Bari provincia più virtuosa della Puglia con oltre la metà degli autobus Euro 5 e 6, le classi più recenti e meno inquinanti

Il capoluogo, inoltre, è primo in Regione anche per gli autocarri Euro 5-6 e presenta valori sopra la media regionale per mezzi alimentati a metano

Le immatricolazioni registrano segno positivo solo per il trasporto persone (+ 22,4%)

Luglio 2023 Continental ha realizzato anche quest’anno l’Osservatorio sui macro-trend del mercato dei veicoli pesanti per il trasporto di merci e persone, giunto alla sua terza edizione. Lo studio fotografa lo stato del settore in Italia e in Puglia nel 2022, dopo un 2021 caratterizzato da una significativa ripresa dalla crisi causata dal Covid-19, e prova a tracciare la direzione verso la quale questo comparto si sta dirigendo, attraverso l’analisi dei dati sulle immatricolazioni, i tipi di alimentazione, l’anzianità e la categoria euro[1].

Da questa analisi emerge che la Provincia di Bari ha il parco circolante più giovane e meno inquinante della regione.

Immatricolazioni: Bari segna un incremento positivo solo nel segmento autobus; trasporto merci in calo

Le immatricolazioni dei mezzi pesanti per il trasporto merci nel 2022 in Italia hanno registrato un calo del 6,4% rispetto al 2021, con solo 21.524 nuovi mezzi.

Anche la Puglia è in ribasso e registra un calo del 16,4%, immatricolando 812 mezzi, ben 159 in meno rispetto al 2021. Sulla scia dell’andamento regionale, anche la Provincia di Bari è in discesa con un calo del 14,8%, 70 unità in meno.

Anche il settore nazionale del trasporto persone mostra segnali di decrescita (-10,5%), con 3.728 mezzi immatricolati nel 2022 a fronte dei 4.166 del 2021.

In Puglia i nuovi immatricolati corrispondono esattamente a quelli del 2021 (251 nuove unità): il valore resta, dunque, nullo. In controtendenza, il territorio barese registra una crescita del 22,4% con 120 nuove immatricolazioni.

Alimentazione: Bari, valori sopra alla media regionale per mezzi a metano

Per quanto concerne l’alimentazione, la situazione nazionale del parco circolante nel 2022 per il settore trasporto merci rimane pressoché invariata rispetto all’anno precedente. Il gasolio continua ad essere predominante (90,8%) seguito da benzina e metano (rispettivamente al 4,6% e 2,2%). Si nota una crescita, seppur timida, dell’alimentazione combinata benzina e gas liquido, che segna un lievissimo aumento (1,4% rispetto a 1,3%), così come elettrici e ibridi (rispettivamente allo 0,3% e 0,8%).


In Puglia l’elettrico resta stabile allo 0,1%, mentre l’ibrido aumenta e raggiunge un timido 0,4%. La percentuale di autocarri alimentati a gasolio rimane preponderante (93,4% del parco).

Nella Provincia di Bari l’elettrico è allo 0,2% e gli ibridi allo 0,4%.Con il 2,7%, la quota di mezzi a benzina è sotto la media regionale (3%), mentre con il 3,3% quella del metano è al di sopra (2%).

Anche il panorama relativo all’alimentazione del parco autobus è stabile rispetto al 2021, sebbene con qualche piccolo segnale di miglioramento: la maggior parte dei mezzi in circolazione rimane a gasolio (92,7% rispetto al 93,3% del 2021), mentre le quote di elettrico e ibrido registrano una leggera crescita e riescono a raggiungere l’1,2% (rispettivamente 0,8% e 0,4%).

Per le fonti alternative, in Puglia l’elettrico non varia rispetto all’anno precedente (0,5%), mentre l’ibrido tocca lo 0,1%. Il gasolio raggiunge il 94, 5% e il metano sale al 4,3% (nel 2021 si registrava il 3,6%). Nel territorio barese, l’elettrico tocca lo 0,3%; grandi assenti gli ibridi. Ilresto delparco circolante è prevalentemente composto da mezzi a gasolio (92,8%) e per il 6,3% a metano, valore più alto dell’intera regione.

