Stabilizzazione del personale precario, attuazione degli art. 20 e 21 del CCNL 2019/21 che permette la progressione tra le aree ai lavoratori dell’Agenzia, rinnovo e graduazione degli incarichi di funzione; il lavoro agile e regolamento dell’attività incentivata. Sono le richieste che i sindacati della Funzione Pubblica CGIL, CISL e UIL hanno ribadito questa mattina ai vertici ARPA Puglia, non presenti, nel corso dell’assemblea con i lavoratori. Un incontro particolarmente partecipato, durante il quale è stato espresso disappunto e contrarietà sulle modalità con le quali il management di ARPA Puglia “governa” l’Agenzia e gestisce le relazioni sindacali.
Nel corso di un incontro lo scorso mese di febbraio la Direzione dell’Agenzia si era dichiarata impossibilitata a recepire le richieste di parte sindacale, e quindi dei lavoratori.
“Quello di oggi, spiega Aldo Gemma Segretario generale della FP CISL Puglia, è un importante momento di confronto sul futuro di questi lavoratori. La Puglia non ha personale adeguato alle esigenze del territorio e i lavoratori che ci sono attendono da più di 3 anni una stabilizzazione. Si ricorda al Governo Regionale l’importanza strategica di ARPA PUGLIA che è preposta all’esercizio di attività e compiti in materia di prevenzione e tutela ambientale ai fini della salvaguardia delle condizioni ambientali soprattutto in relazione alla tutela della salute dei cittadini e della collettività.”
Definanziare l’Agenzia non consente di adempiere agli obblighi istituzionali a cui è preposta.
Tutti d’accordo nel dire basta con questo atteggiamento: i cittadini pugliesi, i lavoratori, a tempo determinato e indeterminato, attendono da troppo tempo risposte.
La FP CGIL, la CISL FP, la UIL FPL con fermezza, senza se e senza ma, non permetteranno
I sindacati pretendono un’immediata inversione di rotta.
Davanti al taglio delle risorse economiche effettuato dalla Regione Puglia e al rifiuto netto dell’Amministrazione sulle sopraccitate tematiche la FP CGIL, la CISL FP, la UIL FPL, saranno poste in essere tutte le azioni consentite dalla legge per difendere e tutelare, in ogni sede, gli interessi legittimi dei lavoratori.