Bari – Sergio Vespertino in ‘Sopra un palazzo’ poesia,  saggezza e slogan pubblicitari con un velo di verità

photo Egidio magnani

Con il festival multidisciplinare MASCHERE D’OLIVO del Teatro Abeliano di Bari è tornato nuovamente, nel capoluogo pugliese, l’artista palermitano Sergio Vespertino  con lo spettacolo ‘Sopra un palazzo’, testo scritto dallo stesso attore con la collaborazione di Marco Pomar. 

Il mattatore Vespertino ancora una volta è accompagnato dal fisarmonicista Pierpaolo Petta che, con la sua musica, rimarca  ogni momento  dello spettacolo  proponendo una rappresentazione di grandissima qualità.

Come un giocoliere della parola, Vespertino,  mescola poesia,  saggezza e slogan pubblicitari con un velo di verità che mettono in dubbio ogni nostra certezza.

‘Sopra un palazzo’  prende l’incipit da una filastrocca di bambini  che continua ‘date un pezzo di pane a quel cane pazzo’.

Si potrebbe intendere come un’allegoria dove ‘sopra un palazzo’ sono i potenti che per zittire  il popolo (il cane pazzo) gli gettano del pane per acquietare  le loro stanchezze e indebolirli psicologicamente.

photo Egidio magnani – PUGLIALIVE.NET

Sul palco ci sono tanti oggetti: scarponi,  un asse da stiro, una caffettiera, flaconi di detersivi vari  e una sedia che, durante lo spettacolo, li sposta dietro  una tendina  tanto da sembrare li stia riordinando, ma solo alla fine si capirà il perché (non voglio spoilerare). 

Vespertino rappresenta l’uomo che non comprende perché il mondo sembra girare al contrario e va sempre più veloce;  non vuole dimenticare come tutto è cambiato dal 2020 con il coronavirus di come sono mutate molte delle nostre certezze.

E’ stanco delle banalità e dalle notizie dei telegiornali che dicono il mondo è dei giovani mentre non vedono che la vera risorsa è l’anziano che mantiene con la sua pensione la vita dei giovani.

E’ stressato dalla tanta pubblicità e innovazione tecnologica che ci obbliga a comprare sempre di più rendendoci insensibili a quello che è reale.

Basterebbe fermarsi un po’ e alzare lo sguardo dai telefonini e dalle Tv, per poter ammirare il cielo, la luna e le stelle  e ascoltare  la poesia della natura per comprendere il fascino del nostro pianeta.

Anna De Marzo

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