Medicina legale odontoiatrica, responsabilità professionale, prevenzione ma anche turismo dentale, formazione, legge Gelli-Bianco. Sono stati questi i temi al centro della prima giornata del convegno di Dentalevante, giunta alla sua XXIX edizione in corso al Nicolaus Hotel di Bari. I recenti fatti di cronaca, la 22enne siciliana morta dopo un intervento di rinoplastica a Roma e il paziente pugliese che dopo un intervento in Albania ha rischiato seriamente la vita, restando due mesi in coma e tuttora ricoverato sono stati subito richiamati dal senatore barese Filippo Melchiorre. Il vice presidente della Commissione Finanze e Tesoro, nonché componente della commissione Antimafia ha parlato della necessità di mettere su un sistema di garanzia per i medici odontoiatri assicurando pari opportunità con i professionisti che operano dall’altra sponda dell’Adriatico. Inoltre è necessario, ha detto, porre al centro il paziente e non il denaro, tutelando innanzitutto la salute dei cittadini.
Il vice ministro alla Giustizia, Francesco Paolo Sisto, ha evidenziato le criticità della legge Gelli-Bianco, poco chiara, con linee guida astratte e insufficienti per offrire all’odontoiatra punti di riferimento certi entro cui operare. Comunque più il medico odontoiatra è adempiente, maggiore è il beneficio per il paziente e per il professionista minore è il rischio di errore. La normativa di riferimento comunque introducendo l’istituto della mediazione, su cui si è soffermata Gabriella Ceretti, presidente della Società italiana di odontoiatria forense, ha comunque alleggerito il contenzioso, se pure, come ha riferito il presidente dell’Ordine degli avvocati di Bari Salvatore D’Aluiso, nel nostro territorio si tratta di un contenzioso molto contenuto. Fondamentale comunque il ruolo della formazione come hanno sottolineato sia il professor Francesco Introna, direttore della scuola di specializzazione in Medicina legale dell’Università di Bari che la professoressa Wilma Pinchi, direttore della scuola di specializzazione in Medicina legale dell’Università di Firenze.
Il presidente di Andi Bari-Bat, Fabio De Pascalis, organizzatore del convegno, ha sottolineato come la responsabilità professionale sia legata anche al fenomeno del turismo dentale, nel senso che il rischio di chi ricorre alle cure a basso costo in Albania, Croazia, propagandate in particolare sui social, non solo riguarda la vita del paziente, ma in caso di danno più o meno grave, difficilmente il paziente potrà essere risarcito. Domani al centro dei lavori la medicina estetica in odontoiatria, tema quanto mai attuale da quando gli odontoiatri possono operare sul volto intero e anche qui con tutti i rischi e le responsabilità che comportano.