BACKSTAGE: IMPARARE A LEGGERE LE TRAME | 16 novembre: inaugurazione Palazzo Planelli di Bitonto con la mostra TEXTUS

16 NOVEMBRE – PALAZZO PLANELLI A BITONTO ORE 18:00

BACKSTAGE: IMPARARE A LEGGERE LE TRAME

La mostra TEXTUS con opere di Paola Ricci e Franco Colamorea inaugura

le attività del progetto volto a valorizzare lo storico palazzo bitontino

Si aprirà con la mostra intitolata TEXTUS, sabato 16 novembre alle ore 18:00 nel Palazzo Planelli, a Bitonto, BackStage: Imparare a leggere le trame, progetto atto a valorizzare il recuperato palazzo ottocentesco attraverso l’implementazione di una serie di attività socio-culturali e formative. Beneficiario dei fondi del Bando Storico, Artistico e Culturale 2017 “Il bene torna comune”, promosso da Fondazione Con Il Sud, con l’obiettivo di donare nuova linfa a beni immobili inutilizzati in un’ottica di uso collettivo e di restituzione alla comunità, BackStage vede coinvolte al suo interno realtà quali Ulixessocietà cooperativa sociale (capofila progetto), associazione culturale Fatti d’Arte, FabLab Bitonto, società cooperativa Camera a Sud e associazione culturale Just Imagine.

La mostra TEXTUS, con le opere di Paola Ricci e Franco Colamorea, verrà anticipata alle ore 16:00 da una presentazione nella quale, oltre a illustrare il progetto BackStage, saranno anticipate alcune delle attività in programma, che comprenderanno laboratori di sartoria, rassegne cinematografiche e laboratori manuali. Interverranno il Sindaco della Città di Bitonto, Francesco Paolo Ricci; la presidente di Ulixes – società cooperativa sociale, Chiara Cannito; i referenti dei partner, Franco Colamorea (Fattid’Arte), Federica Florio (FabLab), Gianluca Sciannammeo (Camera a Sud) e Domenico Saracino (Just Imagine).

Il Palazzo Planelli

Nel luogo dove oggi si ammira il palazzo conosciuto come Planelli – sito in Bitonto alla via Planelli 36 – sorgeva nel Medioevo una curtis: il grande cortile di ingresso oggi conserva poche tracce del suo impianto originario. Nella dizione popolare l’edificio viene, ancora oggi, chiamato ‘Palazzo della Zecca’, in quanto fu la fastosa dimora di Antonio Planelli, scienziato, matematico, musicofilo, maestro della Reale Zecca di Napoli, una delle più grandi figure dell’illuminismo del Meridione.

La facciata ottocentesca del palazzo – oggi diviso in varie dimore – conserva un portale più antico a bugne radiali. Un enorme androne immette nel cortile quadrangolare con una bella scalinata a più rampe con balaustre serrate, opera probabilmente di Raffaele Comes.

Oggi l’ala al primo piano è stata restaurata per ospitare le attività del progetto BackStage: Imparare a leggere le trame. Nel recuperato palazzo Planelli il comune denominatore delle attività è da oggi ‘leggere le trame’: quella del cinema, con la creazione di una sala proiezione da 50 posti pensata per la visione cinematografica, ma aperta anche a incontri ed eventi formativi; quella dei tessuti con la creazione di un laboratorio di confezionamento di abiti di scena di alta qualità destinati, in particolare, ai cosplayer, ma anche ad attori di cinema e teatro; quella di un neonato museo di quartiere.

Il palazzo Planelli-Sylos nella sua zona recuperata è composto da sei ambienti di cui tre interamente decorati con dipinti murali a tempera. È in queste sale che si svolgerà la mostra TEXTUS con opere di Paola Ricci e Franco Colamorea.

