Ieri, in Fiera del Levante, si è tenuta la terza edizione dell’Open Data Day, l’evento dedicato ai dati aperti della Pubblica Amministrazione. L’iniziativa è stata organizzata dall’Ufficio RTD, dalla Sezione Trasformazione Digitale e dalla Struttura di Comunicazione Istituzionale della Regione Puglia in collaborazione con la rete RTD delle Agenzie e delle Società in house della Regione Puglia. Dopo le prime due edizioni, dedicate alle opportunità connesse all’utilizzo e al riutilizzo dei dati per la creazione di servizi pubblici innovativi e al governo dei dati aperti per la valorizzazione del territorio, l’edizione di quest’anno ha come filo conduttore le comunità e l’utilizzo degli open data.
La mattina, aperta dai saluti dell’assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia Alessandro Delli Noci, è stata dedicata alla discussione sullo stato dell’arte dei progetti open data regionali. Durante il confronto, moderato da Morena Ragone (posizione organizzativa per il Supporto giuridico specialistico dell’Ufficio RTD della Regione Puglia), sono intervenuti Cosimo Elefante (responsabile della Transizione digitale della Regione Puglia), Vito Bavaro (dirigente della Sezione Trasformazione digitale della Regione Puglia), Massimo Bianco (dirigente della Sezione statistica della Regione Puglia) e Rocco De Franchi (dirigente della Struttura di Comunicazione Istituzionale della Regione Puglia). A seguire, i rappresentanti di IPRES (Angelo Grasso), ARTI Puglia (Sara La Bombarda), ARPA Puglia (Valerio Summo), ARET – PugliaPromozione (Bianca Bronzino), ASSET Puglia (Nicola Lombardi), Innova Puglia (Luca Cicinelli) e Puglia Sviluppo (Leonardo Di Molfetta) hanno discusso di “Dati aperti: i progetti della rete regionale”.
“Gli open data – ha esordito Alessandro Delli Noci – sono uno strumento di facilitazione e di dialogo con i cittadini. Attraverso i dati aperti, infatti, la Pubblica Amministrazione condivide la propria conoscenza e le informazioni sulla propria attività con la cittadinanza. Questo processo può diventare un’opportunità solo se siamo in grado di trasformare la conoscenza condivisa in qualcosa che sia capace di generare vantaggi per tutti. A questo proposito, voglio sottolineare che i dati non servono solo alla comunità, ma anche e soprattutto a chi amministra per prendere decisioni migliori e fare scelte più consapevoli. Attraverso il buon uso di dati sempre più aperti, potremo governare meglio e, se saremo bravi, potremo smettere di inseguire il futuro, provando persino ad anticiparlo”.
Morena Ragone ha sottolineato che “la Regione Puglia si occupa di dati aperti da tanti anni. Quello che vogliamo fare adesso è investire sempre di più sull’apertura del patrimonio informativo pubblico. Attraverso questo incontro, nel quale ascoltiamo e coinvolgiamo voci di protagonisti anche lontani, vogliamo ribadire il ruolo delle persone e delle comunità, specificando che, davvero, il futuro degli open data siamo noi”.
“Gli Open Data Days – ha aggiunto Vito Bavaro, dirigente della Sezione Trasformazione digitale della Regione Puglia – sono l’occasione per raccontare tutto quello che la Regione Puglia sta facendo per aprire sempre di più il suo patrimonio pubblico di dati. Noi crediamo fortemente in una data driven economy e vogliamo aiutare enti locali e imprese a utilizzare i dati per creare valore, benessere sociale, opportunità di lavoro e di crescita”.
Cosimo Elefante, responsabile della Transizione digitale della Regione Puglia, ha rimarcato che “in questi anni, la rete regionale di attori coinvolti nella transizione digitale ha fatto tanto in tema di open data. In questi mesi, stiamo lavorando sulla possibilità di aprire i dati in maniera sempre più automatica, anche attraverso la realizzazione di un DSS regionale in grado di raccogliere i dati presenti nelle nostre banche informative, validarli, verificarne la qualità e renderli disponibili in open data per il territorio”.
