ANDRIA, LE STRADE DISASTRATE ARRIVANO SUL TAVOLO DEL PREFETTO RIFLESSO

SAVINO MONTARULI (IO CI SONO!): “NON SOLO QUESTIONE DI SICUREZZA MA ANCHE DI IGIENE PUBBLICA”

Terminati gli interventi stradali finanziati dal Programma Regionale straordinario per la manutenzione e la messa in sicurezza delle strade dei comuni pugliesi, ad Andria cresce la preoccupazione per le condizioni di centinaia di strade cittadine lasciate in condizioni disastrose. Lamentele giungono da diversi quartieri cittadini, dal centro alle periferie. Richieste legittime che sono state immediatamente colte dall’Associazione di Impegno Civico “Io Ci Sono!”, dell’Attivista Sociale Savino Montaruli, da cui hanno dichiarato: “non basta dire che i fondi regionali sono terminati, arrangiatevi. Non basta perché questa situazione di grande preoccupazione è diffusa in tutta la città quindi è un problema di interesse generale che riguarda l’ordinaria manutenzione del manto stradale e nulla di straordinario. Da via Ospedaletto passando per via Giovine Italia fino alle condizioni indescrivibili in cui versano via Scipione l’Africano dove addirittura la gente, i residenti hanno timore di uscire nelle giornate di pioggia. Con il passaggio dei veicoli in strade così strette, infatti, l’acqua piovana, che peraltro si accumula a causa dell’assenza di manutenzione dei tombini di scorrimento delle acque che sono praticamente chiusi o comunque privi di manutenzione, entra direttamente nelle abitazioni con accessi a piano terra. Un disastro del quale ho informato l’assessore al ramo, arch.

Mario Loconte, conoscendone la disponibilità all’ascolto, e che ora, con la presente, viene sottoposta anche all’attenzione del Prefetto di Barletta Andria Trani, dott.ssa Rossana Riflesso, alla quale sono altresì state inviate le impressionanti immagini della zona interessata.

Il Prefetto Rossana Riflesso ha il dovere di indurre l’amministrazione comunale, anche nella qualità di massima autorità igienico-sanitaria che è in capo alla prima cittadina, ad ottemperare con la massima urgenza al ripristino di condizioni di vivibilità che evitino, in prossimità dell’autunno inoltrato, che si possa altresì alimentare la temuta di infezione da West Nile Virus (WNV) che prolifera proprio in condizioni di acque stagnanti. Poichè le ordinanze sindacali non devono avere unicamente effetto lavacoscienza ma avere una reale corrispondenza con azioni concrete e non virtuali, siamo sicuri che il tutto si risolverà immediatamente” – ha concluso l’Attivista.