ANDRIA, UN BOOMERANG PER IL COMUNE L’ISPEZIONE SUL CONFERIMENTO DEI RIFIUTI AL MERCATO SETTIMANALE. CASSONETTI INSUFFICIENTI E MAL POSIZIONATI.

SAVINO MONTARULI (FIVAP-UNIONECOMMERCIO): “IL COMUNE CONVOCHI TUTTI GLI AMBULANTI AL PALAZZETTO DELLO SPORT E STABILIAMO INSIEME I CRITERI PER UN SERVIZIO PUBBLICO ADEGUATO, COME ABBIAMO FATTO PER BAR E RISTORANTI. INTANTO IL COMUNE APPLICA ERRONEAMENTE IL C.U.P.M.”

L’ispezione di lunedì 22 gennaio 2024, al termine del mercato settimanale del lunedì ad Andria, si è rivelata, alla fine, un boomerang per la stessa Amministrazione comunale della città federiciana. Infatti, come emerge chiaramente dalle stesse foto divulgate sui social, emerge con chiarezza che i cassonetti per il conferimento dei rifiuti, posizionati nell’area mercatale, siano assolutamente insufficienti e mal posizionati. Peraltro – come evidenziato dall’Ufficio di Presidenza della Sigla FIVAP-Unionecommercio,  gli Operatori del mercato settimanale continuano a conferire correttamente i rifiuti, lasciandoli sul proprio posto di lavoro in modo ordinato, proprio come prevede il protocollo di conferimento del comune di Andria.

Sulle ali del boomerang dell’Amministrazione Bruno vola anche il Presidente Savino Montaruli che ha aggiunto: “invito l’Amministrazione comunale a fare esattamente ciò che abbiamo fatto, insieme, per i Pubblici Esercizi, bar e ristoranti di Andria quindi l’Assessore al Ramo convochi nel Palazzetto dello Sport i 540 Operatori del mercato settimanale del lunedì in modo da ricordare a tutti il sistema di conferimento dei rifiuti e soprattutto per evidenziare le carenze ed i limiti del servizio pubblico di raccolta che riteniamo essere inadeguato e da migliorare assolutamente. La Convention pubblica al Palazzetto dello Sport, che siamo disposti a coorganizzare, sarebbe altresì occasione opportuna affinché, oltre all’Assessore all’Ambiente, ci siano anche l’Assessore ai mercati che venga a spiegare perché ancora non si è degnato di sottoporre all’opinione pubblica ed alle Sigle di Rappresentanza la discussione sul Documento Strategico del Commercio, mai trasmesso neppure alle Associazioni di Categoria, dopo il fallimento della sua proposta di trasferire il mercato a quattro chilometri da Andria e l’Assessore ai Tributi che venga a spiegare come mai ad Andria sia disapplicato il Canone Unico Patrimoniale Mercatale, differenziando le tariffe per i vari settori (cosa illegittima!) e facendo pagare fino a mille euro all’anno i poveri Operatori di un mercato che questa Amministrazione comunale sta finendo di distruggere.  Una bella dimostrazione di coraggio che, siamo certi, anche questa volta resterà inevasa da chi in tutti questi quattro lunghissimi ed estenuanti anni non ha mai sentito neppure il minimo dovere di confrontarsi con la Categoria. Se questa è Democrazia io sono San Sabino di Canosa” – ha concluso ironicamente il leader sindacale pugliese.