Bari – FLASHMOB contro la violenza sulle donne

In occasione della giornata internazionale della donna il Centro Antiviolenza dell’Assessorato al Welfare del Comune di Bari, gestito dalla coop. Soc. Medihospes, promuove un pomeriggio di riflessione e confronto che si concluderà con un Flashmob presso la sede di LAB in via Capruzzi 86 a Bari.

In occasione del flashmob, a cui è invitata a partecipare la cittadinanza, le pareti e le vetrate del LAB saranno ricoperte dai nomi delle più di 100 donne vittime di femminicidio, nella maggior parte uccise dai loro compagni, nel 2023 e nel 2024.  L’obiettivo è quello di ricordare le vittime e di condividere un’occasione di consapevolezza e riflessione sul tema della violenza di genere.

Il flashmob si terrà a conclusione di un pomeriggio di dibattiti e talk che si terrà nella stessa sede e che sarà a cura di CGIL Bari. All’incontro, realizzato nell’ambito di un più ampio calendario di appuntamenti dal titolo “Oltre le precarietà”, parteciperanno Francesca Bottalico Assessora al Welfare del Comune di Bari, Domenico Ficco, Gigia Bucci e Lara Ghiglione, rispettivamente Segretario Generale di CGIL Bari, CGIL Puglia e Segreteria Nazionale, Loredana Capone Presidente Consiglio Regionale della Puglia, Teresa Sciacovelli lavoratrice pulizie multiservizi del settore privato, Milena Matera Presidente Ordine assistenti sociali Puglia.

Il confronto sarà focalizzato sul tema delle precarietà di genere e discriminazioni, con un approccio interattivo all’insegna di un dialogo aperto e coinvolgente, riflettendo le preoccupazioni e gli interessi della comunità.

Nel mese di marzo il Centro Antiviolenza sta promuovendo diverse ulteriori iniziative di sensibilizzazione e comunicazione sul tema. Il 2 e 3 marzo scorsi si è tenuto un laboratorio di autodifesa personale in collaborazione con la Ving Tsun Academy che ha visto la partecipazione di moltissime donne; il 6 e 7 marzo invece saranno realizzate attività di sensibilizzazione nel liceo Socrate mentre l’8 marzo saranno allestiti banchetti informativi presso le Università di Giurisprudenza e Veterinaria.

Da maggio 2018 ad oggi sono 1245 gli accessi al Centro Antiviolenza Comunale, di cui 218 nel 2023 e finora 28 nel 2024. L’80% delle donne che si rivolgono al CAV sono italiane e circa la metà sono coniugate e lavorano.

L’Assessora al Welfare Francesca Bottalico, dichiara “Non possiamo stare in silenzio. Domani, in vista dell’8 marzo, parleremo e lotteremo ricordando i nomi di tutte le donne uccise, solo nell’ultimo anno, per mano di un uomo. Sono nomi, sono storie, sono donne, madri, lavoratrici, figlie, sorelle. Sono donne che non hanno nessuna colpa, ma sono vittime del patriarcato. Di una violenza che sembra a volte invisibile, ma lacera nel profondo. Vittime per anni del controllo, del possesso, del dominio, di violenza economica e psicologica, di denigrazioni e svalutazioni, di isolamento ad opera del loro aguzzino. Quello di cui si erano innamorate, a volte il padre dei loro figli. Bloccate dal ricatto, paralizzate dalla paura e, spesso, proprio quando in procinto di liberarsi dal loro carnefice, ammazzate senza pietà. Con il ricordo di queste donne, tante, troppe, ricorderemo a tutte le altre che in questo momento si sentono prigioniere, che c’è un modo per uscire dalla violenza. Che non sono sole, che ci sono altre donne, operatrici specializzate, psicologhe, avvocate, che possono aiutarle e sostenerle nel percorso di fuoriuscita dalla violenza. Con servizi dedicati e totalmente gratuiti. Sostegni, anche economici, che le possano aiutare a riprendere in mano la propria vita”.