ANDRIA, IL TRALICCIO DEL TERRORE IN VIA SCIPIONE. RESIDENTI PREOCCUPATI PER LA SALUTE DEI PROPRI FIGLI, SI ATTENDE ORDINANZA CONTINGIBILE ED URGENTE PER SOSPENSIONE LAVORI

ANDRIA, IL TRALICCIO DEL TERRORE IN VIA SCIPIONE.

RESIDENTI PREOCCUPATI PER LA SALUTE DEI PROPRI FIGLI: “NON DORMONO PIU’, I MEDICI TESTIMONI DEL NOSTRO MALESSERE”

SAVINO MONTARULI (IO CI SONO!): “DOPO L’INCONTRO DI MERCOLEDI’ 3 LUGLIO IN SALA GIUNTA, SI ATTENDE ORDINANZA CONTINGIBILE ED URGENTE PER SOSPENSIONE LAVORI”

Quella che avrebbe potuto apparire con una “normale” preoccupazione per l’installazione di un nuovo, enorme, traliccio per ripetitori di telefonia, ad Andria, si sta giorno dopo giorno trasformando in un vero incubo per i residenti di via Scipione l’Africano.

L’incontro tra la Delegazione dei residenti e la Sindaca di Andria, avv. Giovanna Bruno, svoltosi mercoledì 3 luglio in sala giunta, alla presenza del capogruppo consiliare del maggior partito di governo della città, del Presidente del Consiglio comunale, dott. Giovanni Vurchio, del Comandante della Polizia Locale, avv. dott. Francesco Capogna, dell’assessore all’Ambiente avv. Savino Losappio e di qualche altro assessore che, in verità, non ha mai inviato alcun segnale di comprensione né di apertura al dialogo, nonostante la “competenza”,  è stato di quelli per alcuni versi drammatici: i residenti, infatti, hanno certificato il loro malessere che ora sta colpendo anche i più piccoli; quei bambini che non vogliono più uscire sui balconi delle proprie abitazioni perché la vista di quel traliccio enorme e quei ripetitori piazzati sospesi nel cielo fa paura, tanta paura. Bambini che accusano disturbi del sonno, esattamente come sta accadendo per molti adulti.

E’ proprio la paura, ora, il sentimento che prevale e che ha indotto i residenti e i loro accompagnatori, tra i quali il dott. Dino Leonetti, co-promotore della Petizione scientifica sottoscritta da decine di medici, nonché del Presidente di “Io Ci Sono!”, l’attivista sociale Savino Montaruli, a chiedere alla Sindaca, nella sua qualità di massimo responsabile e tutore della salute pubblica, di emanare un’ordinanza contingibile ed urgente affinché vengano immediatamente sospesi i lavori di elettrificazione dell’impianto e di costruzione dello stesso.

Nonostante l’impianto non sia ancora entrato in funzione, i residenti continuano a manifestare sintomi estremamente preoccupanti, psicologici ma anche fisici, che devono indurre il primo cittadino a prendere quella decisione dopo che avrebbe già dovuto consultare il suo legale presso l’Ufficio comunale per eventuale parere. Tutto questo nelle more che il Tar Puglia, al quale i residenti si sono rivolti, si riunisca fra 15 giorni per decidere sul ricorso che vede primo firmatario il Presidente di “Io Ci Sono!” più 50 residenti.