Gli avvocati amministrativisti a Governo e Parlamento: modernizzare la governance della Giustizia Amministrativa aprendola agli avvocati, solo così si tutelano imprese e cittadini
In corso a Bari il Congresso Nazionale Unione Nazionale Avvocati Amministrativisti
Bari 8 novembre 2024 – In un contesto in cui l’attenzione del legislatore e l’attività del Consiglio di Stato e dei Tribunali Amministrativi Regionali (TAR) sono volte essenzialmente a deflazionare il contenzioso comprimendo le istanze e le aspettative di giustizia di cittadini e imprese, l’Unione Nazionale Avvocati Amministrativisti (UNAA) presenta una mozione al proprio Congresso riunito a Bari volta a migliorare l’efficienza e la trasparenza della giustizia amministrativa. La proposta, articolata in tre misure fondamentali, mira a favorire una collaborazione strutturata tra magistratura e avvocatura, con l’obiettivo di garantire un sistema giudiziario più equilibrato e rispondente alle esigenze della collettività.
La mozione rappresenta un passo avanti verso una giustizia amministrativa moderna, equilibrata e trasparente, che possa rispondere in modo più efficace alle esigenze della collettività e delle diverse professionalità coinvolte, con benefici tangibili per cittadini e imprese:
· Miglioramento dell’efficienza: il coinvolgimento degli avvocati nelle decisioni organizzative permetterà di individuare le aree di effettiva criticità e di adottare soluzioni mirate.
· Maggiore trasparenza e democrazia: l’acquisizione del punto di vista degli avvocati favorirà l’assunzione di decisioni più bilanciate e ponderate
· Favorirà un approccio più inclusivo, migliorando la percezione pubblica della giustizia amministrativa.
Si punta a rafforzare il coinvolgimento degli avvocati amministrativisti nella governance della giustizia amministrativa attraverso 3 misure principali:
- Istituzione di Consigli Giudiziari Amministrativi presso ogni TAR e le relative sezioni staccate, con una composizione mista di magistrati e avvocati. Questo nuovo organo consultivo si propone di monitorare e migliorare l’organizzazione e la gestione delle risorse del sistema, promuovendo la trasparenza e l’efficienza.
- Creazione di un Consiglio Direttivo per il Consiglio di Stato, un organo analogo a quello esistente presso la Corte Suprema di Cassazione. La presenza di rappresentanti degli avvocati nel Consiglio Direttivo migliorerebbe la capacità di pianificazione strategica e la gestione operativa, garantendo un approccio equilibrato nella governance della giustizia amministrativa.
- Integrazione degli avvocati nel Consiglio di Presidenza della Giustizia Amministrativa (CPGA). Questa proposta mira a valorizzare il contributo dell’avvocatura specialistica, portando una prospettiva pratica e operativa alle riforme organizzative e migliorando l’inclusività e la trasparenza delle decisioni.
Attività del Consiglio di Stato e dei TAR, ultimi dati disponibili (2023)
Consiglio di Stato
· Ricorsi pervenuti: 10.069 nel 2023, rispetto ai 9.946 dell’anno precedente, confermando un leggero aumento della domanda.
· Ricorsi definiti: 13.579, a fronte di un aumento di efficienza operativa.
· Riduzione dei ricorsi pendenti: I procedimenti pendenti al 31 dicembre 2023 ammontano a 13.634, proseguendo la tendenza al ribasso rispetto ai 17.057 del 2022.
TAR
· Ricorsi pervenuti: 50.324, mantenendo la stabilità rispetto agli anni precedenti.
· Ricorsi definiti: 60.916, con una significativa riduzione delle pendenze, ora pari a 99.292, rispetto ai 108.292 del 2022.
· Tempi medi di definizione ottimizzati: il Consiglio di Stato ha ridotto il tempo medio per il giudizio cautelare a 32 giorni, mentre per i TAR il tempo medio per i procedimenti in materia di appalti si attesta a 107 giorni.
Nel 2023, il Consiglio di Stato ha definito 13.579 ricorsi, proseguendo una tendenza positiva che si afferma ormai da anni. Tale risultato si accompagna a una continua riduzione dei ricorsi pendenti, scesi del 20% rispetto al 2022, da 17.057 a 13.634. Anche i TAR hanno conseguito risultati rilevanti: i ricorsi pendenti sono diminuiti dell’8,3%, passando da 108.292 a 99.292.
Riduzione dei tempi di giudizio
In materia di giudizi cautelari, il tempo medio di definizione si è attestato a 32 giorni per il Consiglio di Stato, con una particolare attenzione ai procedimenti in materia di appalti, definiti mediamente in 107 giorni nei TAR e in 148 giorni per l’appello.
Dati di attività consultiva
L’attività consultiva del Consiglio di Stato ha visto l’arrivo di 1.533 nuovi affari nel 2023, con 1.351 affari definiti, consolidando una presenza forte e proattiva nel supporto alle decisioni pubbliche. Gli affari pendenti si sono stabilizzati a 3.763.