Andria – Gli abitanti di Via Scipione dicono NO alla costruzione di un traliccio per ripetitori di telefonia

ANDRIA, DA VIA SCIPIONE UN ESEMPIO PER TUTTO IL TERRITORIO

LA MATTINA DI MERCOLEDI’ 19 GIUGNO IL NUOVO APPELLO ALLA SINDACA GIOVANNA BRUNO: “FERMI IL CANTIERE D’ORO”

Dopo i flash mob e gli interventi nel corso dei recenti eventi pubblici, i residenti di Via Scipione l’africano, ad Andria, non mollano e tornano a chiedere a gran voce alla Sindaca Giovanna Bruno di fermare quello che è ormai stato definito il Cantiere d’Oro.

Una cantiere per la costruzione di un traliccio per ripetitori di telefonia che sin dalle prime ore di mercoledì 19 giugno 2024 è stato nuovamente presidiato a vista da decine di agenti delle Forze dell’Ordine: Polizia di Stato, Carabinieri e  Polizia Locale sembravano essere in servizio a proteggere un carico d’oro in quella via da sempre trascurata dall’Amministrazione comunale che non si mai degnata neppure di costruire dei miseri marciapiedi; dove quando piove i residenti restano reclusi in casa e solamente in campagna elettorale si vedono gruppi di galoppini portavoti sempre pronti a dispensare promesse vane e deplorevoli. Altro che carico d’oro! Altro che tesoro prezioso! Un pauroso traliccio che sta già facendo ammalare gravemente quei residenti sensibili che da due anni ormai subiscono questa aggressione e violazione della propria privacy. Il tutto nell’indifferenza generale di chi continua a provocare e a mistificare la realtà. A far nuovamente traboccare il vaso è stata quella vocina che, nel salone parrocchiale di una chiesa di zona qualche giorno fa, rivolgendosi a quei privati che consentono le installazioni, ha addirittura espresso queste testuali parole: “..perché mettono a rischio la salute pubblica per 25mila euro l’anno?”. parole che hanno lasciato di stucco, nel salone della Parrocchia Santa Maria Vetere, i cittadini presenti all’incontro, tra i quali anche alcuni residenti di via Scipione. Parole proferite non da una ragazzina qualunque ma addirittura da una “personalità” politica con funzioni assessorili della città di Andria. Per la prima volta, dunque, un assessore, peraltro femmina, giovane e presunta al Ramo, parla esplicitamente di “salute pubblica messa a rischio”, dimenticando che proprio ad Andria il comune, quando e dove ha voluto, ha fatto trasferire un impianto di telefonia proprio in un luogo pubblico, togliendo fastidio e problema da sotto le finestre di personaggi famosi (Sic!).  Mercoledì 19 giugno è stata una mattinata caldissima in via Scipione l’Africano ad Andria e i residenti continuano a chiedere rispetto e considerazione da parte di chi ha sottovalutato un grande problema che sta lasciando un segno pesantissimo in chi sta subendo ma anche un disastroso esempio di come la politica e l’amministrazione pubblica non sanno né dialogare, né rapportarsi con la gente, con il popolo. Anche le vane promesse dei politicanti da sottoscala, venuti ad Andria nelle scorse settimane pensando di fare man bassa di voti, si sono rivelate degne di mistificatori e pagliacci di palazzo.