Una serata piovosa quella di ieri sera, ma se da un lato la pioggia poteva essere un problema per molti, per chi sedeva a Teatroteam, l’incessante infrangersi della pioggia sulla cupola della struttura risuonava nell’aria come un altresì incessante suono di applausi per quello che sarebbe stato uno show unico nel suo genere.
Trattasi di “The Music of Hans Zimmer”, un concerto dedicato niente di meno a uno dei più celebri e importanti compositori contemporanei, che ha fatto vivere al pubblico emozioni davvero uniche.
Un concerto sinfonico in cui Lords of the Sound, l’Orchestra sinfonica di Kiev, tra le più affermate e rinomate in Europa, ha eseguito magistralmente dal vivo molte tra le musiche più celebri di Hans Zimmer, che a 67 anni è una delle celebrità più rinomate di Hollywood.
A dirigere l’orchestra è stata la bacchetta di “Shahrokh Fathizadeh” accompagnato da due cantanti d’eccezione “Margarita Meleshko” e “Yaroslav Radionenko”.
Lo spettacolo però non è solo musicale, infatti tra un brano e l’altro vi era un intercalare di spezzoni audio che spiegavano la vita del compositore e il suo approccio al mondo della musica (probabilmente tratti da sue interviste); di come da piccolo a casa sua non v’era il televisore, ma un pianoforte, rendendo così quasi ineluttabile il suo destino con il mondo della musica, o di come quando suo figlio arrangiava qualche canzone e lui incuriosito chiedeva di chi fosse il brano e il figlio quasi incredulo gli rispondeva “è tuo! ma non lo hai diretto direttamente tu!”, o di come quando davanti a un foglio bianco la sua immaginazione era così forte da fargli dimenticare della famiglia.
Si apre con “Sherlock Holmes” per poi un susseguirsi di suoi grandi successi dai grandi classici come : «Black Hawk Down», «Il Cavaliere Oscuro», «Interstellar», «Pearl Harbor», «Il Gladiatore», «Mission Impossible», «Inception», non mancano però anche momenti pop o più vivaci con «Spirit» e «Madagascar» (impossibile per il pubblico non cantare “I like to move it move it”), a quello più recente di «Dune» (con il quale ha vinto l’ultimo oscar nel 2022).
V’è stato anche un brano d’eccezione che, seppur non appartenente ad Hans Zimmer, appartiene invece ad una sua scoperta, trattasi del compositore Ramin Djawadi, noto per la colonna sonora di “Games of Thrones”.
Lo show è stato impreziosito dalla presenza di una rock band, di una stupefacente produzione visuale (incessante gioco di luci perfettamente sincronizzato con le note musicali) e da potenti parti vocali di solisti e coristi sempre a tema con cambi d’abito a seconda del brano.
Quando lo spettacolo sembrava terminato hanno chiesto al pubblico di restare e “dulcis in fundo” hanno concluso con un brano che resta indimenticabile nella storia del cinema “Pirates of the Carabbean” ed un ultimo interludio dove il maestro si è rivolto direttamente al pubblico e ha diretto personalmente il suono degli applausi per farlo coesistere con un piccolo brano a tema quasi irlandese, per concludere la magica serata.
Roberto Magnani