Non solo vestiti e scarpe, i saldi prendono il via anche per gli acquisti dei prodotti tipici delle feste di Natale e fine anno, offerti con sconti fino al 60%, dai panettoni alle cartellate, dai cestini natalizi fino alla frutta secca, ma non mancheranno offerte low cost per venire incontro alle famiglie in difficoltà a causa dei rincari nel carrello della spesa. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, in occasione dell’avvio della stagione dei saldi domani 5 gennaio in Puglia, nel sottolineare che c’è l’opportunità di risparmiare anche sulla tavola per motivi esclusivamente commerciali che non influiscono in alcun modo sulle caratteristiche qualitative dei prodotti.
In attesa di poter cogliere le offerte per abbigliamento e scarpe, sono da subito disponibili – sottolinea la Coldiretti Puglia – molti alimenti tipicamente natalizi che non possono essere conservati per il prossimo anno tra i quali soprattutto panettoni, pandori, dolci tipici come cartellate e sassanelli, ma anche la frutta secca o gli spumanti secondo formule diverse che vanno dall’“uno per due” al “due per tre”, ma possono essere offerti anche sconti rilevanti che arrivano fino al 70%.
E’ necessario tuttavia – consiglia la Coldiretti regionale – fare sempre attenzione alle date di scadenza obbligatoriamente indicate nelle confezioni per evitare di consumare prodotti vecchi. Offerte di grande qualità per i prodotti artigianali sono disponibili nelle aziende agricole, negli agriturismi e nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica.
L’inflazione sta mettendo a dura prova famiglie e imprese di tutti i settori, dai servizi al commercio, dalla logistica alla manifattura, dall’agroalimentare al turismo, ma si spera nelle effetti positivi della riduzione della spesa energetica che ha un doppio risvolto positivo perché – sottolinea la Coldiretti – aumenta il potere di acquisto dei cittadini e delle famiglie, ma taglia anche i costi delle imprese particolarmente rilevanti per l’agroalimentare con l’arrivo dell’inverno. Un effetto valanga positivo sulla spesa con il costo dell’energia che – continua la Coldiretti – si riflette infatti in tutta la filiera e riguarda sia le attività agricole ma anche la trasformazione e la distribuzione.