Su proposta dell’assessorato al Welfare, la giunta regionale ha approvato ieri la delibera con la variazione di bilancio di 37.000.000 euro per la copertura finanziaria dei Buoni Servizio per persone non autosufficienti, disabili e anziani a partire dal prossimo 1°luglio fino al 30 giugno 2024.
“Il Buono Servizio – spiega l’assessora al Welfare della Regione Puglia, Rosa Barone – si configura come una misura cardine nel panorama del sistema di Welfare regionale, in quanto rappresenta dal 2014 l’unico strumento economico a sostegno della domanda di servizi a ciclo diurno, domiciliari e sociosanitari per persone non autosufficienti, disabili e anziani, da parte delle famiglie più deboli, sotto il profilo socio-economico, della popolazione pugliese.
Parliamo di uno strumento per il sollievo dal carico di cura familiare, per cui la volontà della Giunta è stata quella di confermare la misura anche per il settennio di programmazione 2021/2027 dei Fondi FESR e FSE.
Il 30 giugno si concluderà la settima annualità operativa e per provvedere all’approvazione di un nuovo Avviso Pubblico è stato avviato nei mesi scorsi un tavolo di concertazione con i sindacati e i soggetti gestori, in cui sono state definite nuove intese”.
Tra i vari interventi è stata aggiornata la tariffa di riferimento regionale relativa alle prestazioni SAD-ADI ferma al 2015, portata al valore di 21,79 euro /orari iva inclusa .
“Con la delibera – aggiunge Barone – la Giunta regionale ha voluto anche riconoscere il 6° giorno settimanale di frequenza per i centri diurni, allineando in tal modo il modello di offerta sociale al modello di offerta sanitaria. Al fine di un maggior coordinamento delle diverse fonti di finanziamento del sistema di welfare, è stata anche introdotta la possibilità per gli Ambiti territoriali e per i singoli Comuni di cofinanziare il Buono Servizio con risorse proprie”.
“Forniamo anche – conclude Barone – specifici indirizzi agli Ambiti territoriali sociali rispetto alla modalità di redazione dei progetti attuativi e dei quadri economici, così da potenziare la presa in carico delle fragilità del territorio pugliese, puntando a tutelare prioritariamente le condizioni di disabilità e non autosufficienza e valorizzando quindi sia la fruizione di servizi a ciclo diurno, sia la fruizione di servizi domiciliari”.