dal cinema e dalla letteratura, dalla politica, e perfino dal mondo accademico. Ma più che farci prendere da angosce, dobbiamo essere consapevoli dei rischi realistici (ingiustizie sociali, manipolazioni ricorrenti dei nostri dati privati, uso distorto dell’IA). E dobbiamo perseguire l’imperativo etico di comprenderne le opportunità e coglierne l’impatto in prospettiva futura, facendo lavorare l’IA verso il miglioramento della società. Rendere l’IA più adatta all’ambiente umano, per permetterle di affrontare problemi concreti come i disastri ambientali, la povertà e la disuguaglianza sociale”.

<<La scelta del tema “Intelligenza artificiale raccontami il futuro” – ha dichiarato Filippo Giannuzzi, segretario generale della Fondazione Di Vagno e direttore dei festival Lector in scienza e Lectorinfabula – cade in un momento cruciale per comprendere come e quanto le innovazioni tecnologiche in atto, e in modo particolare quelle connesse all’intelligenza artificiale, stiano trasformando il nostro modo di vivere e di relazionarci con il mondo. La politica e il potere, l’istruzione, il lavoro, la sanità, la cultura, l’arte, i viaggi, il divertimento, le relazioni sociali: è diventato inconcepibile immaginare la vita stessa senza le tecnologie, i servizi, i prodotti digitali, l’essere connessi in ogni momento e in ogni luogo. Questa trasformazione epocale se da un lato implica preoccupazioni e dubbi giustificati, dall’altro offre opportunità straordinarie. Proprio perché la rivoluzione digitale è iniziata da poco abbiamo la possibilità, se non il dovere, di modellarla in senso positivo a vantaggio dell’umanità e del pianeta, a condizione di capire meglio di cosa stiamo parlando. E in questo possono aiutarci gli studenti delle scuole superiori – ha concluso Giannuzzi – con il loro racconto attraverso il linguaggio del podcast, con le loro speranze e le loro certezze, con la loro visione e i loro sogni di giovani donne e uomini, prossimi a diventare protagonisti di un futuro che è già presente. Avendo sempre a cuore e in mente l’insegnamento di Rossella Panarese: “Dobbiamo guardare metaforicamente negli occhi chi ascolta, vigilare sul nostro linguaggio usando parole che siano dirette, non dare per scontato cose che sappiamo e pensiamo debba sapere anche chi ascolta, essere sensibili nella propria narrazione a quelle che potranno essere le domande che ipoteticamente arriveranno”>>.

Per informazioni scrivere a fondazionegiuseppedivagno@gmail.com o telefonare al numero 080/4959372.