In data odierna, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha promulgato e inviato al BURP per la pubblicazione nuove leggi regionali in materia di agricoltura, zootecnia e ambiente.
La legge regionale n. 4/2024 introduce modifiche alle leggi regionali n. 42/2013 (“Disciplina dell’agriturismo”) e alla legge regionale 19/2011 (“Interventi di valorizzazione del comparto zootecnico”).
La legge regionale n. 5/2024 istituisce una Commissione d’indagine per accertare eventuali responsabilità amministrative nell’attività di contenimento della Xylella fastidiosa. La Commissione durerà in carica dodici mesi e non comporterà nuovi o maggiori oneri finanziari a carico del bilancio regionale. I lavori si concluderanno con la votazione di una relazione.
La legge regionale n. 6/2024 istituisce una Commissione tecnico-scientifica per adeguare e attuare la normativa in materia di valorizzazione e promozione dei prodotti agricoli e agroalimentari a chilometro zero e di vendita diretta dei prodotti agricoli, modificando la legge regionale n. 16/2018. La Commissione, presieduta dall’assessore regionale all’Agricoltura o da un suo delegato, sarà composta da personalità con riconosciute competenze in materia di ricerca nell’ambito dei progetti finanziati dall’Unione europea. L’istituzione del nuovo organo non comporterà nuovi o maggiori oneri finanziari a carico del bilancio regionale.
La legge regionale n. 7/2024 integra e modifica la legge regionale n. 8/2015 in materia di coltivazione, ricerca, raccolta, conservazione e commercializzazione dei tartufi freschi o conservati nel territorio della Regione Puglia. La nuova legge istituisce, tra l’altro, il registro regionale delle associazioni dei tartufai.
La legge regionale n. 8/2024 introduce disposizioni per la tutela e valorizzazione del legno pregiato d’ulivo derivante da espianti causati dalla Xylella. In particolare, la legge istituisce centri regionali di raccolta, stagionatura e prelavorazione del legno derivante dagli espianti, favorendo l’avviamento e l’attività di imprese artigianali che ne facciano uso quale materia prima. Per valorizzare i manufatti artigianali prodotti con il legno espiantato, è prevista, inoltre, l’istituzione dei contrassegni regionali “Albero d’ulivo secolare della Puglia” e “Albero d’ulivo monumentale della Puglia”. Prevista, inoltre, la creazione di spazi espositivi volti alla musealizzazione, all’esaltazione e conservazione della memoria storica espressa dagli ulivi secolari e monumentali di particolare pregio anagrafico ed estetico.
La legge regionale n. 9/2024 (“Interventi per la diffusione della conoscenza, promozione, valorizzazione e tutela dei prodotti di eccellenza regionali relativi ai consorzi di tutela pugliesi delle DOP e IGP”) stabilisce, mediante l’erogazione di contributi economici, il sostegno della Regione Puglia al funzionamento dei consorzi di tutela dei prodotti di eccellenza regionali, all’educazione alimentare e all’orientamento del consumo di questi prodotti e a progetti di ricerca finalizzati alla sperimentazione e allo sviluppo di percorsi enogastronomici con i prodotti di eccellenza pugliesi. Previsto, inoltre, il sostegno alla realizzazione di un museo delle tradizioni e del gusto e dei prodotti di eccellenza pugliesi e di percorsi formativi aventi a oggetto la produzione e la gestione dei prodotti regionali di eccellenza.
La legge regionale n. 10/2024 (“Orti di Puglia. Disposizioni in materia di orti urbani, collettivi, didattici e socio-terapeutici e modifiche in materia di governo e uso del territorio”) promuove la realizzazione di orti urbani, collettivi, didattici e socio-terapeutici per favorire l’educazione delle nuove generazioni ai temi della sostenibilità alimentare, della solidarietà, della promozione della biodiversità e del rispetto dell’ambiente, per promuovere la riscoperta dei valori delle produzioni locali, incoraggiare la riqualificazione di aree abbandonate, l’aggregazione sociale e lo sviluppo di piccole autosufficienze alimentari per le famiglie. La realizzazione degli Orti di Puglia sarà supportata dalla Regione Puglia attraverso appositi avvisi pubblici.