Avviato ieri a Lecce “VibrAzioni di Legalità”. Il rap e la trap per sensibilizzare gli studenti sulle intimidazioni contro gli amministratori locali

L’assessora Matrangola: “Stimoliamo gli studenti pugliesi a essere liberi e coraggiosi”. La viceprefetta Fornaro (coordinatrice del progetto): “La musica per veicolare messaggi di denuncia costruttiva e di speranza”

Ieri, all’Istituto “Fermi” di Lecce, l’assessora alla Legalità e all’Antimafia sociale della Regione Puglia Viviana Matrangola ha dato il via al progetto “VibrAzioni di Legalità”, che attraverso i linguaggi musicali del rap e della trap mira a sensibilizzare gli studenti delle scuole superiori pugliesi sulle intimidazioni contro gli amministratori locali.

L’iniziativa, ideata e coordinata dall’Osservatorio sul fenomeno degli atti intimidatori contro gli Amministratori Locali della Prefettura di Bari, nasce nell’ambito di accordi e intese con sette partner (Regione Puglia, Anci Puglia, Teatro Pubblico Pugliese, Apulia Film Commission, Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia, Avviso Pubblico e Libera Puglia) in un dialogo sinergico tra tutte le Prefetture Pugliesi.

Prodotti previsti del progetto sono brani musicali, con testi e coreografie costituiti intorno al tema del contrasto degli atti intimidatori contro gli amministratori locali, nell’idea che messaggi acquisiti e resi attraverso linguaggi contemporanei contribuiscano, anche sul piano emozionale, a porre semi di corretta educazione istituzionale, in un’ottica di valorizzazione della cittadinanza attiva che è fattore di coesione sociale a cui è chiamata, con responsabilità, l’intera comunità istituzionale ed in particolare la comunità educante.

All’apertura delle attività progettuali hanno partecipato, oltre all’assessora Matrangola, il Prefetto di Lecce Natalino Manno, la Viceprefetta di Bari e Coordinatrice dell’Osservatorio regionale sugli atti intimidatori contro gli amministratori locali e del progetto “VibrAzioni di Legalità” Maria Stefania Fornaro, la sindaca di Lecce Adriana Poli Bortone, i sindaci di Alessano e Maglie Osvaldo Stendardo ed Ernesto Toma, il direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale Giuseppe Silipo, il vicepresidente vicario di Anci Puglia Michele Sperti e i rappresentanti dell’associazione “Libera Puglia” e di “Avviso Pubblico”. Presenti anche i dirigenti, i docenti e gli studenti degli istituti “Fermi” di Lecce, “Salvemini” di Alessano e “Cezzi De Castro-Moro” di Maglie.

“Ho chiesto che l’avvio di questo bellissimo progetto avvenisse proprio a Lecce, nel territorio in cui ha operato la mia mamma Renata Fonte – ha dichiarato l’assessora Matrangola – È stato bello leggere negli occhi e nelle parole di coloro che sono intervenuti quanto sia ancora forte e vivo il ricordo del suo impegno nella legalità, vissuto scegliendo la cultura del diritto e dicendo no a quella del privilegio. Un impegno vissuto scegliendo da che parte stare, e cioè dalla parte di chi non sta in silenzio. Perché la criminalità si nutre del nostro far finta di niente, del nostro girarci dall’altra parte. Ecco, è questo che vorremmo trasferire ai ragazzi e alle ragazze di oggi con questo progetto che ricorre ai linguaggi contemporanei per porre i semi di una corretta educazione istituzionale, in un’ottica di cittadinanza attiva che è fattore di coesione sociale. La criminalità vi usa, ragazzi, per togliervi il futuro. Siate coraggiosi e liberi!”

La coordinatrice del progetto, il viceprefetto di Bari Maria Stefania Fornaro ha aggiunto: “Il progetto reso possibile dalla sensibilità istituzionale del Prefetto di Bari, si pone lungo la direttrice già tracciata dalla esperienza ‘Arte e Legalità per le scuole’. ‘Vibrazioni di legalità’ è anch’esso un progetto integrato, partecipato da sette partner che vuole aiutare i ragazzi a sapere esprimere i valori civili attraverso i loro linguaggi. Quest’anno si è scelta la musica e in particolare i ritmi del rap e del trap che vengono dall’America, dal Bronx, da Atlanta: realtà difficili, profondamente lacerate e tese. La sfida è anche quella di trasformare linguaggi di denuncia violenta e con contenuti spesso distopici in espressioni di denuncia costruttiva aperta alla speranza. Ma questo è solo uno dei benefici impatti attesi da questo impegno corale e sinfonico che vuole generare valore, relazione, consapevolezza identitaria e della comune radice. La Puglia insieme è una Regione che ce la fa a intraprendere percorsi sistemici e collaborativi fondamento di comunità realmente emancipate e coese”.