Bari – DENTALEVANTE – Il tumore del cavo orale, malattia grave di cui si parla poco. Prevenzione e cura

E’ la quinta neoplasia per incidenza a livello nazionale eppure non se ne parla a sufficienza. E’ il tumore del cavo orale, tema centrale della XXVIII edizione di Dentalevante che si tiene a Bari oggi e domani. Ma non è soltanto fra i tumori più diffusi è anche quello fra i meno diagnosticati, su 10mila casi all’anno ne vengono diagnosticati 4mila. E questo significa che la gente non si reca regolarmente dal dentista, spesso per motivi economici. Il punto è che quando il medico odontoiatra, vera sentinella del nostro cavo orale, si accorge di una lesione sospetta o chiaramente pre-cancerosa, può essere troppo tardi. Con tutto quello che comporta un intervento tardivo, diverso è infatti se si agisce ai primi stadi altro se il carcinoma è già al terzo o quarto stadio. Eppure si tratta di un tipo di tumore sempre più diffuso, e i fattori di rischio sono soprattutto ma non solo, fumo e alcol, poi c’è anche vita sedentaria e regime alimentare. Fondamentale quindi è la prevenzione sia la primaria quella che i medici odontoiatri fanno con i pazienti per allontanarli dai fattori di rischio che la prevenzione secondaria che consiste nel riconoscere la lesione sospetta o patogena del cavo orale e inviare il paziente nelle strutture ricettive prima che il tumore possa diffondersi. E a Bari a Dentalevante si sono ritrovati medici odontoiatri provenienti da tutta la regione ma anche da altre parti d’Italia. Sono intervenuti il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano che ha puntato il dito sulle risorse sempre insufficienti, regioni come l’Emilia Romagna con una popolazione di poco superiore a quella pugliese ricevono per la Sanità 300 milioni di euro in più, anche se ha ricordato che presto la Puglia potrà contare su 5 nuovi ospedali. Emiliano ha inoltre messo un po’ in guardia dalla concorrenza in campo odontoiatrico di strutture sanitarie private albanesi. Fondamentale la formazione e la qualità, ha sottolineato il rettore dell’Università di Foggia, Lorenzo Lo Muzio, rivolgendosi a una platea in cui erano presenti molti studenti e specializzandi. «Di particolare importanza è il lavoro sinergico fra cittadini, medici odontoiatri, strutture ospedaliere, università e politica – afferma Fabio De Pascalis, presidente Andi Bari-Bat, organizzatore della due giorni – è necessario lavorare tutti insieme ma è altrettanto importante operare sul fronte della formazione e dell’informazione. Bisogna raggiungere soprattutto i giovani attraverso quelli che sono i loro canali di comunicazione e coinvolgere sempre più le scuole a partire dalle primarie». Il tumore del cavo orale, come ha detto il presidente di Confprofessioni Puglia, Roberto Maffei, è un argomento sacro è una patologia seria. Non va sottovalutata e soprattutto deve essere riconosciuta al più presto, con grande risparmio di sofferenza per il paziente ed economica per le casse dello Stato. Nel pomeriggio si sono tenute altre sessioni di studio e confronto dedicate a nuove tecniche chirurgiche e strategie terapeutiche. Domani fra l’altro si parlerà di riabilitazione orale, chirurgia guidata e odontoiatria rigenerativa.