Bari – 12° WORKSHOP DI FORMAZIONE TEORICO PRATICA MULTIDISCIPLINARE SULLA MALATTIA IPERTENSIVA. IPERTENSIONE & PROTEZIONE D’ORGANO NEL PAZIENTE AD AUMENTATO RISCHIO CARDIOMETABOLICO

LA DUE GIORNI SI TERRÀ, VENERDÌ 19 (DALLE 14 ALLE 19.30) E SABATO 20 (DALLE 9 ALLE 13.30) GENNAIO 2024, AL CENTRO CONGRESSI VILLA ROMANAZZI CARDUCCI A BARI

Ipertensione & protezione d’organo nel paziente ad aumentato rischio cardiometabolico” è il tema sul quale è incentrato il 12° “Convegno di formazione teorico pratica multidisciplinare sulla malattia ipertensiva” in programma venerdì 19 (dalle 14 alle 20), e sabato 20 (dalle 8.30 alle 13.30), al Centro Congressi Villa Romanazzi – Carducci a Bari (via Giuseppe Capruzzi, 326).

La correlazione tra pressione arteriosa e rischio cardiovascolare è sostanzialmente continua nella popolazione generale, con evidenza di un progressivo aumento di morbilità e mortalità cardiovascolari già a partire da valori pressori superiori a 115/75 mm Hg [1]. Malgrado questo, una serie di considerazioni fondate sia su dati epidemiologici che su studi di intervento ha portato da anni ad allocare – almeno nella vecchia Europa – i livelli di pressione arteriosa sistolica e diastolica al di sopra del quale i benefici del trattamento, farmacologico e non, sono ritenuti superare inequivocabilmente i possibili rischi a 140 mm Hg e 90 mm Hg, rispettivamente. Tale soglia, come è noto, è stata confermata dalle nuove linee guida congiunte della European Society of Cardiology (ESC) e della European Society of Hypertension (ESH) sull’ipertensione arteriosa.

Obiettivi del workshop sono quelli di formare e aggiornare i partecipanti sulle strategie di gestione del rischio cardiovascolare e sul percorso decisionale da adottare in funzione del profilo di rischio individuale, con particolare interesse rivolto alle Cure Primarie ed alla gestione integrata ed interdisciplinare di questi pazienti.

Presieduto e organizzato dal dott. Vito Vulpis (UOSD Medicina Interna d’Urgenza, Ipertensione Arteriosa e Rischio Cardiovascolare – Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Bari), coadiuvato da un comitato scientifico composto dal dott. Vincenzo Contursi (SIICP – Società Italiana Interdisciplinare per le Cure Primarie), la dott.ssa Immacolata Panettieri (Dir. Medicina Interna Ospedaliera – OO. RR. di Foggia) e dal Prof. Carlo Sabbà (Direttore U.O.C. di Medicina Interna e Geriatria – Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Bari) e Anna Maria Aquilino (Dirigente UOSD di Medicina d’Urgenza, Ipertensione e Rischio Cardiovascolare Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Bari),  il Convegno si svolge sotto l’egida della Società Italiana di Ipertensione Arteriosa (SIIA), la Società Italiana Interdisciplinare per le Cure Primarie (SIICP), nonché dell’Azienda Ospedaliero- Universitaria- Policlinico di Bari e del Centro Studi Pugliese di Diritto Sanitario.

Nella prima giornata del convegno, venerdì 19 gennaio a partire dalle 14, dopo i saluti delle autorità e delle istituzioni, il convegno si aprirà con la I Sessione che affronterà il tema: “Fisiopatologia”. Sono previsti gli interventi di C. Borghi (Rischio cardiovascolare residuo: il ruolo dei fattori di rischio nella genesi del danno cardiocerebrovascolare), G. Pucci (Rimodellamento microvascolare nel paziente iperteso a rischio cardio-metabolico: meccanismi patogenetici e ruolo prognostico), C. Ferri (Il ruolo fisiopatologico dell’infiammazione nel danno cardiovasculometabolico: nuovo target terapeutico nella prevenzione cardiovascolare?) e G. Desideri (Il ruolo  dell’iperuricemia asintomatica nella genesi del danno cardiovasculometabolico: quando e come trattare nella real life).

La II Sessione verterà sul tema: “Diagnostica”. Ad alternarsi con i loro interventi saranno: G. Parati (La misurazione pressoria: innovazione tecnologica, apparecchiature ed applicazioni cliniche. Prospettive e problemi irrisolti), V. Contursi (Telemedicina e Ipertensione Arteriosa: il ruolo del tele-monitoraggio domiciliare), A. Malva (Intelligenza Artificiale applicata alla pratica clinica: utilizzo e vantaggi nella gestione del paziente iperteso) e V. Vulpis (I nuovi target pressori nella diagnosi e negli obiettivi terapeutici da raggiungere: quali indicazioni nelle nuove Linee Guida ESC-ESH 2023).

Il giorno dopo, sabato 20 dalle 9, il convegno si aprirà con un cooking show in cui si parlerà della corretta alimentazione nel paziente ad alto rischio cardiometabolico. A seguire, la III Sessione affronterò il tema: “Terapia e aderenza terapeutica”. Ne parleranno: M. Pepe (Come migliorare il trattamento dell’ipertensione arteriosa non controllata: una sfida aperta), F. Perticone (La scelta della combinazione fissa nel trattamento del paziente iperteso e dislipidemico in relazione al profilo del rischio cardiovascolare), P. Caldarola (Acido bempedoico in prevenzione cardiovascolare primaria: evidenze cliniche e quesiti da risolvere) e S. Oliva (Il malato cardioncologico e ipertensione arteriosa iatrogena: quale profilo di rischio cardiovascolare e quale terapia?).

Infine, la IV Sessione affronterà il tema: “Rischio cardiovascolare e danno d’organo”. Previste le relazioni di: A. Zaninelli (Il continuum cardiovascolare: quale ruolo dell’impiego dell’ASA a bassa dose nel Diabete Mellito e nella malattia vascolare), N. Morelli (Obesità, diabete, ipertensione arteriosa e danno d’organo: come bloccare questo continuum? Quale ruolo dei GLP1-agonisti e delle glifozine?), G. Buta (La terapia dello scompenso cardiaco nel paziente iperteso diabetico: glifozine e Beta-bloccanti caposaldi nel migliorare la prognosi?). La chiusura dei lavori è prevista per le 13.30.