COMUNICATO STAMPA
Premiate all’Istituto Tumori di Bari le farmacie che hanno promosso il Progetto RISP
Tre utenti hanno scoperto grazie ai controlli iniziati in farmacia di essere affetti da un tumore al polmone. Sono stati tempestivamente curati e oggi sono guariti.
Tra le centinaia di farmacie pugliesi che hanno partecipato al Progetto RISP, cinque sono state premiate questa mattina nel corso di un evento organizzato dall’Istituto Tumori di Bari nella sala convegni Massimo Tommasino dell’Istituto. I farmacisti premiati si sono distinti per aver aderito e favorito, con la propria azione, al “reclutamento” del maggior numero di utenti da sottoporre al programma di prevenzione previsto dalla RISP (Rete Italiana di Screening Polmonare).
Tre utenti hanno scoperto di essere affetti da un tumore al polmone, grazie ad uno dei controlli iniziati in farmacia, tra gli oltre 700 utenti che si sono sottoposti, fino ad oggi, alla diagnosi precoce delle malattie del polmone. I tre pazienti sono stati tempestivamente curati grazie ad una diagnosi precoce e sono guariti dalla malattia. Essi rappresentano solo una parte dei casi citati (sono stati riscontrati anche un tumore alla mammella, un linfoma, un tumore alla laringe e numerose calcificazioni coronariche) nelle esperienze presentate alla stampa e alla comunità scientifica questa mattina dall’Istituto Tumori di Bari che ha illustrato i numeri di una campagna destinata a contribuire al cambiamento delle logiche della prevenzione delle malattie nel sistema sanitario. La Puglia, infatti, grazie all’intesa tra la Consulta degli Ordini dei Farmacisti di Puglia, Federfarma e l’Istituto Tumori di Bari si è distinta rispetto al resto d’Italia per i risultati generati da un modello che ha visto centrale il ruolo della farmacia, in questo caso anello di congiunzione tra gli utenti e l’Istituto Tumori di Bari.
Anche in questa occasione è emersa, dunque, la centralità del ruolo delle farmacie nei modelli di prevenzione e diagnosi precoce, grazie alla composizione di una rete di professionalità capaci, ognuna per le sue competenze, di accompagnare i pazienti in un percorso utile a migliorare la qualità della vita delle persone e generare risparmi notevoli per il sistema sanitario.
Più di 700 TAC eseguite nella nostra regione, nell’ambito del Progetto, che hanno permesso di fare diagnosi precoce di tumori (10% dei casi), enfisemi (20% dei casi), patologie cardiache (18% dei casi). Sono i numeri tutti pugliesi del programma nazionale Risp, la Rete italiana di screening polmonare, a cui l’Istituto Tumori di Bari ha aderito insieme ad altri 17 centri in tutt’Italia: fumatori ed ex fumatori, di età compresa fra i 55 e i 75 anni, con un consumo medio di 20 sigarette al giorno sono stati sottoposti, gratuitamente, a tac spirali a basse dosi.
«I risultati significativi ottenuti in questa prima fase del Progetto RISP – le parole di Luigi D’Ambrosio Lettieri, presidente della Consulta degli Ordini dei Farmacisti di Puglia – dimostrano che, quando si parla di prevenzione, non c’è spazio per i solisti ed è fondamentale sviluppare sinergie multidisciplinari e interprofessionali. Ognuno deve mettere in campo le proprie competenze, le proprie risorse per dare risposte concrete ed efficaci ai pazienti. In questo senso i farmacisti e le farmacie hanno confermato la rilevanza di ruolo e funzioni».
«Le farmacie, che in questo progetto hanno dato il proprio contributo gratuitamente, confermandosi primo punto di contatto con i pazienti: un contatto umano, sempre aperto, sempre disponibile. I risultati raggiunti fanno chiaramente il valore espresso dalle farmacie nel sistema sanitario e che, oggi più che mai, hanno ancora un importante potenziale da esprimere», la dichiarazione di Vito Novielli, presidente di Federfarma Puglia.
Da ottobre 2022 ad oggi, più di 1400 pazienti si sono iscritti al programma e sono state eseguite già 767 TAC. Nel 94% dei casi, sono stati riscontrati danni di diversa natura e gravità: tumori, patologie cardiache e polmonari, noduli e micronoduli da monitorare. «I risultati raggiunti – commenta il direttore generale dell’Istituto Tumori di Bari, Alessandro Delle Donne – indicano una strada molto chiara: continuare a fare screening ed inserire lo screening polmonare nei LEA, i livelli essenziali di assistenza. Questo Istituto farà la sua parte, continuando a finanziare il programma RISP, per consentire ai pazienti che si sono iscritti al programma di avere una risposta alla propria domanda di salute. Finora, attraverso la diagnosi precoce abbiamo offerto concrete chance di cura ai pazienti, abbiamo migliorato la loro qualità di vita, abbiamo ottimizzato l’impegno delle risorse pubbliche, evitando le cure costose, i ricoveri, gli interventi chirurgici necessari quando il tumore non è diagnosticato in tempo. In più, grazie al centro antifumo, abbiamo aiutato più di 100 persone a smettere di fumare».
«Solo attraverso la prevenzione per tutti – così il presidente del Consiglio di Indirizzo e Verifica dell’Istituto Tumori di Bari, Gero Grassi – si può dare concretezza al diritto alla salute, costituzionalmente sancito. Per questo, dobbiamo promuovere e continuare a sostenere finanziariamente i programmi di screening polmonare».
«Siamo fieri del risultato ottenuto – afferma Domenico Galetta, responsabile dell’unità operativa di oncologia medica toracica dell’Istituto Tumori di Bari – perché abbiamo raddoppiato l’obiettivo iniziale, l’arruolamento di 500 pazienti, e siamo terzi, in tutt’Italia, per numero di TAC eseguite. Tutto ciò è stato possibile grazie al supporto della Consulta degli Ordini dei Farmacisti di Puglia e di Federfarma Puglia e alla sponsorizzazione non condizionante di Astrazeneca». Più di 100 pazienti si sono iscritti al programma direttamente nelle farmacie territoriali.
Al termine della manifestazione sono state premiate le farmacie che si sono maggiormente distinte nell’arruolamento dei pazienti.