Massimo Bianco, dirigente della Sezione statistica della Regione Puglia, ha ricordato che “l’Amministrazione regionale ha avviato negli ultimi anni una intensa attività di produzione e divulgazione di open data. Il dato è fondamentale per cogliere le reali necessità della collettività e, di conseguenza, per deliberare, programmare, definire e valutare le politiche pubbliche, anche ai fini del rispetto degli indicatori di sostenibilità indicati nell’Agenda 2030, verso la quale la Regione Puglia è fortemente impegnata”.
In conclusione, il dirigente regionale della Struttura di Comunicazione Istituzionale Rocco De Franchi ha sottolineato “il grande lavoro svolto dagli uffici di diversi Dipartimenti, Strutture e Agenzie in materia di dati aperti. Gli open data forniscono un supporto decisivo all’azione del decisore politico e amministrativo. La Regione Puglia lo ha compreso molto bene, diventando una regione leader anche in questo settore”.
Le Agenzie e le società in house della Regione Puglia hanno un ruolo determinante nella creazione e nella diffusione del patrimonio pubblico di dati regionali a disposizione di enti, cittadini e imprese.
“Gliopen data – ha sottolineato Angelo Grasso (IPRES) – sono già presenti nella gran parte delle attività di ricerca dell’Istituto e lo saranno sempre di più perché la condivisione di conoscenza è il principale fattore del suo sviluppo”.
Sara La Bombarda (ARTI) ha segnalato che “l’ufficio RTD di ARTI sta portando avanti un progetto per misurare l’impatto diretto e indiretto degli interventi di transizione digitale sulle dimensioni ESG della sostenibilità, vale a dire sugli aspetti di ambientali, sociali e di governance”.
Valerio Summo (ARPA) ha dichiarato che “l’ARPA ha intrapreso un processo che porterà all’apertura di dati ambientali e territoriali che potranno essere utili alle Amministrazioni, ma anche alle imprese, ai chi fa ricerca e alla cittadinanza”.
Per Bianca Bronzino (ARET – PugliaPromozione), “la produzione e l’utilizzo di dati aperti può generare grandi benefici per l’ecosistema del turismo, specialmente all’interno di un approccio collaborativo tra i diversi Dipartimenti che possono concorrere alla promozione del territorio”
Nicola Lombardi (ASSET) ha riconosciuto “l’essenzialità di dati pubblici e trasparenti per la progettazione e la gestione ottimale della mobilità a tutti i livelli. Un tema cruciale per il futuro è la interoperabilità dei dati di diverse regioni”.
Per Luca Cicinelli (Innova Puglia) “la grande sfida che ci attende in futuro è la rimozione delle criticità che rallentano produzione e la diffusione di dati aperti in forma automatica. Il lavoro da fare, oltre che normativo, interessa i sistemi informativi”.
Infine, Leonardo Di Molfetta (Puglia Sviluppo) ha ricordato “l’attenzione di Puglia Sviluppo nella costante pubblicazione di dataset relativi a tutte le misure di agevolazione economica realizzate. Non si tratta di un mero adempimento normativo: l’obiettivo è mettere il cittadino in condizione di conoscere in ogni momento l’attività amministrativa”.
Nel corso della giornata sono intervenuti in collegamento gli esponenti di alcune tra le maggiori community nazionali che si occupano di dati aperti. Il pomeriggio è stato dedicato alla presentazione dei progetti dei vincitori dell’hackathon del progetto regionale OpenTusk e a tavoli tematici di lavoro su Sistemi di Intelligenza Artificiale, su Ambiente, turismo e Maas mobility e su Energia e sostenibilità, presieduti e animati da esperti sul tema.