Il Multiculturita Summer Jazz Festival, organizzato dall’Associazione Multiculturita J.S. sotto la direzione di Michele Laricchia e con il supporto promozionale di Jazzitalia, si appresta a celebrare la sua settima edizione con un Programma variegato ed eclettico, che abbraccia le molteplici forme del Jazz. Sette esclusivi concerti che animeranno tre diversi centri dell’hinterland barese. Capurso, Valenzano e Casamassima, nell’arco temporale compreso tra Giugno e Luglio 2009.
Anche per questa settima edizione l’incipit della rassegna ha riguardato il jazz pugliese, offrendo per l’overture della rassegna, il recital di uno dei più virtuosi pianisti della scena musicale contemporanea: Livio Minafra. Definito il “nuovo talento nazionale”, così come decretato dal sondaggio indetto dalla storica rivista Musica Jazz. Minafra ha presentato con successo l’11 giugno scorso nel Chiostro della Basilica SS Maria del Pozzo a Capurso, il suo ultimo lavoro La Fiamma e il Cristallo.
Il 2 Luglio la rassegna si è spostata presso la splendida masseria fortificata seicentesca “Tenuta Virgilio” nei pressi di Valenzano (Ba), che ha dato ospitalità ad uno tra i gruppi jazzistici più versatili dello scenario musicale nazionale: I Quintorigo (Andrea Costa al violino, Gionata Costa al violoncello, Stefano Ricci al contrabbasso e valentino Bianchi al sax) con la partecipazione di Luisa Cottifogli.
A 30 anni esatti dalla scomparsa di Charles Mingus avvenuta nel 1979, quando il grande Jazzista afroamericano aveva solo 56 anni ed era all’apice del successo, i Quintorigo hanno riportano sul palcoscenico un grande omaggio al genio dell’impareggiabile compositore statunitense, con cui si sono aggiudicati il prestigioso titolo di “Miglior formazione del 2008” secondo il referendum annuale indetto dalla rivista Musica Jazz.
E’ stato un concerto raccontato, a cominciare dal ricordo condiviso con il pubblico del giornalista Ugo Sbisà, in antefatto all’ esibizione, riguardante il suo indimenticabile incontro con Mingus.
Un maxi schermo posto sullo sfondo, ha fatto rivivere al pubblico, con delle significative immagini in bianco e nero, i momenti più importanti della carriera di Charles Mingus e dell’America di quegli anni.
Una sorta di coinvolgente e poetico dialogo fra Quintorigo e Mingus, fra jazz e contaminazioni, fra musica vecchia e nuova, fra passato e presente, in cui è stato possibile leggere uno spaccato della società americana ante e dopoguerra, con riferimento alle tematiche razziali, politiche e di costume dell’epoca. Il concerto è stato vissuto in varie fasi, gli stacchi musicali sono stati affiancati ai momenti più importanti della vita dell’Artista, introdotti come fossero quadri inscindibili dalla voce di Luisa Cattifogli.
La musica di Mingus è stata vista come la cronaca dell’emarginazione come stato mentale e della lotta impari con l’avverso destino per emanciparsi. Nella sua musica si avverte irrinunciabile la sofferta “missione” di quest’artista nel caricare su di se tutte le ingiustizie e, attraverso essa redimere gli emarginati del mondo. La musica di Mingus, avulsa dal vento rivoluzionario socio-politico e culturale che flagellava allora l’America, si rivelerà con il passare degli anni, soprattutto dopo la sua morte, come l’unico esempio di evangelizzazione dal basso attraverso la musica jazz. Infatti già in Ellington, almeno a partire dalla grande stagione della suite (“Black Brown And Beige” su tutte) ci si era resi conto come il jazz, maturato proprio nelle mani dell’impareggiabile Duke, si proponesse quale veicolo culturale per tutte le istanze di protesta e di volontà di emancipazione del popolo nero d’America; una via senza ritorno come decreteranno Parker e Gillespie.
La rievocazione del grande genio del jazz fatta dai Quintorigo è risultata davvero emozionante, anche per i particolari meriti dell’estensione vocale e altamente melodica di Luisa Cattifogli.
A conclusione dell’evento una particolare performance di Livio Minafra che ha affiancato i Quintorigo con la fisarmonica, negli ultimi brani del concerto.
Che dire! I Quintorigo al termine della serata si sono sicuramente accreditati per l’ennesima volta il titolo di“Miglior formazione Jazz”
L’8 Luglio il Multiculturita Jazz Festival torna nuovamente a Capurso Chiostro della Basilica SS Maria del Pozzo con MULTICULTURITA JAZZ BAND.
Maria Caravella