La Mostra

La mostra TEXTUS è parte di un progetto più ampio che vedrà il palazzo storico Planelli trasformarsi in uno spazio di creazione ed espressione artistica, dove la sartoria, le arti performative e audiovisive si intrecceranno insieme alle opere degli artisti Paola Ricci e Franco Colamorea. Il termine latino TEXTUS può essere tradotto in vari modi, assumendo il significato di trama, intreccio, tessuto o testo, a seconda delle declinazioni. Proprio su questo principio si fonda la mostra dei due artisti le cui opere si intrecciano e modellano reciprocamente tra sculture in filo d’acciaio e abiti dalle forme oniriche e originali, tra riutilizzo dei tessuti e recupero di tecniche artigianali del passato che, anche con approcci e risultati differenti, talvolta riescono a far assumere alle opere una densità umana tale da spostare il focus da opera cucita osservata a opera cucita attraversata. La mostra TEXTUS sarà aperta alle ore 18:00 dalla performance di Paola Ricci e Franco Colamorea intitolata Intreccio/Intersect. L’ingresso alla performance sarà contingentato (massimo 60 spettatori; per prenotazioni chiamare il numero 080/3743487) mentre dopo la performance l’accesso alla mostra sarà libero fino alle ore 21:00. Nei giorni successivi la mostra TEXTUS sarà aperta tutti i giovedì, venerdì e sabato dalle ore 16:30 alle ore 20:30 fino al 15 dicembre. Saranno previste delle visite i giorni di domenica 17 novembre, 1 e 15 dicembre dalle ore 10:00 a cura di PugliArte (per info e prenotazioni: 340/ 3394708).

Gli artisti

Franco Colamorea, nato a Bitonto, muove i suoi primi passi nel settore destrutturando e reinventando capi d’abbigliamento esistenti, restituendo loro nuova bellezza e identità e scoprendo così la sua vocazione per l’upcycling, che diventerà il filo conduttore della sua produzione creativa. Dopo un percorso di studi in Puglia e la partecipazione a numerosi corsi di formazione a Roma, Milano e Torino, affina ulteriormente le sue competenze di taglio, cucito e prototipazione grazie a un apprendistato presso un maestro sarto. La sua carriera prende forma attraverso una costante sperimentazione che spazia tra moda, teatro, danza e cinema.

Fonda e presiede Fatti d’Arte, una realtà artistica in cui può esprimere appieno il suo gusto estetico, realizzando scenografie e costumi per le produzioni della compagnia. Collabora con Artelier – casa d’arte al fianco di importanti nomi come Franca Squarciapino, Alida Cappellini, Odette Nicoletti, Brigitte Reiffenstuel, Luigi Perego, Michele Mirabella, Vittorio Sgarbi e molti altri. In qualità di rappresentante dell’artigianato pugliese, porta alla ribalta la storia di Bari e del suo popolo attraverso la realizzazione di costumi ispirati all’anno Mille, esposti anche a Mosca alla fiera Macef, il salone internazionale della Casa. La sua passione per la condivisione delle conoscenze si riflette nel suo impegno formativo, attraverso collaborazioni con istituzioni pubbliche e private, con le quali tuttora collabora.

Paola Ricci nasce a Venezia nel 1961 e si laurea all’I.S.I.A. di Urbino. Consegue un Master di Arte e Terapia presso l’Università Pontificia Antonianum di Roma. Combina la sua attività di artista con quella di docente di Didattica dell’Arte. Presso il CCA Andratx Mallorca (Spagna) è stata invitata in una residenza e le sue opere sono state esposte nella Galleria Kunstall nella mostra dal titolo Sculture da parete. È stata invitata come Visiting Artist al Cummings Arts Center, Connecticut College di New London, CT Stati Uniti d’America, dove ha realizzato, in diverse sessioni giornaliere, un grande disegno su carta intitolato Multiverso,che è presente nella collezione dello stesso Istituto. È stata selezionata nel 2016, per la residenza nel Vermont Studio Center e ha ricevuto un premio per questo periodo di ricerca artistica negli USA. In aprile 2019 è stata selezionata per la Mostra The Comm-Inn, Het Nieuwe Instituut al Het Nieuwe Instituut a Rotterdam.

Ha partecipato, nel luglio 2020, alla mostra ANTEPRIMA al TOMAV a Torre Moresco. Nel 2020 il curatore Frank Eckhardt l’ha invitata a Dresda per un evento pubblico in cui ha presentato un video al Nonmuseum for Contemporary art on the Dresden Neumarkt NICHT MUSEUM ZEITGEMÄßER KUNST. Nel 2022 ha partecipato alla Mostra Collettiva Connessioni, The Kitchen Gallery a Milano. Nel 2023 ha realizzato il lavoro intitolato Filo d’Arianna per una mostra collettiva presso il Museo di Emilio Greco poi trasferita al Museo MADXI di Latina.