Bari – «Saldi al via troppo presto. L’estate inizia più tardi».  

La presidente di Confesercenti Bari, Raffaella Altamura, fa il punto della situazione a poche ore dalla partenza dei saldi. Tra i punti focali, la necessità di differire di almeno una decina di giorni e la guida per i consumatori per saldi trasparenti 

Sono iniziati i saldi. W i saldi? Mica tanto, considerato che per gran parte degli operatori la tempistica è sbagliata. Raffaella Altamura, presidente di Confesercenti Bari, fa il punto della situazione: «Rispetto a qualche anno fa, il potere d’acquisto delle famiglie è notevolmente diminuito, a causa dell’inflazione, i rincari generali e l’aumento dei costi dei beni alimentari. Ci si dirigerà- spiega Raffaella Altamura- verso le cose strettamente necessarie. Ricordo anche che il settore di abbigliamento e calzature non registra aumenti: i prezzi sono rimasti sostanzialmente invariati rispetto al periodo pre-Covid, a differenza di quanto accaduto negli altri settori, dalla ristorazione alla ricettività. E abbigliamento e calzature sono gli unici settori nei quali non ci si è mai ripresi dal Covid». Secondo le prime stime, in media le famiglie spenderanno tra i 200 ed i 250 euro totali. Veniamo alla data, vero tallone d’Achille per gli esercenti: «Il nostro parere è assolutamente negativo. La data di inizio dei saldi- spiega la presidente di Confesercenti Bari- è sbagliata. Di fatto, la stagione estiva è iniziata in questi giorni: rispetto a vent’anni fa, i tempi sono totalmente cambiati.