Uscito nelle sale il 27 novembre, è stato presentato la mattina del 28 novembre al cinema Galleria di Bari, il film “Cado dalle nubi” esordio cinematografico di Checco Zalone, regia di Gennaro Nunziante, prodotto da Pietro Valsecchi.per TAODUE.
Il film racconta le vicissitudini di Checco, un ragazzo che vive a Polignano a Mare (Ba) e vorrebbe fare il musicista (fa il muratore), ma dopo essere stato lasciato dalla fidanzata, non vede un futuro roseo in Puglia e decide di trasferirsi a Milano per cercare la sua strada. Suo cugino Alfredo (Dino Abbrescia) lo ospita in casa sua, solo che Alfredo è gay e vive da 10 anni con il suo compagno (Fabio Troiano), all’insaputa della famiglia e naturalmente anche di Checco.
In questo clima tutto nuovo, il nostro eroe si trova a sgrovigliare situazioni sconosciute e inconsuete, terreno fertile per collezionare un gran numero di gaffes. C’è anche spazio per un nuovo amore, infatti, grazie alla sua straordinaria determinazione Checco riesce a fidanzarsi con Marika (Giulia Michelini), ragazza bella e in gamba, con un solo difetto: il padre leghista (interpretato da Ivano Marescotti). La storia tra i due piccioncini è un pò incerta…. intanto… Checco dopo varie risposte negative a livello professionale trova un discografico (Raul Cremona) con cui inizia a concretizzare qualcosa……..! Riuscirà il nostro Checco a realizzare il suo sogro d’amore e a diventare musicista professionista? Andiamo al cinema e lo sapremo!
“Cotto e mangiato”, così ha esordito Gennaro Nunziante parlando del film “Cado dalle nubi”. Infatti alla conferenza stampa erano presenti Checco Zalone (alias Luca Medici) e appunto Gennaro Nunziante, dopotutto il film è una sorta di esordio per entrambi: Checco come attore cinematografico e Gennaro (ci ha abituato alla sua attività di autore e sceneggiatore – con Cristina Comencini, Alessandro D’Alatri e tanti altri), come regista. Quasi ovvio che il soggetto e la sceneggiatura sono opera di Nunziante e Zalone, (una fucina di genialità e comicità, chi non avrebbe pagato per assistere anche solo a 10 minuti del loro lavoro insieme?)
photo Egidio Magnani
Gennaro parlando del film dice: “Abbiamo incontrato Pietro Valsecchi a gennaio e a luglio il film era già finito, cotto e mangiato, il produttore non ci ha fatto perdere tempo. Il nostro esordio è stato un gran divertimento, i primi risultati di pubblico ci stanno arrivando e siamo contenti che sta riscuotendo successo. Si tratta di una storia semplice, dopotutto a noi piace che il plot si veda, non c’interessa il plot che soffoca il film. Abbiamo lavorato ad un personaggio senza sovrastrutture, essenzialmente il nostro protagonista è un ragazzo un pò ignorante”.
Per quanto riguarda le esigenze di produzione Checco dice: “Il film sta uscendo prima dei cinepanettoni famosi, ci hanno già detto che gli “entrit-poll” sono buoni!”
Gennaro continua dicendo: “Avendo fatto un film con pochi soldi è chiaro che non possiamo competere con i grandissimi, inoltre noi abbiamo giocato al contrario, nel film non ci sono donne nude, anzi nell’unica scena in cui c’è un’attrice nuda, arriva Checco e la copre….! Nel mercato cinematografico attuale ci hanno detto che in un certo senso dobbiamo sostituire Boldi ed i suoi film pre-natalizi. In realtà noi “siamo” un piccolo film, tutto quello che arriverà sarà “grasso che cola”.
