ANTENNE ED ELETTROSMOG, AD ANDRIA SITUAZIONE GIA’ FUORI CONTROLLO.

SAVINO MONTARULI: “LA RASSEGNAZIONE MIGLIOR ALLEATO DI CHI QUEI FASCICOLI PER LE INSTALLAZIONI NON LI HA MAI NEPPURE APERTI. TROPPE CONTAMINAZIONI, NON SOLO DA ONDE ELETTROMAGNETICHE”

Nei prossimi mesi le installazioni di nuove antenne potrebbero davvero rappresentare un’esponenziale aumento delle preoccupazioni dei cittadini andriesi. Preoccupazioni alimentate non solo dall’innalzamento dei limiti di emissioni ma anche da un clima di generalizzata rassegnazione che vedrebbe, addirittura, minimizzare la delicatissima problematica da parte di chi, invece, a seconda dell’intensità del segnale, si sposta ora da un parte ora dall’altra, proprio come nell’etere si spostano le onde di trasmissione di emissioni che non fanno dormire sonni tranquilli a coloro che le antenne le hanno sotto la finestra e non certamente a chi di quelle antenne non ne avrà mai neppure la visuale. Da sempre sul pezzo e senza mai cambiare posizione rispetto ai centri di potere, l’Attivista Sociale Savino Montaruli torna sull’argomento, dopo aver ripetutamente analizzato la situazione, dichiarando: “Bene, benissimo fanno i cittadini andriesi ad essere preoccupati non solo dell’aumento esponenziale delle installazioni di antenne ma anche e soprattutto di un’indifferenza generalizzata, soprattutto da parte di una politica locale insignificante, rispetto ai nuovi potenziali pericoli anche derivanti dall’aumento delle soglie di emissione. Chi oggi, e solo oggi, si rassegna addirittura giustificando e strumentalizzando l’uso degli apparecchi da parte degli utenti, cosa che, ovviamente, è sempre avvenuta anche in passato quando queste le si ritenevano battaglie civili buone e giuste, fa di quella rassegnazione la migliore arma di difesa di quella parte politico-istituzionale che i fascicoli non li ha mai neppure aperti, se non dopo le nostre denunce pubbliche.

Rassegnazione, prostrazione, predisposizione all’allineamento ed alla genuflessione a chi, invece, deve dare risposte e non è in grado di farlo lasciando la comunità alla mercé di se stessa, abbandonata e maltrattata, appartengono ad un certo mondo che preferisce restare sotto comodi ombrelli di protezione, sempre attaccati ad un paracadute e sempre, purtroppo, dalla parte sbagliata, dei carnefici. Alla fine tutto viene buttato in politica e la campagna elettorale è già cominciata, anzi non è mai finita. Poi, alla prossima occasione, i sottomessi tenteranno di nuovo di diventare guerrieri, ma senza più armi”