Bari – Agrilevante 2023, incontro “Emergenza acqua in agricoltura: come intervenire”

Ad Agrilevante 2023 un convegno organizzato da FederUnacoma e Puglia Verde

Proposte, soluzioni e progetti innovativi per affrontare una delle questioni più importanti per il futuro dell’agricoltura del Mediterraneo, alla luce soprattutto dei cambiamenti climatici. “Emergenza acqua in agricoltura: come intervenire”. È stato questo il tema al centro del focus organizzato venerdì 6 ottobre a Bari nell’ambito di Agrilevante 2023, dalla testata giornalistica Puglia Verde, in collaborazione con FederUnacoma, struttura organizzatrice dell’Esposizione Internazionale di Macchine, Impianti e Tecnologie per le Filiere Agricole e la Zootecnia.

Il tema dell’uso dell’acqua in agricoltura è diventato ormai centrale per la nostra federazione, – ha spiegato Simona RapastellaDirettore Generale FederUnacoma, intervenendo al workshop – per questo abbiamo anche istituito un’associazione di settore che rappresenta tutti i costruttori di tecnologie per sistemi irrigui.  Agrilevante, anche su questo focus, si sta rivelando un laboratorio che riesce a far incontrare idee e proposte. Da tecnico, però, il tema deve diventare politico visto che va a toccare chi, nei diversi Paesi, è chiamato a dare risposte e a offrire soluzioni concrete che guardano al futuro”.

A essere analizzate durante l’incontro le prospettive di modifica e adattamento del sistema in situazione di carenza idrica e le politiche per l’efficientamento irriguo.

Cosimo Francesco Ingrosso, Direttore Generale dell’Autorità Idrica Pugliese, ha aperto il confronto tecnico ricordando il valore del nuovo Piano d’Ambito approvato con un investimento di circa 7 miliardi di euro. “Si tratta di uno strumento di pianificazione – ha spiegato Ingrosso – che prevede una serie di interventi, dal 2020 al 2045, per la riduzione delle perdite idriche che al momento in Puglia si aggirano intorno al 45% che noi vogliamo portare nei prossimi anni al 29%”.

Numerose e di fondamentale importanza sono le azioni messe in campo per la riduzione degli sprechi idrici. Rientra in questo filone di studio il progetto presentato da Domenico Ventrellaprimo ricercatore del CREA Agricoltura e Ambiente, che ha evidenziato l’importanza di introdurre innovazioni nel comparto agricolo. “I nostri strumenti – ha spiegato – nascono per dare risposte al mondo agricolo ma sono utili anche agli enti territoriali che si occupano della pianificazione delle risorse idriche”.

Il recupero delle perdite, il riuso dell’acqua, la ricerca di fonti d’acqua alternative e l’innovazione tecnologica per l’efficientamento idrico, tra gli argomenti oggetto della trattazione.

E’ uno scenario complesso quello che ci attende – ha spiegato Antonio de Leo, Direttore Industriale di Acquedotto PuglieseAl momento i 5 invasi da cui proviene l’acqua che raggiunge i nostri rubinetti hanno un utilizzo plurimo, potabile ma anche agricolo e industriale. Di fronte al cambiamento climatico questo uso concomitante diventerà sempre più competitivo; quindi, siamo obbligati ad avviare un percorso di efficientamento delle infrastrutture nonché a ricorrere all’utilizzo di risorse idriche alternative come le acque reflue depurate e quelle derivanti da processi di dissalazione”.

Nicola Lamaddalena, Direttore Aggiunto CIHEAM Bari ha illustrato gli studi avviati dall’Istituto Agronomico Mediterraneo volti a ridurre la perdita d’acqua partendo “dall’individuazione del momento più appropriato per l’intervento irriguo, che può avvenire solo attraverso l’impiego di tecnologie, sensori e droni abbinati a specifici modelli matematici”.

Strategie e azioni che dovranno, quindi, permettere di recuperare i ritardi accumulati nella tutela e nel ripristino degli ecosistemi legati all’acqua e nello specifico all’acqua per l’agricoltura.