Categoria Euro: Bari, prima in regione per percentuale di mezzi poco inquinanti

Nel comparto del trasporto merci nel 2022 prevalgono a livello nazionale gli Euro 5 ed Euro 6 che, insieme, raggiungono il 37,5% del totale. Una percentuale elevata che supera le categorie più vecchie, dalla 0 alla 2, che coprono il 30,7% del parco. Ciò nonostante, è da notare quanto sia ancora diffusa la classe Euro 0 che, da sola, arriva al 14,5%.

In controtendenza, in Puglia le classi più inquinanti, fino all’Euro 2, sebbene calino leggermente, hanno ancora valori alti (38,5% contro il 40,1% del 2021). Le classi ambientali più giovani, viceversa,salgono di quasi due punti percentuali e mezzoe toccano il 25,8%. In regione quasi un mezzo su cinque è Euro 0.

La Provincia del capoluogo registra la più bassa percentuale di Euro 0 in regione (15,8%) e della categoria Euro 0 – 2 (quasi al 32%). Anche perle classi meno inquinanti (Euro 5-6), Bari raggiungeil tasso migliore e supera il 33%.

In Italia, la percentuale di autobus appartenenti alle categorie Euro 5 ed Euro 6 rappresenta quasi la metà del parco, raggiungendo il 48%. Anche in questo caso, stupisce negativamente la quota degli autobus di categoria Euro 0 ancora in circolazione, che copre l’11,4% del parco.

In Puglia il 31,4% del parco circolante appartiene alle categorie Euro 0,1 e 2, ma la percentuale è superata dagli Euro 5 ed Euro 6 cheaumentano e sfiorano il 40%.

Con solo il 7,9%, il territorio barese registra la percentuale più bassa di Euro 0, così come per le classi Euro 0 – 2, solo al 21,6%. In linea con il trend positivo, a Bari i valori relativi alle classi Euro 5 e 6 coprono più della metà del parco circolante con il 51,4%.

Anzianità: a Bari quasi il 30% degli autocarri non supera i 10 anni

Nell’analisi per fasce di anzianità, il parco circolante di autocarri per il trasporto merci nel 2022 in Italia risulta decisamente agée, caratterizzato da una preponderanza di mezzi tra i 20 e i 30 anni (18,6%), seguita dalla fascia 15-20 anni che segna il 16,7%. In crescita la categoria “oltre i 30 anni” che rappresenta il 15,6%, valore in aumento rispetto al 2021. I veicoli “da 0 a 10 anni” arrivano complessivamente al 33,9%, anche se risulta ancora basso il dato relativo agli autocarri nuovi, da 0 a 1 anno (3,6% del parco circolante).

In linea con la tendenza nazionale, in Puglia la fascia d’età più diffusa sale e nel 2022 è rappresentata dai mezzi tra i 20 e i 30 anni (21,3%). Le percentuali per le categorie più giovani sono piuttosto esigue, solo il 22,7% dei mezzi ha massimo 10 anni, mentre ben il 41,6% ha un’età superiore ai 20 anni.

La Provincia del capoluogo di regione registra la più alta concentrazione di autocarri con massimo 10 anni (29,6%) e la percentuale più bassa di mezzi pesanti con più di 20 anni (35,3%).

La fotografia nazionale si ripropone sostanzialmente molto simile anche nel segmento del trasporto persone, dove la fascia di anzianità tra 0 e 5 anni rappresenta un quinto del totale (20,8%). Una quota leggermente in crescita rispetto all’anno precedente, ma ancora ampiamente superata dalla percentuale di mezzi vecchi di oltre 20 anni, che nel 2022 raggiunge il 27,6% (nel 2021 era a 26,9%). In linea con la tendenza nazionale, in Puglia un quinto degli autobus appartiene alla fascia 0 – 5 anni, ma il valore dei mezzi con oltre 20 anni supera il 34%, dato ben sopra alla media nazionale. Nella Provincia di Bari un autobus su quattro ha al massimo 5 anni e il valore si ripropone anche per i veicoli con età superiore ai 20 anni. Bari così si aggiudica il primato regionaleper mezzi giovani.


[1] Fonte: Elaborazione Econometrica su dati ACI