Bari – PIU’ SICUREZZA PER I SANITARI CON LE LINEE GUIDA HOSPITALITY

Il compianto Dr. Vito Procacci ci ha insegnato l’accoglienza negli ospedali

Bari, 14 settembre2024 – La Puglia è la prima regione in cui sono vigenti le linee guida per l’accoglienza nelle strutture sanitarie. Si tratta del progetto Hospitality, redatto dalle Agenzie regionali ASSET e ARESS, approvato dalla Giunta regionale e condiviso da tutte le ASL pugliesi. Il progetto fornisce le linee guida, per garantire l’identità visiva e ambientale degli spazi destinati alla sanità, mediante segnaletica, colorie arredi che caratterizzano ormai da alcuni anni tutta la comunicazione regionale per la Sanità sotto l’egida di Pugliasalute.Gli indirizzi progettuali sono stati formulati da un gruppo di lavoro di medici, psicologi, architetti e ingegneri, tra cui il compianto Dr. Vito Procacci, primario del dipartimento di emergenza del Policlinico di Bari–sede del primo progetto pilota Hospitality – che ha dato una spinta fondamentale evidenziando che l’aggressività si riduce eliminando barriere e vetri blindati, favorendo il dialogo, fornendo informazioni e migliorando l’accoglienza ed il confort dei luoghi di accesso alle strutture sanitarie. Ricordiamo il suo importante contributo professionale e il nostro sconforto per la sua prematura scomparsa.
Il progetto Hospitality prevede di migliorare il confort ambientale e la fruibilità degli spazi destinati all’accoglienza nelle strutture sanitarie ma, oltre agli aspetti ambientali e visivi,le linee guida prevedono anche l’organizzazione del personale sanitario per migliorare l’accoglienza e limitare le situazioni di conflitto mediante un’adeguata informazione e la previsione di figure di mediazione e cura dei rapporti con i pazienti e gli utenti.

Dall’accettazione alla presa in carico dei pazienti è necessario che l’ospedale sia percepito come un luogo accogliente e organizzato, alimentando quell’indispensabile rapporto di fiducia per ‘affidarsi alla cura’ in momenti delicati della vita o semplicemente in una situazione di criticità fisica temporanea. Dietro tutto ciò, deve esserci un modello di governance – previsto nelle Linee guida – comune e identitario per tutte le strutture pugliesi, un modello integrato che porti benefici a tutti. Pazienti e familiari devono percepire un’adeguata qualità nell’accesso e permanenza nella struttura in modo da rispettare e tutelare il lavoro degli operatori sanitari. Le strutture sanitarie devono valorizzare e umanizzare gli spazi di accoglienza in modo da mitigare la conflittualità, incrementare la produttività e qualificare la reputazione di quell’ospedale e dell’intero sistema sanitario. Il personale deve affinare la formazione – già strutturata nel progetto – in tema di accoglienza, gestire in modo più efficiente il flusso degli accessi e ridurre lo stress occupazionale.

Negli ultimi anni la Regione Puglia ha compiuto notevoli progressi migliorando molte strutture sanitarie, rinnovando reparti ospedalieri e riqualificando gli ospedali maggiori, adeguando gli strumenti sanitari con l’acquisto di tecnologie innovative e di macchinari più moderni ed efficaci. Sono notevolmente aumentati i “livelli essenziali di assistenza” (parametri di riferimento del Ministero della Sanità) facendo avanzare la Puglia di molte posizioni rispetto alla graduatoria nazionale tra le regioni. Bisogna proseguire operando anche sull’accoglienza ‘immateriale’ attraverso protocolli operativi e team di accoglienza ovvero sulla gestione delle risorse umane, sulla formazione e sul coordinamento dei servizi e del personale. Occorrono maggiori risorse ma occorre anche la collaborazione dei cittadini e un salto di qualità culturale che deve percepire la Salute come un bene collettivo e gli operatori sanitari come i tutori del bene comune che bisogna rispettare e proteggere.

Elio Sannicandro
Direttore ASSET Puglia