Sabato 25 febbraio, alle ore 17.00, nella Pinacoteca metropolitana “C. Giaquinto” sarà inaugurata la mostra“Parole Nomadi” dell’artista barese Agnese Purgatorio,promossa dalla Città metropolitana di Bari. L’esposizione arriva nel museo metropolitano dopo aver fatto tappa in prestigiose istituzioni nazionali e internazionali.
L’iniziativa è stata presentata da Francesca Pietroforte, consigliera metropolitana delegata ai Beni culturali, dall’artista Agnese Purgatorio, da Micaela Paparella, consigliera comunale di Bari delegata alle politiche di valorizzazione del patrimonio storico, artistico ed architettonico e da Francesco Lombardo, dirigente del Servizio Beni culturali e ICO della Città metropolitana di Bari.
In questa esposizione Agnese Purgatorio, con un linguaggio assolutamente contemporaneo, attraverso l’uso della fotografia, dei collage digitali, della video art e di performance, racconta con delicatezza temi attuali ed estremamente controversi, come il ruolo delle donne nella società, la marginalità degli ultimi, i conflitti sociali, i migranti e le guerre. Le sue immagini riportano a luoghi senza tempo, sospese tra parola e forma e, spaziando tra media e linguaggi eterogenei, diventano scenari poetici di storie umane. Il suo lavoro riflette sulla memoria e la ricostruzione di narrazioni personali e collettive, sia con la messa in scena, sia con materiale d’archivio su cui interviene.
La Pinacoteca metropolitana ospita 22 opere dell’artista che si inseriscono all’interno della collezione permanente del museo tra sculture, pitture ad olio e affreschi in un sapiente dialogo tra forma e materia nel nome del linguaggio universale dell’arte.
“Agnese Purgatorio pone dinanzi ai nostri occhi i drammi della contemporaneità, dalle migrazioni ai diritti calpestati delle minoranze – ha affermato Francesca Pietroforte -. Immagini cariche di tensione emotiva che si pongono in stretto rapporto con alcune delle opere esposte in Pinacoteca. Non è un caso che l’esposizione si collochi nella sala in cui sono ospitate le opere di un’altra personalità multiforme come quella di Franca Maranò in un quadro organico e coerente”.
“Le mie opere sono costruite “a strati” grazie all’ausilio della tecnica del collage digitale. Dietro c’è un lavoro su archivi, manoscritti, immagini storiche – ha spiegato Agnese Purgatorio -. Sono opere che nascono dall’idea di ricostruire l’immagine dell’uomo, per nulla umanitario; spiazzano, decostruiscono, travalicano il senso dell’ovvio. Azioni che vanno oltre la storia in un’atmosfera quasi surreale.
“Con la sua sensibilità, la sua ricerca rigorosa e il suo impegno sociale, Agnese Purgatorio da anni porta avanti un’indagine che, attraverso le sue opere, scava nelle profondità della memoria individuale e collettiva. Racconta con delicatezza drammi come il primo genocidio del popolo armeno, le donne di Teheran private di ogni diritto fondamentale e le donne di Kabul dai corpi negati, e poi le popolazioni in fuga, come le migliaia di albanesi approdati a Bari a bordo della Vlora – ha concluso Micaela Paparella.
La mostra “Parole Nomadi” resterà aperta fino al 14 maggio 2023.
Info: Bari, Pinacoteca Metropolitana “Corrado Giaquinto”
Via Spalato n.19
Lungomare Nazario Sauro n. 27 (IV piano)
70121 Bari – infotel: 080 5412420
Orari di apertura: dal martedì al sabato
Ore 9:00 – 19:00 (ultimo ingresso 18:30)
Domenica 09:00 – 13:00 (ultimo ingresso 12:30)
Lunedì e festività chiuso