In conferenza si parla anche dell’ipotesi di un messaggio del film, e dello stereotipo nord-sud, ma Checco dice: “La popolarità me l’ha data la televisione (Zelig), che sta a Milano certo, non in altri luoghi, comunque nel film non c’entra tanto il rapporto tra sud e nord, l’elemento centrale è il personaggio che è un “cozzalo” ignorante ed esalta i nostri difetti. Non voglio dare nessun messaggio nel film, la forza del mio personaggio è l’esportabilità, non uso il dialetto, ci tengo ad essere compreso in tutta Italia”
Gennaro aggiunge: “Luca invece esporta il suo personaggio, stiamo facendo un’operazione importante, abbiamo fatto una scelta di leggerezza, nel film c’è una sorta di leggerezza colta, a noi piace questo tipo di comicità, mi piaceva l’idea di riprendere Peter Sellers in Hollywood Party.”
Tra Gennaro e Checco-Luca si è seduto anche Sereno Kanynda, amico di Checco, che interpreta Nicolas nel film, è un piccolo ruolo ma scherzando Gennaro racconta: “Abbiamo chiesto al produttore se c’era un budget per le spese alimentari di Sereno, dopo l’ok l’abbiamo preso, no a parte tutto ho scelto Sereno perchè quando gli ho dato appuntamento per il provino lui mi ha chiesto se poteva spostare l’appuntamento di mezz’ora, allora gli ho domandato come mai e la sua risposta è stata bellissima “per un’effimera comodità”, mi sono detto, una persona che mi risponde così è proprio il tipo giusto”.
Sereno conferma il suo divertimento nel lavorare con Checco e Gennaro.
Sempre parlando del personaggio di Checco, Gennaro aggiunge: “Checco Zalone è il comico più contemporaneo che c’è, lui ha fatto fuori la satira politica, non si ride di satira politica, si ride del personaggio. Provo fastidio quando sento dire “Checco è un comico che dalla TV passa al cinema”, tutti i comici dagli anni ’60 in poi sono passati dalla TV al cinema. Sicuramente Checco ha avuto molto successo quest’anno, tanto che quando è arrivato Valsecchi con i finanziamenti, avevamo altri 2 produttori disposti ad investire, sembrava una specie di asta”.
Checco: “Il nostro produttore è sanguigno, ci ha dato i consigli giusti, lui ha prodotto i RIS, i NAS (scherzando) e quando dopo 10 minuti non vedeva sparare nessuno diceva “ohh..che state facendo?”
La conferenza si conclude con Checco che parla della sua esperienza a Zelig e dice: “In questi anni di Zelig, Gennaro non è stato il mio autore, però per amicizia, a volte mi chiamava e mi dava l’imput per qualcosa di nuovo, abbiamo un feeling a livello comico! Infatti è difficile inventarsi cose nuove, praticamente ti devi alzare ogni mattina e prendere per il cu.. tutti quanti.”
Finalmente un incontro divertente, con 2 dei nostri (inteso come pugliesi) artisti più grandi, a fine conferenza c’è stato il tempo per un paio di domande al regista Gennaro Nunziante.
D: “Tu e Luca avete detto più volte che il lavoro è stato facile grazie al vostro feeling professionale, ma c’è stata qualche difficoltà?”
R: “Solitamente le difficoltà le trovavamo nelle scene con tante comparse, erano problematiche sia per il mio approccio registico, sia perchè c’era una macchina un pò più complessa da tenere a bada, per il resto no, siamo andati avanti divertendoci tanto!”
D: “Avete girato delle scene basandovi sull’improvvisazione o avete preparato tutto “a tavolino” come si suol dire?”
R: “Abbiamo preparato tutto “a tavolino”, per improvvisare devi organizzare dei copioni molto rigidi, in genere si pensa che da una traccia si può improvvisare, io non credo in questo, anzi penso sia un errore perchè in quel caso non si fa improvvisazione ma “si mette una pezza”, invece nel nostro caso sapevamo molto bene dove volevamo arrivare e abbiamo lavorato di conseguenza!”
Deborah Brivitello