Numerosa la partecipazione al dibattito “Le aziende artigiane incontrano le istituzioni e la politica” di Casartigiani Puglia. Ieri giovedì 8 febbraio alle 17.30, alla Biblioteca comunale di Santeramo in Colle, si è svolto l’evento organizzato dalla Federazione degli artigiani pugliesi in collaborazione con l’amministrazione comunale. I lavori sono stati moderati dal coordinatore regionale Stefano Castronuovo, che ha sottolineato l’importanza del lavoro svolto da Casartigiani Puglia, in questo suo primo anno di nascita, in sinergia con la Regione Puglia a sostegno delle piccole e medie imprese: «Crediamo che uno dei tanti problemi – ha detto Castronuovo– sia la burocrazia: quest’ultima molto spesso, sia per la lentezza quanto per la complessità, rischia di diventare un ostacolo per le aziende, anziché favorirne le esigenze. Il mercato del lavoro è cambiato per cui, oggi più che mai, bisogna puntare alla qualità cercando di valorizzare la storia, così come la tradizione, dell’artigianato italiano nel mondo».
L’intervento del delegato di Casartigiani rapporti UNIBA Fabrizio Labarile si è focalizzato sul potenziamento delle imprese artigiane e della richiesta di personale qualificato. Porre le basi per un percorso virtuoso che valorizzi maggiormente la formazione scolastica, nell’ambito degli istituti tecnici (ETS), invece, è stata la proposta lanciata dall’assessore regionale al Lavoro Sebastiano Leo. E a proposito del lavoro svolto, sinora, dalla Regione Puglia il dirigente della sezione Formazione Regione Puglia l’avv. Monica Calzetta ha rimarcato la funzionalità delle Botteghe Scuola e degli strumenti che le imprese dispongono per l’assunzione del giovane personale. La Prorettrice di Bari, prof. Grazia Paola Nicchia, poi ha spiegato alla platea la finalità dell’Accordo Quadro, la convenzione stipulata mesi addietro con Casartigiani Puglia. Dal pubblico in sala sono state avanzate alcune domande, ai relatori, sul futuro e le prospettive dell’artigianato.
Singolare la testimonianza di Angelo Inglese, titolare dell’omonima azienda ginosina di abbigliamento, che ha presenziato al tavolo dei lavori. Ha raccontato, con una punta d’orgoglio, la storia della sua famiglia e della determinazione con cui si è fatto strada, in un’epoca in cui la maggior parte della società sembrerebbe sottovalutare la figura dell’artigiano. La sua vocazione gli ha sempre fatto credere che stesse percorrendo la strada giusta.