Bari – Ha incantato Gegè Telesforo con a sua simpatia e la capacità di coinvolgere tutti con l’arte dell’improvvisazione

Ha avuto inizio ieri sera presso il Castello Svevo di Bari la rassegna Aqua Vitae, ormai alla sua terza edizione. L’evento organizzato da Otium Records nell’ambito del cartellone estivo del Comune di Bari “Il valore dell’acqua”.

Aqua Vitae, con la direzione artistica di Franco Muciaccia, anche quest’anno ha proposto un cartellone di appuntamenti che si esaurisce in soli tre giorni con due concerti a sera. Per la prima serata il foggiano Gegè Telesforo accompagnato dalla sua band The Groovinators, che ha letteralmente incantato e coinvolto in performance interattive il pubblico dei presenti. Telesforo si è rivelato sul palco un personaggio dalle molteplici sfaccettature, in questo caso soprattutto nell’ambito dell’improvvisazione musicale. Il musicista ha proposto per l’occasione i brani tratti dal suo ultimo album “Love and other contradictions”.

Telesforo si è rivelato sul palcoscenico del Castello Svevo di Bari soprattutto come un musicista di grande talento che tra il serio e il faceto è riuscito a dare grande prova delle sue capacità vocali, riuscendo anche a divertire un pubblico composto prevalentemente da non addetti ai lavori.

La sua simpatia e la capacità di coinvolgere tutti con l’arte dell’improvvisazione sono state sicuramente le sue carte vincenti. Già noto al grande pubblico come cantante, percussionista, polistrumentista ma anche come giornalista e conduttore radiofonico e televisivo; ha dimostrato davvero di essere una figura professionale dai mille contorni e dalle altrettante sfumature, senza così smentire la grande capacità di talent scout di un altro poliedrico foggiano, il mitico Renzo Arbore.

Con Telesforo si sono esibiti musicisti di fama internazionale come, Mia Cooper (voce), Max Bottini (basso), Fabio Zeppetella (chitarra), Marcello Surace (batteria), Alfonso Deidda (tastiere e sax).

Il concerto del vocalist jazz pugliese è stato anticipato dall’esibizione della promettente band salernitana Levia Gravia, che ha saputo con il suo repertorio, miscelare abilmente il folklore alla classe della musica dei cantautori, con leggeri accenni al jazz. Il gruppo nato nel 2001 è risultato degno di numerosi riconoscimenti anche a livello nazionale.

I temi trattati nelle canzoni sono rivolti all’esaltazione e alla riflessione sulla quotidianità. Pienamente immersi nella contemporaneità musicale sfuggono al mercato da cassetta, ma si attestano presso un pubblico intelligente e amante della canzone d’autore.

La rassegna proseguirà venerdì 18, con il concerto della formazione di Gioia del Colle C.F.F. e il Nomade Venerabile, poi sarà di scena per la prima volta a Bari la formazione Petrol, band.

Sabato nell’ultima serata, 19 luglio, dopo la proiezione del documentario “Le storie cantate – Viaggio tra i cantastorie di Puglia” di Nicola Morisco e Daniele Trevisi, il concerto de Il Parto delle Nuvole Pesanti.

Maria Caravella