Bari – AGRICOLTURA: COLDIRETTI PUGLIA, SOS COSTI PRODUZIONE NEI CAMPI SEMPRE IN AUMENTO; LO CONFERMA BANCA D’ITALIA

E’ emergenza in campagna per il clima pazzo che ha decima i raccolti e dai bassi prezzi pagati alla produzione che in molti casi non coprono neanche i costi di produzione, aumentati esponenzialmente con il rischio dell’abbandono di interi territori. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, con la conferma arrivata dal rapporto sulle economie regionali di Banca d’Italia, sulla base della stima preliminare dei conti economici dell’agricoltura dell’Istat, secondo cui anche nel 2023 è proseguita la crescita dei costi di produzione delle imprese agricole, anche se con un’intensità inferiore al 2022.

Nel 2023, nonostante la minaccia del clima con 96 eventi estremi in 1 anno e uno scenario internazionale complesso, l’agricoltura e l’agroalimentare pugliesi hanno guadagnato il 24% in più di Produzione Lorda Vendibile che ha sfiorato i 4 miliardi di euro – aggiunge Coldiretti Puglia – pur perdendo il 34% in quantità della produzione, grazie alle ottime performance del settore olivicolo e oleario e dell’ortofrutta che hanno fatto recuperare terreno rispetto all’annata agraria precedente, pur .

L’aumento in valore dell’agroalimentare pugliese è stato determinato principalmente dall’andamento del settore olivicolo e oleario, con il raccolto delle olive in Puglia cresciuto del 50% rispetto all’anno precedente, a fronte di quello nazionale e mondiale che è crollato, facendo schizzare i prezzi dell’olio extravergine del +49,3%. Performance positive in valore anche per l’ortofrutta, con l’uva da tavola che al netto del calo delle quantità ha guadagnato in termini di valore, ma in generale ortaggi e frutta pugliese hanno registrato prezzi medi in campagna migliori alle annate precedenti per la diminuzione delle quantità, mentre un frutto su dieci è scomparso dalle tavole dei cittadini che hanno tagliato gli acquisti (-10%) crollati ai minimi da inizio secolo, sulla base dei dati Cso Italy, secondo cui i consumatori hanno ridotto del 25% le quantità di angurie, del 15% i meloni, del 14% le arance, del 5% le fragole ma il taglio ha riguardato anche gli ortaggi (-6%).

Ma il 2023 è stata una annata da dimenticare in Puglia per la vendemmia che paga il conto degli eventi estremi e degli attacchi di peronospora che hanno caratterizzato il 2023, per cui le quantità risultano crollate in media del 32% con punte fino al 90% in alcuni areali, mentre sono aumentati in misura esponenziale i costi di produzione. L’impennata del costo del vetro cavo per le bottiglie che hanno fatto segnare un aumento che ha raggiunto il 58% nell’arco di 18 mesi mette a rischio la competitività del vino italiano sul mercato nazionale ed estero dove per la prima volta dopo oltre un decennio sono calate le vendite del vino Made in Italy in valore (-1%), dopo che Coldiretti e Filiera Italia avevano evidenziato l’anomalia in riferimento all’avvio dell’istruttoria da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato per una presunta intesa restrittiva della concorrenza nella vendita delle bottiglie di vetro.

In questo contesto – conclude la Coldiretti – è importante nel Pnrr l’aumento dei fondi per l’agroalimentare destinati agli accordi nella filiera per salvare la spesa delle famiglie italiane e sostenere l’approvvigionamento alimentare del Paese. Un’occasione unica, che non va sprecata per crescere e garantire una più equa distribuzione del valore lungo la filiera, dal produttore al consumatore.