Cinema da vedere e da creare:
così i film diventano terapia per i minori
In 20, tra bambini e adolescenti, hanno partecipato al progetto finalizzato ad imparare a gestire le emozioni e le relazioni, realizzato dal Centro NPIA-Autismo “Colli Grisoni” di Bari
Bari, 16 luglio 2024 – Il cinema da vedere e da realizzare, dando libero sfogo alla creatività. Così la settima arte, la cinematografia, è entrata a far parte del progetto terapeutico del Centro “Colli Grisoni” di Bari dedicato a 20 bambini e adolescenti dai 7 ai 14 anni, “protagonisti” del lavoro finale presentato oggi pomeriggio, alla presenza del direttore del Dipartimento Medicina dell’Età Evolutiva dott. Mariano Manzionna, a genitori, operatori sanitari e agli stessi partecipanti: un breve cortometraggio animato, realizzato utilizzando gli avatar/personaggi nati dalla fantasia dei giovani utenti che hanno rappresentato il proprio modo di “vedere se stessi” sotto forma di disegni.
E’ il punto culminante di un percorso lungo tre mesi, elaborato e realizzato dalla U.O.S.V.D. NPIA centrale e Autismo della ASL Bari, diretta dal dott. Cesare Porcelli, insieme alla cooperativa sociale “Il Nuovo Fantarca”, con cui è stata instaurata una collaborazione a partire da maggio 2024 con la finalità di proporre in ambito ambulatoriale il progetto “Cinema in Ospedale – Films in Hospital”. Un progetto innovativo e sperimentale europeo nato nel 2021 che vede agire in rete sei partner tra cui, per l’Italia, “Il Nuovo Fantarca”, cofinanziato da EACEA crea media 2021– AudFilmEdu dal Ministero della Cultura – direzione generale cinema e audiovisivo – progetti speciali e dal Garante dei diritti dei minori della Regione Puglia.
Scopo principale del progetto realizzato dal servizio di NPIA-Autismo è la promozione del benessere psicologico in minori con problematiche emotivo comportamentali e relazionali, insegnandogli a riconoscere e gestire emozioni, sentimenti e stati d’animo.
Gli spazi dell’ambulatorio del Centro “Colli Grisoni” di Bari sono diventati il fulcro di percorsi laboratoriali seguiti dall’educatrice Annarita di Gioia (Il Nuovo Fantarca) e dall’équipe multidisciplinare della NPIA, che hanno coinvolto due gruppi distinti, quello dei bambini e delle bambine da 7 a 10 anni e quello degli adolescenti, ragazze e ragazzi dagli 11 ai 14 anni, per un totale di 20 minori. Partendo dalla visione di alcuni cortometraggi presenti nella ricca piattaforma di Cinema in Ospedale www.cinemainospedale.it, entrambi i gruppi hanno avuto modo di affrontare diverse tematiche legate alle emozioni, ai sentimenti e alle relazioni.
Ogni appuntamento ha previsto attività espressive individuali e in piccolo gruppo, quali il disegno, il podcast, il doppiaggio, le tecniche di animazione stop motion, volte a favorire la libera espressione di sé fuori da qualsiasi giudizio, il confronto con i pari e con l’adulto esperto, accettazione dei suggerimenti, apertura ai cambiamenti, aumento dei tempi di attenzione e concentrazione sul compito, rispetto delle opinioni altrui, contenimento dell’impulsività, attraverso il coinvolgimento creativo e un approccio ludico-espressivo.
Durante i laboratori con i bambini e le bambine (6-9 anni), è stata offerta ai genitori la possibilità di partecipare ad incontri di gruppo condotti dallo psicologo, per confrontarsi su vari argomenti riguardanti il rapporto con i figli, in particolare sul “tempo di qualità” garantito dagli adulti e sulle modalità per ottenere una maggiore efficacia educativa.
Il gruppo degli adolescenti, inoltre, ha avuto l’opportunità di sperimentare la pratica del doppiaggio cinematografico – i cui risultati sono stati presentati durante l’evento finale – dando voce a personaggi di film senza dialoghi con l’esperto e musicista Nino La Montanara e le tecniche di animazione cinematografica con il cartoonist Domingo Bombini.