Bari – DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO: LA MISURA DEL GOVERNO È INADEGUATA, INSUFFICIENTE E RISCHIA DI CREARE SCOMPENSI, MA GIUSTO INTERVENIRE PER LIMITARE IL DANNO

La Giunta regionale pugliese avrebbe dovuto varare oggi il piano di dimensionamento scolastico che riduce 58 autonomie nel nostro territorio regionale dal prossimo anno scolastico così come lo conoscevamo. La procedura amministrativa si è però inaspettatamente bloccata perché nella tarda mattinata di ieri le difficoltà e le contraddizioni in seno alla maggioranza del governo nazionale e alle stesse regioni del centro destra – soprattutto quelle al voto nei prossimi mesi – sul tema del dimensionamento sono esplose. Diverse regioni a rischio commissariamento (Lazio, Piemonte, Liguria, Sardegna), altre che non hanno completato i piani di dimensionamento devono aver creato imbarazzo al Ministro dell’Istruzione il quale, per arginare le rivolte territoriali dei governi locali della propria maggioranza, ha istruito in fretta e furia un articolo repentinamente inserito nel milleproroghe in corso di adozione nel CdM odierno.
Diverse sono le bozze che circolano al momento. La lettura dei testi normativi reperiti riduce enormemente le speranze riposte in un primo momento dal personale della scuola pugliese ed è anzi abbastanza sconcertante: le autonomie scolastiche aggiuntive (il 2,5% della dotazione dei Dirigenti Scolastici per il 24/25, ciò in Puglia potrebbe voler dire 14 autonomie scolastiche in sostanza) sarebbero indisponibili per nomine in ruolo e mobilità (interregionale con ogni probabilità) dei Dirigenti Scolastici. Si tratterebbe nella sostanza, di una riedizione delle deroghe alla soglia dei 600 (abbassata a 500 alunni) che abbiamo avuto sui posti dei D.S. negli ultimi due anni. Posti buoni per mutamenti d’incarico intraregionali (e per reggenze, of course), ma non per quelli interregionali e per assunzioni di dirigenti e DSGA. 2 chicche su tutto il resto (notevole è il contentino alle regioni che hanno già fatto il dimensionamento e/o che non si dovessero avvalere di questa facoltà: due soldini in più per esoneri/semiesoneri dei docenti collaboratori, ma per il solo 2024/25!): 1. la misura rappresenta una deroga per il solo 2024/25 (buona per recuperare qualcosina, manco tutto va da sè, in campagna elettorale nelle regioni in cui si vota) e 2. il maggior numero di esoneri/semiesoneri nelle scuole oggetto di dimensionamento si coprirà per metà con una riduzione del MOF (€ 12,5 mln), il fondo che dovrebbe remunerare il personale della scuola “meritevole”, proprio quello che si rende disponibile a svolgere lavoro aggiuntivo. Il termine per l’adozione dei piani di dimensionamento, poi, viene prorogato al 5 gennaio.
Insomma, nessuna vera attenuazione del dimensionamento scolastico e del suo impatto sulla scuola pugliese. Anzi, si tratta della tardiva presa d’atto del Governo che il dimensionamento scolastico crea comunque scompensi, distorsioni, malcontenti e inefficienze alle amministrazioni locali e un forte disagio alle comunità territoriali che, difatti, protestano come accaduto in molti casi anche in Puglia (ieri per il dimensionamento della Casavola d’Assisi di Modugno, ma sono tante le proteste che si sono realizzate nei giorni scorsi pur non manifestatesi davanti ai palazzi regionali). Il piccolo, temporaneo spazio apertosi per il solo 2024/25, deve tuttavia essere colto nella sua interezza dalla Regione Puglia per lenire i danni che si abbatteranno con perdita di organici di personale docente e ATA e di funzionamento generale del sistema regionale d’istruzione.
FLC CGIL Puglia
puglia@flcgil.it
Le ipotesi di dimensionamento scolastico più popolose in Regione Comuni interessati Provincia Numero alunni

  1. Casamassima BARI 1794
  2. Castellana Grotte BARI 1768
  3. Rutigliano BARI 1766
  4. Acquaviva delle fonti BARI 1758
  5. Gallipoli LECCE 1604
  6. Giovinazzo BARI 1593
  7. Tricase LECCE 1524
  8. Grottaglie TARANTO 1520
  9. Orta Nova FOGGIA 1514
  10. Polignano a mare BARI 1493
  11. Laterza TARANTO 1486
  12. Noci BARI 1475
  13. Maglie LECCE 1473
  14. Palagiano TARANTO 1467
  15. Torremaggiore FOGGIA 1453
  16. Martina Franca TARANTO 1435
  17. Cerignola FOGGIA 1435
  18. Corato BARI 1432
    Evitare che si compiano almeno quelle incredibili aggregazioni da oltre 1400 alunni nel primo ciclo è oggi doveroso per la politica regionale cui chiediamo di provvedere rapidamente in questo senso, come pare si stia facendo portando comunque il provvedimento adeguato alla deliberazione della giunta regionale di oggi pomeriggio. L’impianto assolutamente irricevibile del dimensionamento scolastico ci porta a maggior ragione a rigettare la proposta governativa e a rilanciare la nostra battaglia perché nella legge di conversione del “milleproroghe” si recuperino stabilmente queste e altre autonomie scolastiche. La scuola non può essere concepita come una qualsiasi altra pubblica amministrazione.