Seconda tappa del tour ‘Metamorfosi 2009’ del cantante pugliese Raf, ieri sera al TeatroTeam di Bari, dove ha registrato il tutto esaurito.
Raffaele Riefoli, ovvero Raf, ritorna dopo due anni dal suo ultimo lavoro “Passegeri distratti”, anticipato con l’uscita del singolo “Ossigeno” che già dalla fine dell’estate scorsa lo si è potuto ascoltare più volte in radio.
Cantante schivo alla performance televisiva, dove veramente lo si vede di raro, ma grazie alla sua bravura riesce sempre a fare colpo.
Ogni suo lavoro è sempre contrassegnato da un successo, questo a dimostrazione che il pubblico non si lascia manipolare dai media che sono spesso causa di un successo “meritato o meno” di un cantante grazie alla sua sovraesposizione, ma se un musicista è bravo il pubblico lo sa riconoscere e lo premia.
Non a caso ogni sua partecipazione a Sanremo sia come autore (Si può dare di più) che come cantante (Cosa resterà degli anni 80) è stato sempre premiato, lo stesso dicasi per il Festivalbar (Ti pretendo – Il battito animale).
Lo spettacolo di ieri sera “Metamorfosi” è stato un risultato positivo, piacevole sia da vedere che da ascoltare.
Sul palco cinque grandi ‘bozzoli’ che hanno celato per le due prime canzoni in repertorio, i musicisti, mentre scorrevano delle luci che potevano a volte sembrare lucciole che danzavano nella notte e a volte stelle di un firmamento.
Bello l’effetto dicotomico dei musicisti che si riflettevano su questi ‘bozzoli’.
Raf da il via al concerto con un brano del 2001 ‘Iperbole’ e questo fa già capire che il concerto sarà un piacevole andare anche a ritroso nel tempo per riascoltare il lavoro di circa venti anni di carriera.
La ‘Metamorfosi’ che Raf presenta non è trasformazione musicale, ma fa riferimento alla vita che ci circonda sia quello dell’ambiente che della vita politica.
A rimarcare questo sono stati gli unici suoi due interventi uno riguardante l’effetto serra, e fa rilevare che: “già nell’89 nel brano “Cosa resterà” cantavo del problema climatico e ad oggi al di la delle teorie nessun rimedio si sta attuando”.
Parla della mancanza di comunicazione, che al giorno d’oggi dovrebbe essere più semplice, grazie ad internet, ma “vedo che aumentano le incomprensioni, i divorzi ed è sempre più difficile avere rapporti con altre persone che hanno culture differenti dalla nostra”, parla della mancanza di ideali, grazie ad una classe politica che ce ne priva ma “finché c’è la musica avremo speranza nelle emozioni delle canzoni”.
Il concerto è stato sapientemente miscelato da un groove che dal melodico, passa al rock e al pop con disinvoltura e vivacità.
21 canzone presentate e un medley di 7 brani dove tutti i musicisti seduti in semicerchio hanno suonato e cantato per ripercorre la vita artistica del cantante.
Non sono mancati un bis ed anche un tris.
Ed il pubblico è andato via con la consapevolezza che “ogni giorno è il giorno migliore …”
Nel tour Raf (voce e chitarra) è stato accompagnato da Simone Papi (piano e tastiere), Diego Corradin (batteria), Cesare Chiodo (basso) e da Adriano Viterbini (chitarra).
Anna De Marzo
photo Egidio Magnani