“Il 2024 sia un nuovo Capodanno”, è l’incipit del saluto della presidente delle associazioni extralberghiere di Puglia (Aep), Cinzia Capozza, al convegno sui temi caldi del comparto extralberghiero. Un evento che questa mattina ha riunito a Bari, in Fiera del Levante, oltre 200 operatori provenienti da ogni angolo della regione.
Tutti uniti per portare all’attenzione dei piani alti le istanze del settore, come fa da tre anni la Federazione nazionale delle associazioni di ricettività extralberghiera (Fare), la cui presidente Delia Di Maio ha annunciato, per l’occasione, la massiccia adesione riscontrata dalle realtà associative del Sud Italia, dove “si avverte la voglia di unirsi e fare squadra”.
Da qui l’appello all’associazionismo, utile a unire i vari capi del processo informativo. C’è bisogno di fare rete tra comparto e istituzioni. Come la presenza di queste hanno dimostrato. È il caso dell’assessore al Turismo del Comune di Fasano, Pier Francesco Palmariggi. Ma anche del sindaco di Peschici, Luigi D’Arenzo, il quale ha auspicato la costituzione, nel suo Comune, di realtà mirate a favorire il dialogo tra gli enti coinvolti in questo continuo scambio.
Un’azione che fa delle Associazioni extralberghiere della Puglia una sorta di “camion”, alimentato dal carburante della sinergia. Come annunciato dalla presidente Capozza, “Aep intende trasportare le informazioni da chi le sa (le istituzioni) a chi ne è affamato (gli operatori). Nella tratta del ritorno, invece, le informazioni viaggiano da chi le sa davvero (gli operatori) a chi le deve sapere (le istituzioni)”.
La Puglia è “una regione che va avanti con un turismo esperienziale talmente significativo, da rappresentare un modello di punta della ricettività regionale” ha dichiarato l’assessore al Turismo, Gianfranco Lopane, che ha risposto alle domande degli addetti al settore e del folto pubblico intervenuto al padiglione 152.
Tanti i temi trattati e i quesiti posti alle istituzioni. Dall’intenzione di non cedere all’inciviltà di alcuni turisti, poco propensi alla raccolta differenziata, all’importanza di considerare anche lo sport tra i fattori attrattivi dal punto di vista turistico. L’assessore al Ramo si è inoltre detto soddisfatto della capacità, della regione, di avere richiamato turisti anche oltre i canonici mesi estivi. Un risultato che fa ben sperare nell’ottica dell’ambita destagionalizzazione.
Tra le criticità del comparto, è stato dato ampio spazio al tema dell’abusivismo. Un fenomeno che “danneggia il brand Puglia” ha ribadito Bianca Bronzino, responsabile del settore Innovazione e transizione al digitale di Aret Pugliapromozione. Per questo si sta lavorando al passaggio dal vecchio CIS (codice identificativo di struttura) al nuovo CIN (codice identificativo nazionale): un codice attribuito dal Ministero del Turismo alle unità immobiliari destinate a locazioni turistiche. A riguardo, gli operatori del settore hanno chiesto chiarezza. Nonostante la Puglia sia stata una delle prime regioni ad aver adottato un proprio codice identificativo regionale (CIR), il tempo per la sincronizzazione delle informazioni tra le diverse località necessiterà di un’ulteriore fase di rodaggio tecnico.
Quella dell’abusivismo, per l’assessore alla Cultura del Comune di Bari, Ines Pierucci, è una piaga da debellare attraverso appositi percorsi di formazione degli operatori, che “prevede un preciso piano strategico”.
A proposito di innovazione, gli operatori hanno inoltre chiesto uno snellimento degli atti burocratici necessari per la registrazione degli ospiti in arrivo. È auspicabile che i dati acquisiti dall’ufficio Alloggiati Web delle questure del territorio, confluiscano in un sistema centralizzato, da cui acquisire le informazioni necessarie sulle presenze e, si spera, sulle informazioni relative alla tassa di soggiorno.