NEI PRIMI MESI DEL 2025 L’AVVIO DEI LAVORI PER IL MICRONIDO DELLA MARINA
E LA FATTORIA SOCIALE CHIANCONE
Questa mattina l’assessore ai Controlli, Legalità, Trasparenza e Antimafia sociale Nicola Grasso, insieme al direttore Giuseppe Ceglie e ai funzionari della ripartizione Patrimonio e al responsabile dell’Agenzia per la lotta non repressiva alla criminalità organizzata Vitandrea Marzano, ha partecipato alla riunione di monitoraggio sul riuso dei beni confiscati, indetta dal commissario straordinario per il recupero e la rifunzionalizzazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata, prefetto Paola Spena.
Al commissario, per conto del Ministero dell’Interno, spetta il compito di assicurare la rapida realizzazione degli interventi di valorizzazione dei beni confiscati allo scopo di rafforzare l’inclusione, supportare la creazione di nuove opportunità di lavoro, aumentare i presidi di legalità del territorio e creare nuove strutture per l’ospitalità, la mediazione e l’integrazione.
L’incontro, cui hanno partecipato anche i rappresentanti delle amministrazioni di Casamassima, Triggiano e Sannicandro e che si è aperto con i saluti del prefetto di Bari Francesco Russo, è stato convocato per fare un punto sullo stato di avanzamento dei progetti di riconversione dei beni confiscati – precedentemente finanziati dal PNRR, ora a valere su fondi statali – nei diversi Comuni beneficiari.
Per la città di Bari si tratta dei progetti del Micronido della Marina, a San Giorgio, dell’importo di € 1.500.000, e della Fattoria sociale Chiancone, nell’agro di Ceglie del Campo, dell’importo di € 3.600.000.
Nel caso di San Giorgio, l’immobile oggetto di intervento è una villa in pessimo stato di conservazione che si sviluppa su tre superfici, con un’area esterna di circa 600 metri quadri. Il progetto di valorizzazione prevede la riconversione della villa in un micronido d’infanzia per bambini in età compresa tra i 3 e i 36 mesi, in un contesto attualmente privo di servizi per l’infanzia.
Nel secondo caso il complesso immobiliare individuato si trova nella periferia a ovest dell’abitato di Ceglie del Campo, in contrada Chiancone, una zona caratterizzata dalla presenza di cave, oggi in stato di abbandono. Il progetto di valorizzazione prevede di destinare tanto i manufatti esistenti quanto i terreni adiacenti ad alloggi sociali per soggetti in condizione di marginalità e ad attività di sostegno volte al loro inserimento lavorativo attraverso la realizzazione di un micro-birrificio artigianale con impianto di produzione, atelier didattici e servizi al pubblico e terreni da coltivare. Per entrambe le progettualità il Comune di Bari ha adottato la procedura di appalto integrato per cui sono attualmente in corso le conferenze dei servizi finalizzate all’acquisizione dei pareri previsti. Entro gennaio si concluderà la fase di progettazione e, a seguire, saranno avviati i cantieri, con previsione di fine lavori a luglio 2026.
“Siamo particolarmente lieti della disponibilità dimostrata dal Ministero dell’Interno nei confronti degli enti locali sui progetti di riuso dei beni confiscati – è il commento di Nicola Grasso – e di aver conosciuto il commissario Paola Spena. La riqualificazione di questi luoghi ha un valore simbolico e morale molto forte e la convergenza dei diversi livelli istituzionali della Repubblica su questi obiettivi è un dato determinante. Entrambi i beni, inoltre, sono localizzati in due periferie della città dove la presenza criminale è ancora significativa ed è dunque particolarmente sentito il bisogno di legalità e di giustizia sociale. Per questo è importante il dialogo tra la città di Bari, la Prefettura e il Commissario straordinario per i beni confiscati, che proseguirà fino all’affidamento in gestione degli immobili e che auspico possa proseguire per consolidare questa forma di leale collaborazione”.