Bari – Al Congresso Nazionale Congiunto della Società Geologica Italiana e della Società Italiana di Mineralogia e Petrologia, in corso a Bari, ISPRA ha illustrato GeoSciences IR

Luca Guerrieri   (ISPRA – Responsabile Area per la Realizzazione del Sistema dei Servizi Geologici e la valorizzazione del patrimonio geologico nazionale): “GeoSciences IR, importante infrastruttura di ricerca che rappresenterà un punto di riferimento per la geologia in Italia, disponibile a partire dal 2025 che resterà operativa per almeno dieci anni. Il progetto è coordinato da ISPRA, Servizio Geologico d’Italia con la partecipazione di altri due Enti di Ricerca (CNR e OGS) e 13 Università (principalmente i Dipartimenti di Scienze della Terra)”. 

“Il progetto GeoSciences IR, importante infrastruttura di ricerca che rappresenterà un punto di riferimento per la geologia in Italia, disponibile a partire dal 2025 che resterà operativa per almeno dieci anni. Attraverso l’infrastruttura sarà possibile: accedere a una vasta quantità di dati e servizi in modalità aperta nei diversi settori delle scienze della Terra; utilizzare tool informatici innovativi appositamente sviluppati per geologi della pubblica amministrazione e professionisti; accedere a moduli formativi sviluppati da professori universitari e ricercatori esperti nei vari settori della geologia; utilizzare le risorse computazionali rese disponibili dall’infrastruttura cloud (virtual rooms). Maggiori dettagli su GeoSciences IR.

Inizialmente l’infrastruttura GeoSciences IR era stata pensata per rispondere principalmente alle esigenze dei Servizi Geologici Regionali ma sta riscuotendo una notevole aspettativa ed interesse anche da parte di molti altri stakeholder istituzionali e privati”. Lo ha affermato Luca Guerrieri, Responsabile Area per la Realizzazione del Sistema dei Servizi Geologici e la valorizzazione del patrimonio geologico nazionale. Ispra, nell’ambito del Congresso Nazionale Congiunto della Società Geologica Italiana e della Società Italiana di Mineralogia e Petrologia.

Il progetto GeoSciences IR ha già contribuito alla pubblicazione della banca dati GEMMA (Geologico, Minerario, Museale e Ambientale) lo scorso luglio, un passo fondamentale per l’elaborazione del programma minerario nazionale previsto dal Regolamento CRMA UE 1252/2024 e affidato all’ISPRA con la pubblicazione del DL 84/2024.

L’infrastruttura di ricerca GeoSciences IR rappresenta molto di più di una semplice piattaforma dati. E’  un vero e proprio strumento decisionale (Decision Support System) a supporto delle azioni di governo del territorio – ha continuato Guerrieri – nelle diverse tematiche in ambito geologico, dal monitoraggio e gestione dei rischi geologici fino al tema delle georisorse. In tutti questi ambiti le infrastrutture di ricerca non solo colmano il divario tra il possesso di competenze tecniche specializzate e la loro applicazione pratica, ma facilitano anche una cooperazione efficace tra i vari attori economici e scientifici. Questa sinergia è fondamentale per generare innovazione, sostenere lo sviluppo economico e rispondere alle esigenze di un mercato del lavoro in continua evoluzione. Le politiche europee, riconoscendo questa importanza, puntano a rafforzare tali infrastrutture, considerandole un pilastro essenziale per la crescita sostenibile e competitiva dell’economia europea.

Ne consegue che oggi, le infrastrutture di ricerca nell’ambito della cosiddetta industria 5.0 hanno l’obiettivo di supportare il governo e le imprese nella risoluzione di problemi complessi, garantendo che i processi siano conformi alle normative e agli standard comunitari, e fornendo soluzioni innovative alle sfide specifiche.

Il progetto è coordinato da ISPRA, Servizio Geologico d’Italia con la partecipazione di altri due Enti di Ricerca (CNR e OGS) e 13 Università (principalmente i Dipartimenti di Scienze della Terra).

Infine, va ricordato che sempre in questo contesto ISPRA sta promuovendo l’attuazione del progetto URBES “URBan mining and Extractive waste information System (URBES)” che intende verificare geolocalizzare e caratterizzare, tutte le potenzialità e disponibilità delle materie prime critiche provenienti da depositi primari (naturali) e secondari (antropogenici: depositi di rifiuti estrattivi, rifiuti urbani, elettronici, costruzione, demolizione, ecc.), in un contesto di sostenibilità ed economia circolare”.