“La capacità assunzionale della Regione Puglia per l’anno 2024 consentirà l’assunzione di 152 unità di personale, prevalentemente attraverso lo scorrimento delle graduatorie vigenti. Analogamente, si procederà con l’assunzione di ulteriori 41 unità nel 2025 e 42 nel 2026”.
Così l’assessore al Personale, Gianni Stea, commenta l’approvazione oggi da parte della Giunta del Piano Integrato di Attività e Organizzazione (c.d. PIAO) per il triennio 2024-2026, quale documento unitario di programmazione e governance dell’amministrazione regionale.
“Continua quindi il lavoro per l’assunzione di nuove figure professionali necessarie a rinnovare e modernizzare la macchina amministrativa anche in ambiti complessi. Forti dei numeri siamo tutti orgogliosi di aver contribuito a ridare speranze a tanti giovani in cerca di un’occupazione di valore a tempo indeterminato”.
I numeri appunto sono quelli contenuti nella “Sottosezione di programmazione – Piano triennale dei fabbisogni di personale”, all’interno della quale viene definita la dotazione organica della Regione Puglia, nonché la programmazione annuale e triennale del fabbisogno di personale dell’Ente e relativi Piani assunzionali per il periodo 2024/2026. I Piani assunzionali del triennio di riferimento seguono l’attuazione di quelli dei periodi precedenti che hanno consentito, nell’ultimo biennio trascorso, l’assunzione di oltre 800 unità di personale conseguenti allo svolgimento di ben 55 procedure concorsuali (27 per l’Area dei Funzionari, 25 per l’Area degli Istruttori, 3 per l’Area degli Operatori). Oltre all’assunzione di n. 721 unità, vincitori di concorso nei vari profili professionali, si sta procedendo all’immissione in ruolo di ulteriori circa 300 unità mediante ricorso agli idonei delle varie graduatorie sin qui approvate.
Stea sottolinea “che gran parte delle assunzioni è già stata prevista dai Piani assunzionali fino al 2023 compreso, considerato il copioso ricorso alla “quota 100” che ha, di fatto, favorito il pensionamento di numerose centinaia di dipendenti. Pertanto, dal 2024 ed annualità seguenti le cessazioni per pensionamento si ridurranno drasticamente. Inoltre, a fronte della dotazione organica della Regione, pari a 3824 unità di personale, quello in servizio effettivo è di 2.259 unità, conseguentemente, il costo del lavoro, nell’economia del bilancio regionale, incide sulla spesa complessiva molto meno di quanto, invece, avviene in altre Regioni, facendo registrare un elemento significativo di virtuosità nella gestione delle politiche del personale senza che venga compromessa la gestione ottimale dei servizi di competenza regionale”.